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Renzi non è un premier, è una tassa.

Creato il 07 gennaio 2015 da Freeskipper
Renzi non è un premier, è una tassa.di Federico D'Incà, M5S. E' evidente: non l'ha eletto nessuno, ma è stato imposto. Renzi non è un presidente del consiglio, è una tassa. La manovra contiene nuove tasse, evidenti e occulte, per almeno 25 miliardi, forse 30. Tasse evidenti: 1) Il governo punta a recuperare 1,2 miliardi da una stangata retroattiva sui rendimenti dei fondi pensione, sulle fondazioni bancarie e sulle casse previdenziali. La mazzata riguarda anche le polizze vita nel momento in cui il capitale viene liquidato agli eredi. Senza dimenticare il Tfr in azienda che sale dall'11 al 17% 2) Il Tfr in busta paga viene tassato più di quanto succede adesso, ossia con aliquota marginale.
Inoltre il lavoratore perde la rivalutazione. Il governo conta di ottenere almeno 2 miliardi di euro. 3) Revoca degli incentivi di una legge del 1990 che aveva dato buoni riscontri occupazionali al Sud 4) Il governo toglie 208 milioni dal fondo che serviva alla detassazione del salario di secondo livello 5) Le povere partite Iva, i precari e gli schiavi moderni, subiscono la stangata clamorosa sul regime dei minimi, con l'aliquota che passa dal 5 al 15% 6) L'incremento dell'Iva sul pellet dovrebbe portare, secondo la relazione tecnica, 96 milioni di gettito Tasse occulte (spacciate per "clausole di salvaguardia"): 1) Il governo si accanisce su Iva e accise che pesano sui carburanti: una prima tagliola (accise) da 988 milioni potrebbe scattare nel 2015, un'altra da 700 milioni ha il countdown al 2018 2) Se non funziona la spending review l'aliquota Iva ridotta salirebbe dal 10 al 13% entro il 2017 e l'aliquota ordinaria arriverebbe addirittura al 25,5% fra quattro anni: una bastonata da oltre 21 miliardi nel 2018 3) Resta poi la clausola di salvaguardia del governo Letta che potrebbe ridurre le detrazioni Irpef sulle spese (cure mediche, istruzione, interessi sui mutui, ecc): il governo incasserebbe 4 miliardi nel 2016 e 7 miliardi negli anni successivi. 4) Addio alle agevolazioni sul bollo auto per le vetture storiche per incassare 78 milioni di euro In più, siccome vanno accontentate l'EuroMerkel e le oligarchie della moneta unica, l'Italia ha sottratto 3,3 miliardi dal Fondo per la riduzione della pressione fiscale (quindi sono tasse che non vengono ridotte) e li ha sacrificati sull'altare del pareggio di bilancio strutturale.PS: dai un suggerimento a Renzie per fare cassa sulla pelle degli italiani con #RenzieTassaAnche su Twitter

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