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Un viaggio infernale nella Svezia più segreta e trasgressiva, in un thriller che colpisce al cuore
Vero e proprio caso letterario in Svezia, Lo strano caso di Stoccolma è l’esordio fulminante del giovanissimo Christoffer Carlsson: un thriller psicologico che colpisce al cuore, una storia di segreti e ambiguità, ambientata negli oscuri meandri della capitale svedese.
Recensione: L’esordio del giovane studente di Criminologia, Christoffer Carlsson, è prorompente e convince. Una trama lineare dal un ritmo lento, dove ogni cosa, dal linguaggio, alla descrizione degli stati d’animo, sono assolutamente coerenti, tanto da sembrare reali. Un thriller psicologico, che vede il giovane tossicomane e spacciatore,Vincent, tra le visioni e il malessere, legati alla polvere bianca di cui non sa più farne a meno, i salti nel suo passato e nella sua coscienza, consumare una vita stabilita per lui da un destino avverso. Pagina dopo pagina, si instaura col protagonista una sorta di comprensione fino a ritrovarsi schierati dalla sua parte. Uscito dal carcere, dove ha trascorso un brevissimo periodo, Vincent rintraccia il suo amico Marko. Insieme alla droga, questo gli recapita anche una ragazza sconosciuta che è stata picchiata e che lui dovrà tenere nascosta nel suo appartamento di Stoccolma. Nessuno vuole dirgli nulla di Maria Magdalena, questo è il nome che, con tanta fatica, lui riesce a scoprire. A poco a poco si creerà tra i due una complicità che darà, forse, una svolta alla loro vita. Ma chi è veramente questa ragazza e cosa si nasconde dietro la sua prigionia? E ancora, cosa accadrà ai due ragazzi?