A Milano una biblioteca condominiale per riscoprire la convivialità e il piacere di leggere
A Milano è nata da un anno e mezzo la biblioteca condominiale Rembrandt 12, ricavata dalla portineria di un palazzo per riscoprire le relazioni tra vicini di casa e il piacere di leggere. L’idea è venuta a Roberto Chiappella, inquilino da quarant’anni dello stabile di via Rembrandt, che dopo aver trovato alcuni libri nuovi gettati in un cassonetto ha deciso di raccoglierli e sistemarli nell’ex guardiola del portiere al pianterreno.
L’intento era quello di creare una biblioteca dedicata ai residenti, così «chiesi ai condomini di portare qualche libro che avessero in casa, magari inutilizzato o doppio, per poterceli scambiare – racconta Chiappella – ma non ne arrivarono più di cento, centocinquanta», troppo pochi per realizzare il suo scopo.
Inizia così a chiedere non solo ai condomini ma anche a chiunque fosse interessato a partecipare e in molti hanno risposto prima dalla via, poi dal quartiere e dalla città fino ad arrivare a donazioni anche da fuori. «In questo momento storico in cui le persone sono sole e hanno tanti problemi cui pensare bisogna tornare a socializzare e stare insieme, perché insieme i problemi si risolvono meglio – dice Chiappella – Io ho solo cercato di innescare una scintilla, ricreare un paese al pianterreno di un condominio invitando gli inquilini a scendere dai piani alti per ritrovarsi in un luogo condiviso».
Adesso la biblioteca Rembrandt 12 conta più di 5mila volumi dei generi più disparati e si può visitare liberamente. «Ogni libro ha una storia diversa e ogni persona che entra porta la sua», afferma Roberto Chiappella. I volumi sono diventati così tanti che alcuni vengono donati alla biblioteca del carcere di Opera e presto si tenterà di fare lo stesso con quella di San Vittore.
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