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Recensione "Wicked. I segreti delle sorelle Cahill" di Jessica Spotswood

Creato il 19 luglio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Valentina Bettio

“Un’appassionante storia di famiglia, magia e amore proibito.” Booklist


Titolo: Wicked. I segreti delle sorelle Cahill

Titolo Originale: Born Wicked

Serie: The Cahill Witch Chronicles

Autore: Jessica Spotswood

Casa editrice: Sperling&Kupfer

Pagine: 326

Prezzo: € 16,90

Trama: Mi chiamo Cate Cahill, ho sedici anni e sono una strega. Avete capito bene, una strega. E, se la Confraternita scoprisse il mio segreto, rischierei la prigione - o il rogo. Non è facile vivere nell'ombra, ma ho imparato a cavarmela. Molto meglio di Maura e Tess, le mie sorelle minori. Per questo, prima che la mamma morisse, ho promesso di proteggerle, a qualunque costo. Sono pronta a tutto pur di mantenere la parola data, anche a sacrificare il mio futuro e sposare un uomo che non amo. Voglio solo che le mie sorelle crescano tranquille, al riparo da sguardi indiscreti. Qualche giorno fa, però, ho trovato il diario della mamma. Non avrei dovuto leggerlo, lo so, ma non ho saputo resistere alla tentazione di curiosare nel suo passato. Mi sono nascosta in camera mia e ho iniziato a sfogliare le pagine fitte di appunti, ricordi, confidenze. Ho scoperto così che un'antica profezia incombe sulla nostra famiglia. Una profezia che potrebbe cambiare il corso della Storia, e della nostra vita. Inizio a temere per me, e per le mie sorelle, e non so a chi chiedere aiuto. Solo Finn, il figlio della libraia del paese, sembra capirmi. Lui sa tutto di magia e di stregoneria. E poi sa tutto di me. Finn mi ha presa per mano e mi ha trascinata in un mondo affascinante e pericoloso, un mondo che mia madre mi ha tenuto nascosto per troppo tempo. Credo di essermi innamorata di Finn nell'esatto istante in cui ho iniziato a leggere i libri proibiti e ho compreso il vero significato della profezia. Il nostro destino è già stato scritto e non è in mio potere cambiarlo. Io, Maura e Tess non possiamo più fidarci di nessuno. Nemmeno l'una dell'altra.

RECENSIONE Romanzo di esordio dell’americana Jessica Spostwood, “Wicked. I segreti delle sorelle Cahill” si propone sul già ultra saturo mercato del Paranormal Romance che, dopo anni di fuoco a base di vampiri ultra sexy, si sta via via popolando di tutti i personaggi tipici dell’immaginario collettivo, riportando in auge e regalando nuova popolarità a licantropi, demoni, angeli, fantasmi, streghe e chi più ne ha più ne metta. E proprio le streghe sono protagoniste di questa trilogia della Spotswood; in una versione alternativa della New London del tardo ‘800, il potere è detenuto da una setta religiosa, la Confraternita, che dopo aver sottratto il dominio alle streghe ha relegato la popolazione femminile all’assoluta sottomissione:

«Sottomissione» declama. «Dovete sottomettervi alla nostra autorità. […] Sappiamo che volete essere brave ragazze, e che è solo la fragilità femminile a condurvi fuori strada. E vi perdoniamo. […] Desideriamo proteggervi dalla vostra volontà e vanità. Dovete piegarvi a noi […].»

In un clima che richiama la cattolica caccia alle streghe iniziata a fine XV secolo, le poche streghe sopravvissute devono nascondersi al meglio per evitare di essere rinchiuse o, peggio, di sparire nel nulla senza lasciare alcuna traccia. In questo contesto sociale di repressione e terrore, le tre sorelle Cahill – Cate, Maura e Tess – devono nascondere il loro segreto: hanno tutte ereditato dalla defunta madre il dono della magia. Come se non fosse una situazione già abbastanza difficile, una misteriosa profezia parla proprio di loro e le pone al centro di una guerra che deciderà le sorti di tutte le streghe rimaste

“Prima del volgere del Ventesimo secolo […] tre sorelle, tutte streghe, giungeranno alla maggiore età. Una di esse, che avrà il dono della magia mentale, sarà la strega più potente degli ultimi secoli, in grado di dare avvio a una nuova età dell’oro della magia, oppure a un secondo Terrore.”

Primo capitolo della trilogia, “Wicked. I segreti delle sorelle Cahill” è incentrato sulla sorella maggiore, Cate, che negli anni si è presa cura delle sorelle, tentando di istruirle sull’uso della magia – per quel poco che ha potuto apprendere dalla madre –, di proteggerle dal mondo esterno e di tenerle lontane da pettegolezzi e insinuazioni pericolose. Il fragile equilibrio familiare verrà minato dalla nuova istitutrice, Sorella Elena, e dall’imminente Cerimonia degli Intenti di Cate, che dovrà dichiarare alla comunità le sue intenzioni per il futuro – e qui si innesca il triangolo, ingrediente quasi immancabile: chiesta in sposa dall’amico di infanzia tornato dalla città, il cuore della giovane palpita per l’intellettuale giardiniere. Le scelte non sono mai facili e le cose non vanno mai come programmato, tanto che la piega finale che prenderanno gli eventi sarà in tutto e per tutto lontana da ogni aspettativa della ragazza.
E se la mai conosciuta madrina, strega rinchiusa in una specie di manicomio, ci riporta alla mente potteriane vicende, se la Sorellanza tanto richiama le “Sorelle della Luce” di Goodkind e se profondi echi nella memoria, alla comparsa di tre sorelle streghe, sussurrano ossessivamente “il potere del trio coincide col mio” (dal telefilm “Streghe”, ndr), “Wicked. I segreti delle sorelle Cahillsi rivela, inaspettatamente, una lettura piacevole. Certo, non mancano le pecche e le ingenuità tipiche dei romanzi d’esordio – lo stile è acerbo, la caratterizzazione dei personaggi è a tratti lacunosa, la trama è incentrata su discorsi e pensieri di Cate, scarsa di descrizioni e non spicca per brillantezza e capacità di avvincere il lettore –, ma le vicende delle tre giovani streghe tengono compagnia e scorrono senza troppe pretese e, nonostante manchi un vero coinvolgimento emotivo o un’identificazione nei personaggi, nel complesso, a fine libro permane la piacevole sensazione di non aver buttato il proprio tempo tra gli sproloqui amorosi di un insulso Paranormal adolescenziale. Certo, la vicenda amorosa ha un ruolo importante nella trama, come in ogni Romance che si rispetti, e l’ingenua Cate non si guadagna molti apprezzamenti con le sue gaffe emotivo-comportamentali, ma le basi gettate dalla Spotswood nel primo capitolo della sua trilogia fanno ben sperare per i prossimi volumi, che forse non rientreranno nella “Top ten” dei Paranormal che non devono assolutamente mancare nella libreria delle amanti del genere, ma che allo stesso tempo si preannunciano come una lettura che potrà regalare momenti piacevoli senza troppo impegno.
L’AUTRICE:
Jessica Spotswood vive a Washington con il marito e un gatto di nome Monkey. Adora leggere, soprattutto quando può dimenticare il resto del mondo immergendosi in un buon libro con qualche scena straordinariamente romantica. www.jessicaspotswood.com


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