Magazine Politica

Renzi presenta il piano shock del Governo

Creato il 12 marzo 2014 da Molipier @pier78

Renzi presenta il piano shock del Governo: mille euro in più annui ai lavoratori

Scritto da: Ivan Lagrosa 

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ufficialmente presentato il cronoprogramma che il suo Governo metterà in campo da qui ai prossimi mesi.

Se il precedente esecutivo era stato accusato di essere carente sul piano comunicativo, lo stesso non si può affatto dire per l’attuale Governo: Renzi ha infatti illustrato le proposte ai giornalisti in diretta tv e con tanto di slide. I provvedimenti e le rispettive coperture, com’è logico, sono stati annunciati solamente in linea generale. Le singoli voci di bilancio utilizzate per finanziare questo programma saranno inserite nei documenti finanziari che il Governo italiano deve puntualmente presentare (vedi Def). Tra Andreatta che diceva che il politico deve essere un “poeta” e i tecnici a cui ci eravamo assuefatti, la mia opinione è che Renzi abbia trovato un giusto mezzo: un uomo politico che espone i provvedimenti che il Governo metterà in campo nello specifico ma senza dedicare troppa attenzione ai dettagli puramente tecnici, importantissimi certo, ma non di sua competenza. Una volta indicate e verificate le macro-voci da cui si intendono ricavare le coperture necessarie, l’aspetto squisitamente tecnico rappresenta un passo fondamentale ma non politico.

Entrando più nel merito, Renzi ha aperto la conferenza stampa elencando gli aspetti che verranno affrontati nei prossimi mesi – 100 giorni – e che non hanno trovato posto nell’ultimo Consiglio dei Ministri: la riforma della pubblica amministrazione ad aprile, il fisco a maggio e la giustizia a giugno.

A titolo di esempio, questi saranno alcuni dei prossimi provvedimenti: rendicontazione online di ogni centesimo speso dalla PA, tetto massimo agli stipendi dei manager pubblici che non potranno guadagnare più del Presidente della Repubblica, dichiarazione fiscale precompilata e fatturazione elettronica.

I temi affrontati dal Consiglio dei Ministri, invece, sono stati quelli riguardanti la politica, l’economia e l’occupazione.

Cominciamo dalla politica:

  • Innanzitutto proprio in questi giorni sta per essere definitivamente approvata la nuova legge elettorale. È un aspetto che non riguarda direttamente il Governo ma è comunque centrale per il Paese.
  • Per quanto riguarda la riforma del Senato, l’esecutivo ha pronto un disegno di legge Costituzionale ad hoc che verrà consegnato a tutti i leader politici presenti in Parlamento e ai soggetti istituzionali coinvolti in quella che sarà una sorta di Camera delle Autonomie composta da Presidenti di Regione e Sindaci dei capoluoghi. Questi soggetti avranno quindici giorni di tempo per proporre delle modifiche o della aggiunte al ddl prima che questo verrà presentato in Parlamento. Punti chiave della riforma del Senato sono il fatto che quest’organo non voterà più la fiducia al governo, il fatto che i suoi membri non riceveranno alcuna indennità per quella carica e il fatto che non sarà più necessaria, perlomeno per le leggi ordinarie, l’approvazione da parte di questa camera. Finisce quindi il bicameralismo paritario e ciò, afferma Renzi, è un fatto “impressionante, storico e incredibile”.
  • Si prosegue quindi con la riforma del Titolo V per semplificare il quadro della spartizione dei poteri tra Stato e Regioni. Verrà abolita la legislazione concorrente che oggi è responsabile, oltre che di tanta confusione, anche di molti ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali (Tar). Verranno quindi superate definitivamente le Provincie e contemporaneamente verrà abolito il CNEL (Comitato Nazionale dell’Economia e del Lavoro).
  • Degna di nota è la nomina, già annunciata durante l’intervista da Fabio Fazio, di Raffale Cantone all’Autorità sulla Corruzione.
  • Infine, dal 26 marzo al 16 aprile verranno messe all’asta online 100 auto blu, forse persino con l’indicazione del nome della persona a cui quell’auto era appartenuta.

