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Recensione "Petali di sangue" di Silvia Tessari

Creato il 09 gennaio 2013 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Valentina Bettio Cari lettori, parleremo oggi del libro di esordio autopubblicato di Silvia Tessari, Petali di sangue. Senza creare un mondo particolarmente complesso e sfruttando creature già note, che non hanno bisogno di essere introdotte ai lettori, questa giovane autrice dà vita un’avventura che trova proprio nello stile, per quanto ancora acerbo, il suo vero punto di forza. Titolo: Petali di sangue Autore: Silvia Tessari Venduto da: Amazon Media EU S.à.r.l. Prezzo: € 1,99 Pagine: 216 Sinossi: L’armonia del mondo si conserva negli anni grazie al delicato equilibrio che si è generato tra immortali, umani, creature sovrannaturali e magiche. Questa pacifica convivenza giungerà al termine quando alcuni immortali verranno assassinati nella dimora del loro sovrano Henry Carter, vampiro dal XVII secolo. A indagare su quanto accaduto sarà Giosy Mc Grey, “Amministratrice nazionale degli affari pubblici tra umani e creature immortali magiche”, capo del Distretto di Polizia della città e ultima discendente della più antica stirpe di streghe della nazione. "Petali di sangue" è un romanzo incredibile, lo sfondo perfetto per una storia romantica quanto intrigante e misteriosa, che permetterà ai nostri giovani protagonisti di comprendere non solo il presente, ma anche il loro passato; un passato oscuro e crudele che separò le loro anime e i loro cuori per molti anni, aiutandoli ad accettare l’inevitabile destino.
RECENSIONE Le autrici italiane ci credono e ci provano: lo Urban Fantasy può essere anche il loro campo, devono solo farsi conoscere. Non per niente stanno comparendo sempre più titoli di questo genere anche nella nostra lingua, soprattutto romanzi autopubblicati che hanno dalla loro anche l’incentivo del piccolo prezzo, più che abbordabile. A questa categoria appartiene il libro d’esordio di Silvia Tessari, Petali di sangue, disponibile su Amazon in formato digitale, ma anche in versione cartacea. Un romanzo Urban Fantasy che potrebbe però essere definito più un Paranormal Romance – vista la parte da leone che recita la storia d’amore, pilastro incontrastato del libro – e che focalizza l’attenzione non tanto sulla componente paranormale – che si amalgama perfettamente nella trama, riuscendo a risultare ordinaria, un elemento della normale vita di tutti i giorni – quanto sugli eventi in sé, che si dipanano linearmente, senza contraddizioni. L’autrice riesce ad utilizzare tutti i tasselli del puzzle nello svolgersi della trama, riuscendo però a creare una storia né scontata né troppo prevedibile. La storia d’amore si sovrappone all’investigazione, facendo deragliare il treno dal binario delle indagini per occuparsi, invece, di eventi del tutto personali. Un amore a tratti quasi adolescenziale, che fa sorridere e riporta con la mente ai tempi delle prime cotte, quando ogni piccolo litigio era una tragedia che assorbiva tutta l’attenzione fino alla sua risoluzione.
Lo stile è giovane, condito da una certa genuina ingenuità e solarità che arrivano a contagiare alcuni personaggi, specie la protagonista Giosy, senza scadere nella stupidità. I personaggi sono sempre coerenti nelle scelte e nei comportamenti, anche se fa sorridere pensare che un vampiro pluricentenario, signore di tutti i vampiri, abbia appreso così poco dagli anni vissuti da arrivare a essere imprudente quanto un ragazzino. Ma la forza trascinante di Petali di sangue è proprio questa innocente spontaneità, che rende vivace la narrazione anche nei momenti critici, anche se a volte risulta un po’ forzata, specie quando drappeggiata sul signore delle creature della notte, che forse, alla fin fine, risulta essere il personaggio meno riuscito proprio perché poco si adatta a quest’aura di avventatezza.
L’editing è piuttosto curato e si trovano pochi refusi, anche se, ancora una volta, il romanzo avrebbe bisogno di una revisione più approfondita della grammatica e dei tempi verbali, che risentono delle solite inflessioni tipicamente regionali e di alcune sviste riguardanti congiuntivi e condizionali. Un esordio che, come tale, ha i suoi punti deboli ma che, grazie allo stile frizzante, si fa apprezzare e regala momenti piacevoli.

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