TERRITORIO
Il comune di Livorno ha una superficie di 104,79 km². La città si trova a 3 metri s.l.m. (quota in piazza del Municipio). Non vi sono corsi d'acqua rilevanti, a parte alcuni piccoli torrenti (Rio Ardenza, Rio Cigna, Rio Maggiore, Torrente Ugione). Il terreno è generalmente pianeggiante, salvo elevarsi a sud, dove inizia il sistema della Colline livornesi (quota massima 462 metri s.l.m. presso il Poggio Lecceta).Conseguentemente anche la costa, che da Marina di Carrara a Piombino è sempre bassa, si alza quasi a picco sul mare, nella zona detta del Romito.Il territorio comunale di Livorno comprende anche l'isola di Gorgona e le Secche della Meloria facenti parte del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. L'isola di Gorgona ha una superficie di 220 ettari e si trova a 37 chilometri dalla costa labronica.Dal punto di vista geologico il territorio livornese ed i suoi dintorni sono caratterizzati da numerosi materiali come le arenarie ed i gabbri.NELLA FOTO LIVORNO SCORCIO FOSSO REALE In particolare, le colline alle spalle della città, presentano terre dalla intensa tonalità rossa; più in basso, la panchina livornese è formata da calcarenite color ocra. La parte settentrionale del comune invece fa parte della pianura alluvionale dell'Arno.Il comune è classificato, allo stesso modo della maggior parte dei comuni toscani, con grado di sismicità 9 (categoria 2), con il territorio comunale che è stato anche l'epicentro di alcuni terremoti. Il 5 aprile 1646 l'evento sismico raggiunse la magnitudo 5.17 della Scala Richter ed il VII grado della Scala Mercalli; il 27 gennaio 1742 il sisma ebbe una magnitudo di 5.15 della Scala Richter ed il VI-VII grado della Scala Mercalli; l'8 gennaio 1771 il terremoto raggiunse la magnitudo 5.03 della Scala Richter ed il VI-VII grado della Scala Mercalli;NELLA FOTO IL PANORAMA DELLA CITTA' PORTUENSE DI LIVORNO il 3 aprile 1814 si ebbe la magnitudo di 5.22 della Scala Richter ed il VI-VII grado della Scala Mercalli.Classificazione sismica: "zona 2" (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
NELLA FOTO SOTTO LIVORNO PIAZZA DELLA REPUBBLICA
LA POPOLAZIONE
IL SANTO PATRONO SANTA GIULIA
si festeggia il 22 maggio
Santa Giulia (Cartagine, 420 – Corsica, 450) è stata una santa romana, martire; è venerata dalla Chiesa cattolica che l'ha dichiarata patrona della Corsica e di Livorno ed è festeggiata il 22 maggio.
Secondo la Passio Giulia era una ricca e nobile donna della città di Cartagine, che cadde in rovina e che, schiava, venne acquistata da un mercante siriano di nome Eusebio, che le fece girare il mondo insieme a lui. In uno di questi viaggi, la nave di Eusebio naufragò sulle coste della Corsica, dove regnava un infido despota che si faceva chiamare 'governatore', e il cui nome era Felice.
I naufraghi, disperati, fecero sacrifici agli dei, mentre Giulia si rifiutò in quanto era di religione cristiana. Il governatore Felice aveva puntato gli occhi su quella dolce e bella schiava, e chiese al mercante Eusebio di poterla acquistare.
Alla risposta negativa del mercante, Felice si adirò non poco, e una sera, approfittando di un'ubriachezza del mercante siriano, si fece portare dinnanzi a Giulia, promettendole la libertà dalla condizione di schiava se avesse fatto un sacrficio agli dei.
Allora la donna avrebbe risposto «io sono già libera servendo Gesù Cristo mio Signore, mentre non potrei mai esserlo se servissi i vostri idoli pagani.»
Il governatore, seccato, tentò più volte di convincerla, ma alla fine, ricevendo l'ennesima risposta negativa, ordinò che, il giorno seguente, alla schiava venissero strappati i capelli, che venisse flagellata, e da ultimo che fosse crocifissa come il Dio che ella amava.
