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Recensioni in pillole: tre libri in un solo post

Creato il 28 dicembre 2012 da Frencina
Lo so, avevo detto che nelle vacanze mi sarei impegnata a non usare più le recensioni in pillole ma, che ci crediate o no, ho più da fare in questi quindici giorni di ferie che quando lavoro!
Ovviamente il da fare ferioso è piacevole e mi lascia comunque un sacco di tempo per poter leggere, tant'è che ho bruciato tre libri in quattro giorni e solo perché di mezzo c'era il Natale :D
Ecco a voi le mie letture:
Recensioni in pillole: tre libri in un solo postTitolo: Yeats è morto!
Titolo originale: Yeats is dead!
Autore:  AA.VV.
Traduttore: S. Bertola
Editore:  Guanda
Pagine: 263
Data di pubblicazione:  01 Gennaio 2006
ISBN: 9788882469139
Prezzo: 8.00 €
Sinossi:
La storia inizia con un morto, due poliziotti corrotti e la signora Bloom. Ma non 'quella' signora Bloom, di joyciana memoria. Anche se Joyce, l'onnipresente mentore della letteratura irlandese, è comunque al centro dell'intrigo che vede le vittime a caccia del manoscritto del suo ultimo romanzo, scritto tutto con formule e simboli matematici. Il primo capitolo porta la firma di Doyle e l'ultimo di McCourt: a loro si uniscono altri tredici tra i più rinomati scrittori irlandesi. Il risultato è un giallo 'sui generis'. I proventi di questo volume sono devoluti per volontà degli autori a favore di Amnesty International.
Questo romanzo è stato scritto da quindici autori irlandes che, guidati da Joseph O'Connor, hanno scritto un capitolo a testa. E' così nato un giallo inconsueto e sui generis la cui particolarità sta nel fatto che la storia non è prestabilita e l'autore a cui viene passato il testimone, si agganciava ai capitoli precedenti e aggiunge la sua parte così, come più gli piace. E un po' si sente che manca un filo conduttore predeterminato, perché, seppur non ci siano discrepanze nella storia, alcuni capitoli contengono elementi che, secondo me, non ci sarebbero stati se l'autore fosse stato uno o se almeno fosse stata stabilita in anticipo la storia.
Nonostante questo, il libro si legge molto bene, la storia è coinvolgente anche se strampalata e l'idea di un romanzo scritto da diversi autori in questo modo è semplicemente un lampo di genio.
Recensioni in pillole: tre libri in un solo post
Titolo: Zia Antonia sapeva di menta
Autore:  Andrea Vitali
Editore:  Garzanti
Pagine: 147
Data di pubblicazione:  16 Novembre 2011
ISBN: 9788811683919
Prezzo: 13.90 €
Sinossi:
"Aglio, cipolle, rape, ravanelli e porri sono verdure indigeste che non diamo mai agli ospiti della casa!" Suor Speranza ne è sicura: nel minestrone che ha distribuito ai pazienti della Casa di Riposo di Bellano l'aglio non l'ha fatto mettere di sicuro. Allora come mai Ernesto Cervicati, entrando nella stanza di zia Antonia, ha sentito quell'odore, invece dell'aroma inconfondibile e fresco della menta? Ernesto conosce bene il rassicurante profumo delle mentine di cui è golosa la sua anziana parente. Certo meglio di suo fratello Antonio, che della zia non ha mai voluto saperne: gli interessava molto di più Augusta Peretti, una trentacinquenne ossigenata e vogliosa, nonché figlia di salumiere. Ernesto invece aveva accolto zia Antonia in casa sua e l'aveva accudita per tre anni, finché lei, un po' per non gravare troppo sul nipote, un po' per pudore, aveva deciso di trasferirsi all'ospizio. Quel sorprendente odore d'aglio è un piccolo enigma. Forse è l'indizio di qualcosa di più grave. A indagare, oltre a Ernesto e all'energica suor Speranza, si ritrova anche il dottor Fastelli, medico dal carattere gioviale ma di grande sensibilità. Intorno a questo profumato mistero, Andrea Vitali costruisce un romanzo carico di tenerezza, una di quelle storie che, come zia Antonia, ti accarezzano in un fresco abbraccio. Per poi regalarti, alla fine, una sorpresa.
Ho scoperto Andrea Vitali per caso, un pomeriggio della scorsa primavera, quando sono andata in biblioteca e mi sono fatta consigliare dalla bibliotecaria qualcosa da leggere perché ero in piena crisi di lettura.
Se non ricordo male mi aveva dato sette libri in tutto e cinque di questi era prorpio di Andrea Vitali. E' difficile che io legga di seguito tanti romanzi così di uno stesso autore, ma quella volta ho dovuto fare di necessità virtù e mi sono ritrovata a leggere quei cinque romanzi praticamente uno dietro l'altro. Questo non mi ha fatto amare meno i suoi libri, anche se alcuni li ho apprezzati di più, altri di meno, ma mi ha portata a tenermi lontana da questo autore fino ad oggi.
Zia Antonia sapeva di menta me lo ha consigliato Alessia e la ringrazio molto per questo perché mi ha dato la possibilità di leggere una storia molto piacevole, divertente e leggera, che scorre veloce, ti coinvolge e ti porta ad amare alcuni personaggi e a provare antipatia per altri.
Un grande merito di Vitali è quello di saper indagare molto bene l'animo umano e le dinamiche che si creano in piccoli paesi di provincia in cui le anime sono talmente poche che ci si consoce tutti; e le situazioni che delinea e descrive nei suoi romanzi sono esattamente quelle che si posso trovare in qualsiasi piccolo paesino.
Se non avete mai letto nulla di suo ve lo consiglio perché passerete ore spensierate in compagnia dei suoi amati bellanesi.
Recensioni in pillole: tre libri in un solo post
Titolo: La pioggia prima che cada
Titolo originale: The Rain Before it Falls
Autore:  Jonathan Coe
Traduttore: D. Vezzoli
Editore:  La Feltrinelli
Pagine: 222
Data di pubblicazione:  08 Aprile 2009
ISBN: 9788807721076
Prezzo: 7.50 €
Sinossi:
La Zia Rosamond non è più. E morta nella sua casa nello Shropshire, dove viveva sola, dopo l'abbandono di Rebecca e la morte di Ruth, la pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è stato il suo medico. Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma non aveva mai voluto farsi fare un bypass. Quando è morta, stava ascoltando un disco - canti dell'Auvergne - e aveva un microfono in mano. Sul tavolo c'era un album di fotografie. Evidentemente, la povera Rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma... Accidenti, e quel flacone vuoto di Diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio? La sorpresa viene dal testamento. Zia Rosamond ha diviso il suo patrimonio in tre parti: un terzo a Gill, la sua nipote preferita; un terzo a David, il fratello di Gill; e un terzo a Imogen. Gill e David fanno un po' fatica a capire chi sia questa Imogen, perché prima sembra loro di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel 1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di Rosamond. Imogen era quella deliziosa bimba bionda venuta con gli altri a festeggiare la padrona di casa. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca. Occorre dunque ritrovare Imogen per informarla della fortuna che le è toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, Imogen non si trova. E allora non resta - come indicato dalla stessa Rosamond in un biglietto - che ascoltare le cassette incise dalla donna...
Come sa chi segue questo blog da qualche tempo, il mio primo incontro con Coe non è stato dei migliori. Tempo fa, infatti, ho letto I terribili segreti di Maxwell Sim e non mi aveva per nulla entusiasmata, anzi, avevo fatto molta fatica a portarlo alla fine e a farmi venire voglia di leggerlo. Ne avevo parlato con Sonia (sì, lo so, sempre lei. E' una persecuzione!) e mi aveva detto che lei adora questo autore, ne ha letto tutti i libri e mi aveva chiesto di riprovare garantendomi che me ne sarei innamorata. Siccome era parecchio che volevo leggere questo libro, le dissi che gli avrei dato un'altra chance con La pioggia prima che cada e ora dico meno male che c'è Sonia altrimenti non avrei mai letto questo romanzo magnifico!
Quando Rosamond muore lascia alla nipote Gill il compito di trovare Imogen e informarla della sua parte di eredità che è formata, tra le oltre cose, da una raccolta di cassette che Gill trova a casa della defunta. Siccome Imogen non si riesce a trovare, la nipote, insieme alle figlie, comincia ad ascoltare le audiocassette e tutte e tre vengono catapultate in un passato che appartiene loro ma di cui non erano a conoscenza.
Con grande abilità Coe ricostruisce la storia di un famiglia passando attraverso gli anni della guerra, i ruggenti anni '60 e i tempi più moderni, una storia che è composta dai ricordi di un'anziana signora che l'ha vissuta in prima persona e da venti fotografie che accompagnano le sue rimembranze. Il tutto narrato con delicatezza e poesia sublimi.
Un romanzo perfetto e bellissimo che vi consiglio assolutamente di leggere.

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