RECENSIONE Parlando di Sono tutte storie, bisogna partire da una precisazione: il libro è una raccolta di articoli pubblicati da Nick Hornby tra il maggio 2010 e il dicembre 2011 sulle pagine della rivista The Belivier. L'autore gestisce una rubrica mensile dove parla dei libri acquistati e di quelli letti nelle settimane precedenti, e il suo editore ha pensato fosse interessante pubblicare tutti gli articoli in un volume unico. Idea condivisibile… ma fino a un certo punto. Sebbene infatti lo stile di Hornby sia come sempre accattivante e coinvolgente, leggere le sue opinioni sulle letture fatte oltre un anno fa potrebbe non essere un'esperienza molto significativa per il lettore. Per gli italiani poi, c'è un ulteriore ostacolo, visto che molti dei libri citati non sono ancora stati tradotti e forse non lo saranno mai.
Sono tutte storie è quindi solo uno spreco di tempo, carta e soldi? Non direi. Seppur indirettamente, infatti, Hornby mostra al lettore come si possa e debba gestire una rubrica letteraria. In un mondo web in cui tutti prima o poi si trasformano in recensori, può essere di grande aiuto leggere l'esempio di un maestro. Hornby non è un giornalista critico. È uno scrittore di fama mondiale ma soprattutto è un lettore. E la sua rubrica rispecchia alla perfezione questa natura, che lo spinge spesso ad acquistare libri quasi compulsivamente, spesso consapevole che non avrà mai tempo e voglia di leggerli.
Scommetto che molti di voi, lettori di Diario di Pensieri Persi, vi rispecchiate in questa descrizione, dico bene? Io lo faccio di sicuro. Sarà per il colore della copertina (molto simile al verde del nostro blog), sarà per l'esigenza di leggere sempre e in ogni luogo, fatto sta che leggendo Sono tutte storie si ha l'impressione che Hornby sia "uno di noi": un lettore, un critico "improvvisato", e, perché no, anche un po' un blogger. Certo, lui ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, e parla di partecipazioni a eventi che noi possiamo solo sognarci… però chissà, mai dire mai nella vita, giusto?
Sogni di gloria a parte, consiglio Sono tutte storie a tutti coloro che hanno un blog letterario, una rubrica di libri, o che vorrebbero tentare l'avventura. Nick Hornby sarebbe un perfetto esempio da seguire.