Magazine Cultura

Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie Jordan

Creato il 31 gennaio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie Jordan

Pubblicato da Vittoria L. A. Cari lettori,
la recensione di oggi riguarda un libro molto atteso tra le schiere di appassionati dell’urban fantasy. Portato in libreria da Edizioni Piemme nella collana per Young Adult Piemme Freeway, “Firelight. La ribelle” vanta in patria un discreto successo, con diritti venduti in diciassette paesi e un film nell’immediato futuro. Nato dalla penna dell’americana Sophie Jordan, questo romanzo è il primo di una trilogia che, a differenza del trend degli ultimi anni che vuole vampiri e licantropi come indiscussi protagonisti dell’urban fantasy, ci propone una nuova versione dei draghi, o meglio Draki, come scoprirete scorrendo la mia recensione.
Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie JordanArgomento nuovo, dunque, ma non del tutto sconosciuto ai fautori del genere, che certo ricorderanno le avventure della Draconiana Sofia ne “La Ragazza Drago” di Licia TroisiPiù adulto e molto più urbano è l’universo creato dalla Jordan, che rende i suoi draghi, anzi, pardon, Draki, dei mutaforma che, per necessità, riescono ad acquisire e  mantenere forma umana. Di forte impatto, è la storia d’amore che coinvolgerà Jacinda, la protagonista: dolce, vibrante e altamente coinvolgente. La lunga esperienza dell’autrice nel campo del Romance per adulti si fa sentire e un plauso va all’adattamento di stile, necessario quando ci si rivolge ad un pubblico molto più giovane. Una prima esperienza positiva, verrebbe da dire, visti i risultati di vendite che hanno confermato l’americana come una nuova voce nel campo dell’urban fantasy per giovani adulti. 

Note positive, che vanno a merito della Piemme, sono: Il prezzo abbordabile e super competitivo, che di certo farà felici molti lettori, e la cover leggermente modificata rispetto all’originale ma di sicuro impatto. Per farvi meglio capire la differenza, inserirò entrambe le immagini. Visto che spesso ci lamentiamo degli assurdi cambiamenti di copertine, mi sembrava giusto segnalarne anche uno che si è rivelato positivo: l’aggiunta delle squame verdi, che vanno a sfumare alla fine dell’occhio della rossa protagonista quasi fosse il trucco per una festa in maschera, colgono in pieno l’essenza della storia, trasmettendo il messaggio all’ignaro futuro lettore che qualcosa in quella ragazza di copertina è diverso dal normale.
Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie Jordan Titolo: Firelight. La ribelle Autore: Sophie Jordan Editore: Edizioni Piemme Pagine: 280 Prezzo: euro 9,90 Trama: Discendiamo dai draghi. Siamo dei muta-forma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l'unica capace di soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l'ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un'anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l'aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?
RECENSIONE
<< Sputo fuoco. Anzi, sono l’unica sputafuoco del clan da più di quattrocento anni. Ciò mi rende più famosa di quanto vorrei essere. >>
Lei è Jacinda, capelli rossi e splendenti occhi verdi. Bellissima in versione umana, senza uguali nella sua forma Draki. La sua vita all’interno della piccola e segreta comunità di suoi simili dovrebbe essere un idillio: lei è l’unica, è la salvezza per le generazioni future. Ma è proprio questo essere unica e diversa a renderle la vita complicata. Il suo destino è segnato e irrimediabilmente sottomesso alla volontà del clan, che la vuole legata a Caspian, futuro capo della congregazione, e madre di molti nuovi Draki con le sue stesse capacità. Ma Jacinda nasconde dentro di sé uno spirito libero che brama la fresca brezza sulle guance e la velocità sfrenata in mezzo alle distese di nuvole zuccherose. Le severe restrizioni sul volo e sulla sicurezza imposte dal clan le vanno strette, così come il futuro già pianificato che le si prospetta davanti agli occhi.
