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Recensione "Sono tutte storie" di Nick Hornby

Creato il 06 dicembre 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Roberto Gerilli Recensione Titolo: Sono tutte storie Autore: Nick Hornby Titolo originale: More Baths, Less Talking Traduttore: Silvia Piraccini Editore: Guanda Collana: Piccola biblioteca Guanda Data di Pubblicazione: Novembre 2012 Pagine: 176 Formato: brossura ISBN: 8823500907 Trama: "Il tempo trascorso con un libro non è mai del tutto sprecato, nemmeno se l'esperienza non è stata felice: qualcosa da imparare c'è sempre." Fedele a questa affermazione alla base della sua "filosofia di lettura", Nick Hornby ci accompagna in un viaggio tra i suoi variegati acquisti libreschi, cogliendo l'occasione per parlarci non solo di libri, ma anche e soprattutto di amore, di figli, di sesso, di calcio, di musica... in una parola, di vita. Che si tratti di un poderoso saggio di oltre seicento pagine su sei anni di storia della Gran Bretagna, imprevedibilmente avvincente, o di un classico come Dickens (letto però su un e-reader per provare il brivido del contrasto...) oppure ancora di una serie di libri per ragazzi letti insieme ai suoi figli, i consigli e i commenti di Hornby sono sempre dettagliatissimi, fuori dagli schemi e molto divertenti. Piacevoli come e più dei romanzi di cui scrive. Certo, ci sono anche dei momenti di interruzione dovuti a cause di forza maggiore, per esempio i Mondiali di calcio. Capita allora che, sotto una montagna di cartelloni dei risultati e ricevute di scommesse, si ritrovino sparsi un po' dovunque avanzi di romanzi sbocconcellati, ma nulla che non si possa recuperare dopo il fischio finale e a televisore spento. Perché bisogna ricordare che "quello che mette la palla in rete, la persona che conta davvero, è il lettore. È lui a calciare, è lui a segnare".
RECENSIONE Parlando di Sono tutte storie, bisogna partire da una precisazione: il libro è una raccolta di articoli pubblicati da Nick Hornby tra il maggio 2010 e il dicembre 2011 sulle pagine della rivista The Belivier. L'autore gestisce una rubrica mensile dove parla dei libri acquistati e di quelli letti nelle settimane precedenti, e il suo editore ha pensato fosse interessante pubblicare tutti gli articoli in un volume unico. Idea condivisibile… ma fino a un certo punto. Sebbene infatti lo stile di Hornby sia come sempre accattivante e coinvolgente, leggere le sue opinioni sulle letture fatte oltre un anno fa potrebbe non essere un'esperienza molto significativa per il lettore. Per gli italiani poi, c'è un ulteriore ostacolo, visto che molti dei libri citati non sono ancora stati tradotti e forse non lo saranno mai.

Sono tutte storie è quindi solo uno spreco di tempo, carta e soldi? Non direi. Seppur indirettamente, infatti, Hornby mostra al lettore come si possa e debba gestire una rubrica letteraria. In un mondo web in cui tutti prima o poi si trasformano in recensori, può essere di grande aiuto leggere l'esempio di un maestro. Hornby non è un giornalista critico. È uno scrittore di fama mondiale ma soprattutto è un lettore. E la sua rubrica rispecchia alla perfezione questa natura, che lo spinge spesso ad acquistare libri quasi compulsivamente, spesso consapevole che non avrà mai tempo e voglia di leggerli.

Scommetto che molti di voi, lettori di Diario di Pensieri Persi, vi rispecchiate in questa descrizione, dico bene? Io lo faccio di sicuro. Sarà per il colore della copertina (molto simile al verde del nostro blog), sarà per l'esigenza di leggere sempre e in ogni luogo, fatto sta che leggendo Sono tutte storie si ha l'impressione che Hornby sia "uno di noi": un lettore, un critico "improvvisato", e, perché no, anche un po' un blogger. Certo, lui ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, e parla di partecipazioni a eventi che noi possiamo solo sognarci… però chissà, mai dire mai nella vita, giusto? 

Sogni di gloria a parte, consiglio Sono tutte storie a tutti coloro che hanno un blog letterario, una rubrica di libri, o che vorrebbero tentare l'avventura. Nick Hornby sarebbe un perfetto esempio da seguire.

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