Sappiamo che dobbiamo aspettarci sempre grandi scene durante gli episodi 9 di Game of Thrones. Nella prima stagione è morto Ned, nella seconda abbiamo avuto la battaglia delle Acque Nere, nella terza il Red Wedding e l’anno scorso abbiamo visto la battaglia al Castello Nero. Questo nono episodio della quinta stagione, intitolato “The Dance of Dragons”, in un certo senso ha cercato di tenere testa ai suoi predecessori che non hanno mai mancato l’obiettivo di lasciarci senza fiato nel momento in cui comparivano i titoli di coda. Diciamo che oggi ci sono riusciti ma solo in parte, e per quanto mi riguarda nemmeno con quella scelta narrativa lì.
Quello che ho visto mi è piaciuto e non mi è piaciuto. Una parte di me è rimasta un po’ delusa, un’altra al contrario è soddisfatta per la resa visiva di alcuni momenti cruciali. Insomma, sono un po’ qua un po’ la.
Hai un buon cuore, Jon Snow. Ci farai uccidere tutti.
Dopo lo scorso episodio, le scene alla Barriera mi sono sembrate troppo… Brevi. Inconsistenti. A parte un momento iniziale in cui lo spettatore teme che Alliser non apra i cancelli a Jon e ai bruti, manca un po’ d’emozione. Speravo di vedere Jon che raccontava a tutti i Guardiani (non solo a Sam) dell’attacco degli Estranei, convincendoli finalmente e una volta per tutte di quanto sia reale e consistente la loro minaccia, perché ne ha davvero bisogno. Ne ha davvero bisogno perché sono convinta che attraverso Olly ci mostrino lo scontento generale per le decisioni prese da questo neo Lord Comandante, da parte di tutti i Confratelli. Se persino un ragazzino sembra dimostrare apertamente di non approvare la presenza dei bruti oltre la Barriera, cosa pensano i suoi compagni più grandi ed esperti? Si sono già ammutinati in passato, uccidendo Jeor che era il loro comandante da più tempo e avevano piu rispetto per lui di quanto ne avranno mai per Jon, cosa gli impedisce di fare lo stesso a lui? Jon, che dopo questa ennesima uscita di simpatia per i bruti è a pieno titolo loro “amico”. Nella loro ottica non possiamo dare loro torto: chi si fiderebbe da un giorno all’altro di quelli che sono stati nemici giurati per secoli? Per questo spero che Jon e Edd parlino e raccontino cosa hanno vissuto… è necessario affinché tutti siano consapevoli dei pericoli che corrono, perché mi sembra che sottovalutino abbastanza il problema.
E Jon dovrebbe anche smettere di dispensare sorrisi a Olly.
Da uno Snow a una Stark, le scene a Braavos sono state molto interessanti. In primis perché si è riaffacciata la Arya Stark che vive in Lanna: mi fa sperare in un suo futuro (molto futuro) ritorno alla sua vera identità. Purtroppo l’unico sentimento che la tiene ancorata alla vera se stessa è la vendetta.
Ser Meryn è uno dei nomi che figura nella lista dei nomi dell’odio della ragazza (per un momento il mio cuore ha pensato che Gendry vogando vogando fosse arrivato a Bravoos quindi immaginate la delusione quando mi sono trovata davanti Tyrell e le sue battute inutili). Però devo dire che sono riusciti ad allacciare bene gli eventi di King’s Landing con quelli di Arya: come sempre, figuriamoci se quando Cersei ha spedito Meryn e Lord Tyrell alla banca di Braavos mi è passato di mente che lì avrebbero trovato Arya. Sono una volpe, proprio.
La scena del bordello non ha fatto altro che accrescere il disprezzo nei confonti di questo cavaliere che di cavalleresco non ha un bel niente. Lo vediamo nella sua armatura scintillante, ma questo stona incredibilmente con l’uomo che pochi minuti dopo richiede una prostituta bambina. Persino i suoi compagni sembrano sconvolti dalla sua scelta, quasi pensassero fosse uno scherzo. La donna che gli presenta una dopo l’altra le ragazze sembra sbiancare a ogni ‘too old‘ ed è brutto che oggi più che mai ci rendiamo conto come la ragazzine non siano mai al sicuro a Westeros… E nemmeno a Essos.
Comunque ho una teoria, che non è uno spoiler per i non lettori, tranquilli: ser Meryn vuole un’altra ragazzina, giusto? Credo che Arya la settimana prossima si fingerà una prostituta e otterrà la sua vendetta. Mi chiedo solo se userà il veleno destinato allo scommettitore o altro… il mio unico timore è che lui l’abbia riconosciuta. Sarebbe un bel problema.