<< Il mio aspetto umano scompare, svanisce, al suo posto la pelle di draki, più spessa. I muscoli del viso del viso si tendono, gli zigomi si affilano e si allungano, mutano impercettibilmente. Il respiro cambia mentre sul dorso del naso spuntano le creste. Gli arti si sciolgono e allungano. E’ bello sentire il peso delle ossa. Guardo il cielo. Le nuvole diventano più che semplici macchie di grigio. E’ come se ci stessi già volando in mezzo. Sento il bacio della condensa fresca sul corpo. Non ci vuole molto. Forse è una delle mie manifestazioni più veloci. >>
Una volta di troppo infrange la regola che limita la trasformazione e il volo nelle ore notturne I cacciatori che, implacabili, tentano di sterminare la sua razza da generazioni, la scorgono e la accerchiano. Sarà uno di loro che, inspiegabilmente, la salverà.
<<...più il cacciatore si avvicina, più sento il cuore martellare.Mi vede. Resta impietrito, si ferma.Ci guardiamo negli occhi. Sta per succedere. Sta per chiamare gli altri, mi assaliranno come predatori affamati.Eppure, più che malvagio sembra...affascinato....>>
Nonostante resti illesa e nessun’altro abbia subito danni, i membri anziani del clan esigono una punizione esemplare. Perché, anche se lei è la loro salvezza e anche se è così speciale, non può permettersi di mettere in pericolo i suoi simili, infrangendo quelle regole che dovrebbero tenerli il più possibile al sicuro. Anche se Jacinda non capisce quale sarà la sua sorte, la madre sceglierà per lei un futuro diverso, portandola via in segreto insieme alla gemella Tamra: una vita normale, da umane, in una città dal clima secco ed umido, che faccia “appassire” il Draki interiore di Jacinda e che dia una nuova opportunità anche a Tamra. Già, Tamra: non molti si accorgevano di lei nel Clan perché, a differenza della gemella, lei non era speciale, era solo diversa. Diversa perché, in un mondo dove tutti sono Draki, lei non ha avuto il suo risveglio, restando in tutto e per tutto umana.
Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie JordanNuova città, nuova vita, nuova identità, nuovi compagni di scuola e… Will. Bello, fisico scolpito, aria perennemente pensierosa e carattere schivo. Segni particolari: CACCIATORESì, perché Will è proprio il ragazzo che l’ha salvata quando era nella sua forma di Draki. Lui non può sapere che la sua specie ha la capacità di mutare e assumere forma umana, ma lei lo riconosce immediatamente e inevitabile, così come in quel primo incontro improbabile, scatta la scintilla
Ma i segreti sono qualcosa di enorme e pesante che via via possono diventare insopportabili ed ingestibili. Come abbandonarsi tra le braccia di un tuo nemico naturale? Come ignorare la sua famiglia, che ha tappezzato la propria casa di trofei fatti con i resti dei tuoi simili? Una storia avvincente e ben scritta quella presentata dalla Jordan, che ha saputo riportare in auge il mito dei draghi, personalizzandolo e adattandolo.
Jacinda è una bella protagonista che, anche nei momenti di confusione tipici dell’età, riesce a mantenere intatte forza e volontà. Attraverso i suoi occhi seguiamo tutta la trama, dal volo spericolato fino alle ultime righe concitate. La storia d’amore con Will è descritta con delicatezza, ma non per questo manca di elettricità e passione. Elemento mancante e solo lievemente accennato è quello del triangolo. L’autrice ce lo fa presagire, a volte lo sottolinea brevemente, con le sporadiche apparizioni di Cassian, ma tutto rimane labile e privo di forza Nonostante l’alto potenziale di questo comprimario (che forse avrebbe dovuto essere coprotagonista al pari di Will), la Jordan si accontenta di relegarlo ad alcune brevi scene, che incuriosiscono il lettore ma non gli danno modo di affezionarsi o parteggiare per la sua causa. Un vero peccato perché poteva venirsi a creare una bella tensione tra lui e Jacinda e, indirettamente, anche tra lui e Will.
