È evidente che gli autori di Selfie seguono ParolePelate. Non è così? La settimana scorsa avevo chiesto più background e maggiore caratterizzazione dei personaggi secondari e cos’abbiamo oggi? Più background e una storyline incentrata su Charmonique. La mia adorata Charmonique, aggiungerei. Ma cerchiamo di riepilogare i fatti di questa settimana.
Henry è un bacchettone. Di conseguenza non può che disapprovare i piani di Eliza di folleggiare durante il weekend (si dice ancora folleggiare? Questo show mi fa sentire quasi vecchia!) per ristabilire il primato sulla nemiamica che sta per superarla in quanto a follower su instagram (dico follower e mi viene in mente Joe Carroll… aiuto!). Così le assegna il compito di dedicare il finesettimana ad aiutare gli altri ma la ragazza, spalleggiata dai colleghi, rilancia sfidando Henry a passare lo stesso tempo non lavorando ma divertendosi. Chi vincerà? Eliza passa il sabato sera in casa di Charmonique aiutandola a prepararsi per il ballo/riunione degli ex compagni di liceo e, una volta che questa viene piantata in asso dalla babysitter si offre di sostituirla (diciamo la verità, le circostanze l’hanno più o meno costretta). Cerca comunque di vincere la sfida postando foto in cui sembra stare in un club, prontamente viste da Henry che ha una notifica per ogni attività online della collega perché la ama e che si fionda anche lui a casa di Charmonique, improvvisandosi assistente baby-sitter. Al ballo del liceo Charmonique dà una lezione di vita all’ex innamorato dei tempi della scuola, ora sacerdote, che la rimprovera per la sua decisione di crescere un figlio da madre single: lei sa di essere nel giusto e di essere un’ottima madre, quindi ama sé stessa e la propria vita, anche se imperfetta. Alla fine Henry riesce comunque a lavorare, ideando una strategia per salvare il primo prodotto dell’azienda a cui aveva lavorato all’inizio della sua carriera ma si rifiuta di pagare dicendo che il weekend passato è stato il più divertente della sua vita. Che tenero!
Non posso che saltare di gioia per la mancanza di situazioni “comiche” incentrate su vomito, saliva e simili. Grazie, autori! Ma gioisco anche di più per lo sviluppo del rapporto tra i nostri protagonisti, che come speravo non sembra andare troppo a rilento (probabilmente anche per via delle minacce di cancellazione che affliggono lo show e che avranno messo un po’ d’ansia agli autori). La ship ha anche guadagnato un nuovo shipper (do per assodato che anche Charmonique lo sia, anche se lo tiene nascosto): il GrandeCapo Sam.
È bello finalmente non vedere un episodio diviso tra “parte Henry” e “parte Eliza” con i due che si incontrano solo all’inizio e alla fine. Trovo che in questa puntata entrambi abbiano avuto modo di crescere sia individualmente che all’interno della loro relazione d’amicizia. Insomma, Eliza fa la babysitter! E non se la cava neanche male. Inoltre i due cooperano alla grande, sia quando si tratta di mettere a letto Kevin, sia quando trovano il modo di salvare il prodotto-simbolo dell’azienda. Stanno diventando davvero una power couple e quando Sam lo sottolinea mi sembra che Henry colga lo spunto di riflessione. Aprirà gli occhi a breve sui propri sentimenti? Speriamo, perché sono anche curiosa di vedere come si strutturerebbe la storia con i nostri piccioncini che fanno coppia fissa (sì, per favore non rifilateci il one-sided, neanche temporaneamente!).
Ma parliamo della meravigliosa Charmonique e del suo Colosseo delle Parrucche! È talmente trash che fa il giro e diventa geniale. Adoro il modo in cui un personaggio potenzialmente difficile da trattare, la receptionist madre single, sola e costretta a cavarsela con un lavoro mal retribuito (scopriamo tra l’altro che studiava a Yale, anche se probabilmente sarà stata costretta a lasciare l’università) sia stato reso simpatico e leggero, nel modo grottesco e folle tipico dello show. A proposito di parrucche, quella di Karen Gillan sembra strana solo a me? Non so se sia perché sono abituata a vederla nei panni di Amy Pond ma i suoi capelli mi suscitavano a ogni inquadratura un senso di sbagliato che non saprei neanche spiegare. Sono brutti. E anche strani. Peccato, perché gli outfit di questa puntata, abbandonato lo stile squillo d’alto bordo erano davvero carini (io voglio assolutamente questo).
Forse farebbe meglio a farsi prestare una delle parrucche di Charmonique
In conclusione un episodio carino che apre a nuovi sviluppi, sperando che non cadano nel nulla come successo a CollegaFigo (non che lo rimpianga, eh, solo che sembrava che la trama andasse in una direzione e poi… puff! Non ci va più. Che cosa mi devo aspettare ora?). I personaggi stanno crescendo e la storyline romantica procede, ovviamente sempre nel modo assolutamente sopra le righe che caratterizza questa serie, quindi mi auguro che continuino così. Also, datemi altre scene di Henry che balla il K-pop.
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