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Recensione "Una proposta indecente" di Emma Wilde

Creato il 05 dicembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,  si avvicina Natale e, con la crisi economica che scava nei portafogli, l'idea di regalare un libro dal prezzo conveniente diventa interessante. Dunque, la Leggereeditore sta sfornando una serie di volumi dedicati a un pubblico femminile che potranno interessare chi ha un budget ristretto. Quello di cui parleremo oggi, Proposta indecente di Emma Wilde,  rientra appieno in questa categoria. Perché questo è il più classico dei romance, con un'ambientazione anglosassone e personaggi rassicuranti e confortanti come una tazza di latte caldo. Una lettura non impegnativa per una lettrice che non vuol pensare troppo e che desidera rilassarsi in tranquillità.
Recensione Trama:
Inghilterra, 1820. Tutti ne parlano in città, è il pettegolezzo più succoso del momento... I due scapoli più ambiti di Londra hanno fatto una scommessa per determinare chi sia il migliore degli amanti. Ma quale donna dotata di bellezza, intelligenza e giudizio accetterebbe mai una simile sfida? Sicuramente non lady Caroline Wynn, uno degli esseri più pudici e riservati che la buona società abbia mai conosciuto. Nessuna macchia adombra il suo passato, ma smentendo ogni previsione, la donna si fa avanti. Nel corso di due settimane, ciascuna trascorsa con uno dei due uomini, Caroline dovrà decidere chi tra di loro sia l’amante più raffinato. Tuttavia, ciò che sembrava una proposta immorale e destinata semplicemente a scandalizzare gli animi, diventerà una lezione di vero amore.Dopo il successo di Lezioni di seduzione, Emma Wildes torna a stupirci con la sua capacità di ricreare situazioni rocambolesche e originali, sempre pervase da un’ironia frizzante e irresistibile.

RECENSIONE La storia è semplice. Due nobili bellocci e dissoluti q.b. (quanto basta) fanno una scommessa in un momento di ubriachezza: una donna dovrà decidere quale dei due sia il miglior sexual performer. Amante, in una parola. I due, Nicholas e Derek, una volta smaltita la sbornia, si rendono conto di aver fatto una mezza sciocchezza e stanno ripensando di porre nel nulla la strampalata scommessa quando arriva un biglietto misterioso di una dama che raccoglie la sfida. Grande è il loro sconcerto nello scoprire che la signora in questione è Caroline, giovane vedova dall'aria algida e intoccabile che ha un po' di arretrati da smaltire.


Caroline è torturata dal ricordo del marito che non aveva avuto per lei alcun tipo di tenerezza e che si limitava al più classico "Non lo fo per piacer mio ma per dar dei figli a Dio"  ma a parti invertite. Insomma, un bruto che l'aveva accusata di essere frigida. Caroline e Nicholas, altresì definito Il Diabolico Duca (e questo simpatico nomignolo vi sarà ricordato ogni tre pagine, assieme ai suoi capelli scuri, il fisico scolpito, gli abiti che lo fasciano ect ect), si imboscano nell'Essex. Lei, anche se vergine non è, si comporta come tale e al buon Nick vengono un po' di sudori freddi perché non vuole traumatizzarla. Ma si sa, la campagna, gli uccellini che cinguettano, le cascate... insomma, Caroline comprende che esiste dell'altro e che è moooolto piacevole. D'altra parte Derek, biondo e sexy come un Angelo (*soprannome*, biondo e sexy, che ricorda mooooolto Robert Redford. Forse un omaggio all'omonimo film?) ma con più tentacoli di un polpo, ha le sue gatte da pelare. La sua in particolare si chiama Annabel, è la pupilla dei suoi zii, ed è il vero amore della sua vita. Solo che lui, da libertino lussurioso e scapolone impenitente, ci mette un anno ad accorgersi che Annabel è l'unica persona che vuole davvero.
Le due storie si intrecciano in maniera sapiente, regalando alla lettrice una lettura piacevole e rilassata. Proposta indecente non ha scene scabrose come farebbe intendere il titolo, né sesso bollente: è un romance dal potere consolatorio, che lascia in bocca un buon sapore dolce e un sorriso, cosa che non guasta mai. Al di là dell'umorismo con cui ho descritto la trama, devo dire che la linea narrativa che ho trovato più interessante è stata quella della coppia Derek/Annabel. Forse perché Derek appare un filino più sveglio di Nicholas, forse perché Annabel con la sua testardaggine, mi è sembrata più vera di Caroline che, dopo un matrimonio "pesante" dal punto di vista fisico e psicologico, si apre a una sessualità libera e consapevole nel giro di  soli cinque giorni. Così come suona un po' forzato il ricordo dell'ex amante di Nicholas, Helena. (Buon dio, sono passati dieci anni, ragazzo mio! Datti una mossa!)
Derek, invece, non si trasforma di punto in bianco nel virtuoso maritino ma lotta contro "questa cosa" che lo conquista e lo seduce, ma che lo terrorizza a morte. Per lui l'amore è strano, una specie di malattia, e ci mette un anno per comprendere che forse val la pena di mettersi in gioco. Annabel, d'altra parte, è quasi infantile nella sua cocciutaggine, ma nello stesso tempo è profondamente consapevole del suo ruolo. Una bella coppia di personaggi, superiori di una spanna rispetto a Nick/Caroline che ai miei occhi sono apparsi più vicini agli stereotipi classici e con uno spessore psicologico che si avvertiva solo a sprazzi. 
E' un buon romance che ricorda a tratti la migliore Mary Balogh. Non brilla per originalità (cosa praticamente impossibile in questo genere) ma è piacevole e il tempo trascorso a leggere passa rapidamente. Ha un buon ritmo narrativo, uno stile limpido ed elegante e dialoghi ben costruiti. Purtroppo, ho notato una certa ripetitività nell'uso di alcuni aggettivi, che alla lunga finisce per diventare stucchevole. Non so se sia da imputare alla traduzione o all'editing, ma di certo usare dei sinonimi avrebbe reso la lettura più scorrevole. Dunque, in chiusura, si può dire che si tratta un testo leggero e senza grosse pretese, ma che sarà senza dubbio gradito per le amanti del genere.
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L'AUTRICE: Emma Wildes vive nel Midwest con il marito e i tre figli. È una delle autrici più promettenti del romance storico, molto apprezzata negli Stati Uniti e tradotta in diverse lingue. Lo stile raffinato e originale, e la capacità di fondere elementi classici con spunti innovativi, la rendono unica nel suo genere. Quando le chiedono come si guadagna da vivere, lei sorride e risponde: «Sogno tutto il giorno.» E per fortuna alcuni dei suoi sogni prendono vita, trasformandosi in romanzi di rara bellezza.

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