Qualcosa di simile e certamente meglio riuscito (in riferimento al caso specifico del triangolo amoroso) si può ritrovare in Nightshade, recente successo della giovane Andrea Cremer: pur mantenendo il cliché della ragazza contesa tra due spasimanti, uno affascinante scelto “per dovere” e l’altro meno dominante scelto liberamente “per piacere”, questa autrice riesce a far funzionare il triangolo, creando una piacevole tensione narrativa ricca di aspettative su chi si aggiudicherà il cuore della bella. A parte questo dettaglio, la storia a due tra Will e Jacinda funziona molto bene, lasciando presagire piacevoli sviluppi futuri.
Il personaggio di Will si distacca leggermente dalle classiche figure alla “bello e impossibile”: Jacinda gli piace e non ne fa un mistero. Questo suo modo di fare lo rende perfetto per lenire le ferite della nostra eroina e per darle un nuovo motivo per credere che, in questa nuova vita in cui è stata gettata a forza, c’è qualcosa di bello anche per lei. Ben caratterizzato è anche il personaggio di Tamra che, nonostante tardi ad entrare in scena, sa farsi conoscere, e anche un po’ odiare, per quel modo di fare ricco di risentimento, coltivato in anni e anni di frustrazione per essere vissuta nell’ombra della sorella gemella.
La madre delle ragazze ha dei buoni spunti, ma manca qualcosa della sua storia passata che permetta di comprendere meglio il legame con il marito, la mancanza di senso di appartenenza alla specie e la sua voglia di essere umana. Spesso, nonostante tutto, non riusciamo a giustificare le sue scelte, guidate dall’amore materno. Vedremo cosa ci riserveranno i capitoli successivi.
Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie Jordan Grande assente è il clan, di cui vediamo solo alcuni membri e riceviamo alcune spiegazioni dalla narrazione di Jacinda. La maggior parte delle informazioni, certo non lusinghiere, ci arrivano tramite il poco benevolo filtro della madre. Sarà lei a parlare a Jacinda della punizione che le sarebbe toccata in sorte per aver disobbedito, lei a raccontare la verità sul padre e sempre lei fornirà l’unica connotazione possibile, che il lettore dovrà accettare: quella negativa. Non potendo conoscere o “vedere” con i nostri occhi gli appartenenti a questo fantomatico gruppo, non possiamo far altro che affidarci alle uniche valutazioni che ci vengono fornite. Sicuramente in “Vanish” questo aspetto verrà ampiamente presentato, ma non sarebbe stato male aver dato una prima leggera infarinatura al lettore.
Il discorso può essere esteso anche alla famiglia di Will, i Cacciatori: di loro si sa poco e, anche se ne sono noti alcuni personaggi, non si può dire di aver avuto acesso al loro mondo. Cosa li spinge a cercare in ogni dove i Draki e a sterminarli? Per quale ragione lo fanno? Domande alle quali speriamo sia data risposta nei due capitoli successivi.
Lo stile chiaro e pulito rende la lettura scorrevole e estremamente veloceLa descrizione della trasformazione in Draki di Jacinda è molto bella e dettagliata, tanto che sembra quasi di poterla veder “sbocciare” di fronte ai nostri occhiLa sua continua voglia di volare libera riesce a rapirci, facendo battere i nostri cuori per la sua causa. La mitologia messa in piedi dalla Jordan riesce ad essere originale e chiara anche se, in questo capitolo, dà l’impressione di essere ancora abbozzata. Un libro carino, di cui aspettare con ansia il seguito, non solo per scoprirne gli sviluppi amorosi ma anche per conoscere meglio il clan e cosa gli sta dietro.
The Firelight Trilogy Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie Jordan
1. Firelight. La ribelle  (Firelight)  2. Vanish 3. Hidden (uscita prevista per fine 2012) 
Recensione “Firelight. La ribelle” di Sophie Jordan L'AUTRICE Sophie Jordan è cresciuta in una piantagione di noci pecan, in Texas, dove ha coltivato fantasie riguardanti draghi, principesse e guerrieri fino a che non è diventata un'insegnante d'inglese. Quando non e impegnata a scrivere, esagera con la caffeina (preferibilmente caffè macchiato e Diet Cherry Coke) discutendo di trame con chiunque abbia la voglia di ascoltare (figli compresi) e intasando il lettore DVD di serie poliziesche.  Attualmente vive a Houston con la famiglia.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :