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Renzi Big bang. Can che abbaia non morde!

Creato il 27 giugno 2012 da Freeskipper
Renzi Big bang. Can che abbaia non morde!Matteo Renzi è un animale da palcoscenico! Che poi sia quello della politca o quello della 'Ruota della fortuna', fa lo stesso! Il sindaco di Firenze è reduce da un ennesimo "Big bang" durante il quale, oltre ad aver scelto brani dei Righeira e degli Europe - certo non simboli di un rinnovamento essendo dei primi anni'80 - ha ripreso temi a lui cari come "la rottamazione" dei vecchi tromboni della politica, in questo caso del Pd. La sfida è dunque aperta, ma al momento l'unico candidato ufficiale alle primarie del Pd è il segretario Pier Luigi Bersani che da Roma assicura: "le primarie ci saranno, aperte e senza risse!". Quello che si annuncia il principale avversario, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, è ancora in panchina ma convinto che se giocherà la partita lo farà "per vincere", perché la sua squadra, "quella degli amministratori, è già maggioranza nel Pd, nel centrosinistra!". Parole risuonate da Firenze dove Renzi ha chiamato a raccolta oltre 1.000 sindaci e amministratori locali, quasi tutti giovani, arrivati da tutta Italia. Proprio lui, però, è il primo a mandare messaggi 'rassicuranti' ai vertici del partito all'interno del quale vuole restare, assicurando fin d'ora il suo appoggio a chi vincerà le primarie, "se non dovessimo essere noi", pronto a far dedicare il primo applauso della platea a Bersani "a cui va il mio, il nostro, saluto affettuoso". Per ora la partita si gioca a distanza, Renzi vuole prima le regole e Bersani, che non cita mai il sindaco, dice che per le primarie "non c'é fretta" perché "prima c'é da fare l'Italia". Ma le truppe sono schierate: da una parte l'apparato del Pd e i Circoli, per la verità non pochi i presidenti che hanno scelto Firenze, disertando Roma. Dall'altra la squadra dei sindaci e di chi "ogni giorno si confrontano con i problemi del territorio". Matteo Renzi dal palco fa ascoltare 'L'estate sta finendo' dei Righeira, e poi aggiunge "l'estate sta finendo, il loro mandato no! Senza fare nomi caro D'Alema, Veltroni, Rosy, Franco Marini, in questi anni avete fatto molto per il paese, per l'Italia, ma adesso anche basta!". Pochi i parlamentari presenti a Firenze, tra questi Debora Serracchiani (chiede rinnovamento e cita Altero Spinelli e dice "che bisogna scartare gli inetti tra i vecchi"), Andrea Scarubbi ("mi avete ricordato perché sono entrato nel Pd"), Andrea Marcucci e Salvatore Vassallo. Nelle prossime settimane le schermaglie continueranno, ma la battaglia vera ci sarà solo con la data delle primarie: solo a quel punto si saprà se conta di più la presenza sul territorio degli amministratori schierati con Renzi o se esiste ancora un apparato del Partito democratico. E Renzi, per evitare una "nuova concomitanza di appuntamenti" annuncia già una nuova Leopolda 15 giorni prima delle primarie. Sempre che l'appuntamento del Pd non venga cancellato da ancora possibili elezioni anticipate. Renzi, quindi, ha fatto nomi e cognomi: Massimo D'Alema, Rosy Bindi, Walter Veltroni, Franco Marini. Il vecchio "lupo" Marini ammette serafico: "Per quanto mi riguarda all'età mia ci si può anche ritirare", ma poi fa un affondo a Renzi: "Dice che ha la maggioranza nel partito? Provi a sperimentarlo. Sono convinto che se arrivasse fino in fondo nell'insistenza a dire che quei tre (D'Alema, Bindi, Veltroni, ndr.) devono andare fuori, conoscendo il partito, rischia che rottamino lui. Oggi lo vedo perdente. Non credo abbia la maggioranza nel partito e se andassimo a contarci rischia un flop rilevante!". In sintesi, Franco Marini consiglia Renzi di ritirarsi, ancor prima di iniziare la sua sfida per le primarie.
Detto ciò - lo slang tanto caro al sindaco di Firenze - la classifica dei parlamentari più longevi è, per certi versi, spaventosa! A parte naturalmente il "fuoriquota" Giulio Andreotti, ormai arrivato a 64 anni di Parlamento, ci sono carriere di venti-tent'anni tra Camera e Senato, assolutamente bipartisan: da Beppe Pisanu a Pierferdi Casini, da Gianfranco Fini a Livia Turco e Anna Finocchiaro, senza dimenticare i 21 anni di Parlamento di Bossi e i 20 di Maroni. Il rinnovamento appare sempre più necessario. Che passi anche da vari "Big bang" di Matteo Renzi questo non è altrettanto sicuro.

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