La perplessità del giorno invece è: com’è possibile che Jaqen finora ha letto negli occhi di Arya ogni bugia, persino la più insignificante, ma oggi si è bevuto la storia l’uomo non aveva fame. L’ha fatto di proposito? In realtà Arya deve portare a termine questa missione e non quella dello scommettitore?
Spostandoci a Dorne, continuo a considerare Doran il personaggio più riuscito di questa storyline che non riesce proprio a ingranare. Lui, che finalmente abbiamo visto per più di due minuti, è quello che più incuriosisce e che più spero di conoscere meglio. Ha dimostrato con poche parole di essere saggio, di conoscere la guerra e di volerla per questo motivo evitare, ha convinto Jaime a introdurre Trystane nel Consiglio Ristretto – scelta che a primo acchito sembra abbastanza discutibile, ammettiamolo, però nonostante sia solo un ragazzino credo che Trystane abbia ereditato qualcosa da suo padre: non fa uccidere Bronn, mostrando misericordia, ma gli fa tirare un pugno da Areo… e che sarà mai, diremo noi? Un pugno non è di certo una mano tagliata… ma ha ripagato l’uomo con la sua stessa moneta. Occhio per occhio, dente per dente. Quindi, se riuscirà ad averne la tempra, magari il principe ripagherà i torti subiti allo stesso modo. Se non sto construendo castelli di carte, la decisione di spedire un ragazzino a King’s Landing potrebbe rivelarsi una mossa intelligente, perché… forse non è tutto per caso. Spero – e sono abbastanza fiduciosa – che Doran abbia un piano. E che Trystane non sia solo un bel faccino, così come Doran non è soltato un uomo che non può camminare. Spero di non essere smentita.
In ogni caso, sembra che Doran sia riuscito anche a piegare Ellaria. Un po’ mi dispiace per lei, perché è evidente che sta soffrendo per quello che ha perso, così come le sue figlie, ma non può pretendere di sbaragliare una famiglia come i Lannister, da sola e senza ripercussioni. Dovrebbe aver imparato che in quella famiglia sono tutti furbi, crudeli, abili a sopravvivere. In poche parole Doran le sta salvando la vita. E a proposito delle Serpi, per la prima volta oggi non mi hanno fatta sbadigliare. Il modo in cui Tyene riesce a entrare nella mente di Nym è lodevole, e Obara che chiama “slut” Tyene mi ha strappato un sorriso. Siamo lontani anni luce dalle serpi dei libri, ma ci accontentiamo di quel che ci viene dato.
Posso aiutarti in qualche modo?
Prendiamo il toro per le corna e parliamo dello scheletro nell’armadio. Parliamo di Stannis e della sua decisione. Devo essere onesta: non me lo aspettavo e non so fino a che punto possa essere una scelta valida. Shireen non era certo uno dei personaggi principali, quindi la sua morte non dovrebbe portare a grandi sconvolgimenti nella trama, però nonostante questo mi chiedo: che senso ha? Perché fino a qualche episodio fa ci hanno mostrato questo Stannis più “umano” che abbraccia la sua bambina, che fino alla settimana scorsa guardava con disprezzo alla donna rossa quando questa gli suggeriva di sacrificare sua figlia, e oggi all’improvviso cede? O forse questi vanno letti come degli indizi che ci dovevano fare capire cosa sarebbe successo?
Di certo oggi ce ne hanno fornito qualcuno: tutto diventa molto sospetto appena ser Davos viene spedito al Castello Nero. Non oso immaginare la sua reazione quando tornerà e scoprirà cosa ha fatto Stannis: lui era molto legato alla principessa, e il loro rapporto è uno dei più belli della storia. È sempre stato l’unico al quale non importava della cicatrice del morbo grigio, e lei lo sapeva. In più, come viene rivelato oggi, insegnandogli a leggere gli ha permesso di realizzare il sogno di uno dei figli che ha perduto (a proposito, ma uno non era sopravvissuto e diventato scudiero o qualcosa del genere? che fine ha fatto?). Ser Davos, che è sempre un passo avanti a tutti – e due avanti al suo re – aveva paura. Guardava la principessa, mentre le dona il cervo intagliato, in un modo che sembrava dire mentre sarò via accadrà qualcosa, probabilmente insospettito dal no secco ricevuto da Stannis quando gli chiede di riportare la principessa dai Guardiani.
Poi il titolo dell’episodio è preso dal libro che sta leggendo la bambina: scelta sicuramente non casuale. Lì infatti ho iniziato a sentire dei campanelli d’allarme che ho cercato di ignorare.
Non voglio essere quella che critica sempre, perciò per questa volta mi limito a dire che non approvo la scelta fatta ma voglio comunque stare a vedere a cosa porterà. Forse inizieranno a piovere uomini, cavalli e provviste per benedizione del Dio Rosso, o almeno questo è quello che spera Stannis. O magari, turbati dal gesto, alcuni uomini lasceranno l’esercito del re (questo è quello che spero io).