Questo per quanto riguarda la Politica. Sul versante economico, invece, i provvedimenti sono i seguenti:

  • Sblocco totale dei debiti della pubblica amministrazione. Si tratta di 68 miliardi che verranno pagati  entro luglio, a fronte di 22 miliardi già pagati dai Governi precedenti.
  • 500 milioni verranno aggiunti al Fondo di Garanzia pe il credito alle PMI.
  • Dal 1 aprile sarà attivata a Palazzo Chigi l’Unità di Missione per le scuole con lo scopo di gestire e monitorare gli interventi sugli edifici scolastici. La somma stanziata è di 3,5 miliardi.
  • Altri 1,5 miliardi verranno invece stanziati per il dissesto idrogeologico. Anche qui dal 16 aprile sarà attiva un’Unità di Missione ad hoc.
  • Verranno quindi sbloccati e concretamente utilizzati 3 miliardi derivanti dai fondi europei.
  • La misura più attesa era però la riduzione della tasse. Dal 1 maggio verrà quindi ridotto l’Irpef dei lavoratori dipendenti pubblici e privati con uno stipendio non superiore a 25000 euro lordi annui, circa 1500 netti al mese. Si tratta di circa 10 milioni di persone e i miliardi stanziati per questa operazione sono 10. In concreto, si tratta quindi di circa 85 euro netti al mese in più a persona. È un operazione che è stata definita “di portata storica”. Come la si finanzia? La copertura è principalmente derivante dal risparmio di spesa. Quindi in questo caso non è previsto nessun aumento di tassazione compensativo.
    Nel Def, come accennato in precedenza, verranno successivamente illustrate le singoli voci di bilancio coinvolte in questa operazione. Intanto, in generale, la spending review dovrebbe fornire circa 7 miliardi nel primo anno per arrivare poi fino a 35 miliardi nel 2016. Altra copertura possibile, ma per ora non utilizzata, è lo 0,4% di margine nel rapporto deficit pil, rapporto che oggi è fermo al 2,6% e che potrebbe salire fino al 3% senza incorrere in sanzioni europee. Ogni 0,1% di quel rapporto vale 1,6 miliardi di euro ed ecco quindi altri 6,4 miliardi aggiuntivi che però servono per il momento solo come piano di riserva. Infine, dallo sblocco dei debiti della PA e dagli investimenti nell’edilizia scolastica e contro il dissesto idrogeologico, si ottiene un ritorno immediato sotto forma di IVA di vari miliardi. A livello teorico il margine di manovra è quindi molto ampio e non ci sarà comunque bisogno di utilizzare tutte queste risorse individuate.
  • Un altro provvedimento molto importante è la riduzione del 10% dell’Irap per le imprese che verrà finanziata con un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie che passa dal 20 al 26%. La tassazione verrà quindi spostata dal lavoro alle rendite finanziare. Per tranquillizzare molti piccoli risparmiatori, i Bot non rientrano nelle categorie di rendite che subiranno l’aumento.
  • Infine, non meno significativo, dal 1 maggio il costo dell’energia per le PMI verrà ridotto del 10%.

Si vede abbastanza chiaramente come il JobsAct di Renzi sia presente in molti di questi provvedimenti.

Infine il tema dell’occupazione:

  • Dal 1 giugno verranno stanziati 500 milioni per le imprese sociali per creare nuovi posti di lavoro.
  • È pronto un disegno di legge delega per la creazione di un nuovo codice del lavoro da approvare entro sei mesi.
  • Si ragiona infine su un assegno universale di disoccupazione, sulla revisione degli ammortizzatori sociali e sulla tutela delle donne in maternità. A proposito degli ammortizzatori sociali, l’idea è quella di chiedere ai cassintegrati di svolgere lavori utili per la comunità. È infatti profondamente sbagliato che lo Stato paghi milioni di persone per non fare assolutamente nulla. Inoltre oggi molti datori di lavoro chiedono la cassa integrazione per i loro dipendenti che vengono in questo modo pagati dallo Stato ma in realtà continuano a lavorare esattamente come prima.
  • Ultimo punto è un decreto legge per la semplificazione.

La corsa contro il tempo per rendere operativi tutti questi provvedimenti è ufficialmente iniziata.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :