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Recensione film – Blood

Creato il 27 giugno 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Recensione film - Blood

Dopo 1921 – Il Mistero di Roockfort, il regista Nick Murphy torna sul grande schermo con Blood, un thriller psicologico ambientato nel paesaggio spettrale e sconfinato della penisola inglese di Wirral, tra i fiumi Dee e Mersey.

Paul Bettany e Stephen Graham interpretano Joe e Chrissie Fairburn, due fratelli ispettori della polizia investigativa uniti da un forte legame che comincia a vacillare quando commettono un crimine per farsi giustizia da soli. Una giovane ragazza viene brutalmente assassinata e le accuse ricadono subito su Jason Buliegh, un pregiudicato già condannato precedentemente per molestie. Ma le prove per arrestarlo non sono abbastanza convincenti e Buliegh viene rilasciato temporaneamente, sollecitando l’ira dei due poliziotti che lo uccidono facendone perdere le tracce. Ma cosa si prova ad uccidere la persona sbagliata? Da quel momento le loro vite subiscono un brusco cambiamento e il senso di colpa li consuma piano piano, facendoli precipitare in un tunnel di paranoia e dolore, poiché il confine tra bene e male non è più chiaro come prima e non c’è una via di scampo.

Scritto da Bill Gallagher, questo nuovo film di Murphy ha tutte le caratteristiche di un thriller ben riuscito, con la giusta dose di mistero, pathos e soprattutto una forte carica emotiva che travolge il pubblico così come travolge i personaggi. Non si tratta solo del classico omicidio per il quale trovare un responsabile, ma di un errore fatale che cambia la vita dei protagonisti per sempre. Il film esplora le reazioni e la trasformazione dell’animo umano investito dal rimorso, con il bisogno di nascondere la verità ad ogni costo e combattere ogni minuto contro la propria coscienza. Joe e Chrissie assumono il ruolo di due eroi maledetti sopraffatti dagli eventi, e Bettany e Graham ci regalano un’ottima performance convincente e coinvolgente, affiancati da un cast notevole che include anche l’enigmatico Mark Strong e il veterano Brian Cox nei panni del padre ex poliziotto in preda ad una forma di demenza senile. La stampa internazionale ha paragonato Blood al thriller di diversi anni fa Mystic River e noi possiamo dire che lasciamo a voi la conferma o meno del paragone e ci limitiamo a presentare questo film come un thriller convincente che unisce bene la sfera psicologica con l’azione e la tensione di un giallo ben costruito, per un risultato finale che tiene incollati allo schermo dall’inizio alla fine.

di Letizia Rogolino


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