Perdonami.
Tre cose vorrei riportare alla vostra attenzione: innanzitutto Stannis che, dopo aver negato più e più volte, improvvisamente cede e sacrifica la sua unica figlia. Sembra estremamente fuori dal personaggio, per il percorso visto nelle ultime settimane quanto meno. Pur di sedersi sul Trono di Spade ha sacrificato tutto questo… ne vale davvero la pena?
Poi Selyse. Credevo che lei sarebbe rimasta impassibile e avrebbe guardato morire la figlia senza batter ciglio (sono stata proprio profetica, qualche recensione fa), quindi mi ha stupito vederla correre verso Shireen urlando il suo dolore, quando non si era piegata nemmeno alla morte del fratello. Credevo che questo ruolo sarebbe stato di Stannis, invece mi sa che non avevo capito nulla.
Infine Melisandre che guarda sorridendo la bambina che brucia: sapevo che era losca, ma mai come quel momento ho desiderato che il suo personaggio sparisse. Non mi piace la sua influenza, non mi è mai piaciuta e dopo oggi mai mi piacerà.
Insomma, Stannis può anche chiedere perdono alla figlia, giustificarsi dicendo che lei stessa si è offerta di aiutarlo, ma questo non renderà meno truce il gesto. Finora ho sempre pensato a lui come al giusto re, corretto e dalla morale incrollabile, ma credo che sia rimasto accecato e che non sia più l’uomo che pensavo.
Piccolo merito a Kerry Ingram, interprete di Shireen, che oggi ha toccato un po’ tutti. Il modo in cui avanzava fiduciosa e poi viene costretta dai soldati a salire sul patibolo mi ha fatto venire i brividi. Per non parlare delle sue urla.
Combatto e muoio per la vostra gloria, o Regina gloriosa.
Anche i sassi sanno che io e Daenerys proprio non andiamo d’accordo, ma aspettavo comunque con ansia questo momento, quella scena finale, perché reputo sia uno dei più emozionanti della saga. Credo che qualsiasi fan della Targaryen non aspettasse altro che vederla cavalcare un drago.
Oltre a questo, devo ammettere che la ragazza è stata impeccabile: è rimasta ad assistere a uno spettacolo che detesta per il bene del suo popolo, sembra abbia persino dato una speranza a Jorah, acconsentendo a fuggire con lui durante l’attacco dei Figli (…non che avesse altre possibilità, ma vabbè) e soprattutto, non sembra una ragazzina spaventata quando si avvicina a Drogon. Finalmente, finalmente, sembra una dei Targaryen delle leggende, che cavalcavano i propri draghi e andavano a conquistare regni.
Tyrion ha dimostrato di non avere voltato le spalle a Jorah, quando cerca di convincere la Khaleesi a salvarlo dalla Fossa: come aveva suggerito qualcuno, non ha convinto Dany a esiliarlo, ma ha impedito che venisse ucciso. Semplicemente non poteva chiederle di riaccettarlo nel suo consiglio, se ancora non era stato ammesso nemmeno lui.
Carine anche Missandei e Daenerys che si tengono per mano poco prima dell’arrivo di Drogon, per morire insieme. Notiamo anche la morte di Hizdar Zo Loraq: mariti e futuri mariti di Dany che non hanno fortuna. Cosa implica, questo, a parte che adesso la regina d’argento è una donna libera? Non era una sorta di tramite, di intermediario che serviva a mettere la pace tra lei e i Figli dell’Arpia? Non credevo che l’avrebbero pugnalato, eppure l’hanno fatto. Sarà molto interessante vedere a cosa porterà. In ogni caso non è una grande perdita: basti vedere la considerazione che riceveva oggi, pari quasi a zero. Era già morto.
Sebbene sapessi già che sarebbe arrivato, avevo la stessa espressione di Tyrion quando Drogon appare. Bel momento, mi è piaciuto, è stato davvero emozionante. Ho odiato i Figli che continuavano a colpirlo con le lance, e in quel momento Rhaegal e Viserion sarebbero stati parecchio utili ma ahimé sono ancora in catene.
Il vero interrogativo adesso è: dove atterrerà Daenerys?
Tirando le somme: episodio con pregi e difetti. Apprezzo che finalmente abbiano deciso di non articolare l’episodio suddividendolo tra venti personaggi, limitandosi invece a cinque. Avrei preferito che approfondissero la vicende alla Barriera perché lasciarci in questo modo dopo lo scorso episodio è un po’ crudele, ma va bene lo stesso perché hanno dato più spazio a Dorne, finalmente. Spero di non pentirmi, dopo l’episodio grandioso della settimana scorsa voglio dare una speranza a D&D e stare a vedere dove ci porteranno le loro scelte.
Pronti per il gran finale?
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