Regioni e Province

E’ da molto tempo che in Italia  si parla di abolire l’ente intermedio: la Provincia; intermedia in quanto essa risulta a metà strada fra l’ente Comune e l’ente Regione. Quando si tratta di risparmiare, anche in una famiglia, si cerca di potare i rami secchi, eliminando le spese inutili, cominciando da quelle più costose.

Non è facile però calcolare quanto costano le une e quanto le altre. In proposito circolano cifre alquanto diverse: al ribasso quelle dei sostenitori degli enti intermedi, al rialzo quelle degli oppositori.

Le difficoltà aumentano se si volessero considerare anche le spese per le consulenze e per i consigli di amministrazione degli enti di gestione dei servizi pubblici (trasporti, acque, servizi finanziari e quant’altro).

Non andiamo lontano dal vero se diciamo che la spesa complessiva delle Province italiane, nel 2010, è stata pari a 11,5 miliardi di euro, mentre quella delle Regioni è pari circa alla metà (quasi 6 miliardi secondo l’ultima stima del sole 24 ore ma, ripeto, si tratta di stime difficilissime, tanto è complessa, pluricefala e tentacolare l’organizzazione delle regioni ).

Ora vediamo di analizzare l’utilità dei due enti.

Apparentemente sembrerebbe più utile la regione; non è un caso che tutti gli strali si siano concentrati sulla provincia, che si trova così a fungere da capro espiatorio.

Ma si tratta di un trompe d’oeil; o se preferite di un effetto mass-media; i mass-media sono i maestri dell’inganno (a volte consapevoli, altre volte meno).

Fate mente locale in riferimento ai grandi scandali di corruzione, di abuso di fondi, di latrocinio di fondi pubblici, di spreco nella gestione dei finaziamenti e di ammanchi in danaro  scoppiati in questi ultimi anni: regione Sardegna, regione Sicilia, Piemonte, Lombardia, Lazio, Abruzzo, Valle d’Aosta… devo continuare?

Un’altra domanda: avete mai sentito parlare di ammanchi e di peculato in una Provincia? Oppure di appropriazione indebita e indebito utilizzo di finanziamenti pubblici in una Provincia?

La risposta è: no!

Ed il perché non lo vede soltanto chi non lo vuol vedere: in Provincia i soldi non ci sono: i soldi sono nella regione.

Ma è semplice: basta considerare che 20 regioni costano la metà di quanto costano 100 e più province!

Intendiamoci: io se potessi le abolirei entrambe; ma non è bene mettere troppa carne al fuoco!

Incominciamo con l’abolizione delle regioni! E proprio perché i politici non le vogliono abrogare che io penso che sia prioritario abrogarle!

Questi nostri politici infatti si stanno accanendo contro le province perché in qualche modo sperano di arrestare l’indignazione popolare! Ma guai a toccargli quei grandi feudi che sono le regioni!

In fondo, se consideriamo l’Unione Europea da un lato e i comuni dall’altro (lasciando da parte per il momento lo Stato, su cui torneremo un altro momento) le regioni sono intermedie quanto e più delle province.

E se considerate che non fanno altro che leggi fotocopia di quelle statali (grazie alla geniale redazione del Titolo V che ci ha regalato questa sinistra inconcludente, litigiosa  e sprecona) allora concluderete con me che le regioni non sono altro che 20 piccoli, inutili stati da abolire subito.