Quella notte, alcuni monaci abitanti dell'isola di Gorgona vennero informati in sogno di quello che sarebbe accaduto a Giulia la mattina successiva, e si affrettarono quindi al risveglio con le loro barche a raggiungere il luogo del martirio e che, giunti a poche centinaia di metri dalla costa della Corsica, avvistarono la croce a cui era inchiodata alle mani e ai piedi la povera donna, e che, fissata alla croce, vi stava una carta con la storia del martirio e il suo nome, Giulia, che a detta dei monaci che recuperarono il corpo dell'infelice, era stata scritta "da mani angeliche".Successivamente il cadavere venne trasportato su Gorgona e lì unta di oli aromatici, ripulita e deposta in un sarcofago.
Una Seconda versione invece narra ; NELLE FOTO SOPRA DIPINTO DELLA CROCIFFISSIONE DI SANTA
GIULIA POI IL DUOMO DI LIVORNO
Secondo un'antica tradizione corsa,[senza fonte] Giulia nacque a Nonza, un piccolo paese sulla punta ovest di Capo Corso, nel III secolo. In quegli anni, particolarmente feroci erano state le persecuzioni contro i cristiani, e l'ormai decadente Impero Romano, nel tentativo di risollevare dalle ceneri le vecchie divinità pagane, nel 303 organizzò grandiose feste nelle quali fu invitata a partecipare tutta la popolazione. In particolare, molte donne furono inviate per onorare il Pantheon Latino, e fra esse vi era anche Giulia. Quando le venne ordinato d'inchinarsi di fronte alla statua di Giove, ella si rifiutò ed andò ad inginocchiarsi a pregare davanti alle porte chiuse di una chiesa. Questo fece infuriare i presenti, che le imposero di rinnegare la sua fede cristiana. Al suo netto rifiuto, la condannarono al supplizio della croce. Ma, vedendo la calma e la serenità della Santa, le strapparono i seni e li gettarono davanti ad un masso. Dopodiché la crocifissero. Ai piedi della pietra lo stesso giorno cominciò a sgorgare una sorgente calda, dove venne costruita una cappella che ancora oggi si può ammirare a Nonza, di cui Santa Giulia è patrona.
ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE
LIVORNO Mercato fermo ovunque. - spiega Grassi - si sono ulteriormente acuiti i segnali di debolezza del mercato immobiliare delle compravendite, su Livorno ma anche sull'intera provincia, in particolare nei comuni di Rosignano, Collesalvetti, San Vincenzo, Piombino, Riotorto e tutti i comuni dell'isola d'Elba». I tempi per completare una compravendita, che nell’ultimo trimestre del 2011 erano già altissimi (7 mesi) sono saliti ancora quasi a otto.
Lo sconto sale. Prendete un appartamento di 100 metri quadrati in zona Accademia. Vista mare, buone condizioni, bel contesto condominiale. Se qualche anno fa chiedere 400mila euro e ottenerli tutti era pressoché scontato, oggi le cose sono ben diverse. La richiesta di partenza deve per forza scendere (facciamo 350mila). Ma la pretesa iniziale non servirà a molto. Da lì si dovrà andare ancora giù.il margine di sconto rispetto alle richieste iniziali si è ampliato, al 13,7 per cento rispetto al 12,5% dell'ultimo trimestre del 2011», continua Grassi. Una media provinciale che a Livorno città ha toccato la punta del 13,8%. Il che significa che per vendere quell’appartamento oggi si dovrebbe passare dall’iniziale richiesta di 350mila a 301mila: qualcosa come 48mila euro di sconto. O centomila euro in meno rispetto al 2005. O duecento milioni di vecchie lire se ci si vuol proprio fare del male.Manca il capitale. Si penserà: i prezzi più bassi non dovrebbero far ripartire le vendite? Macché. Il vero problema sono i soldi. Che non ci sono. Perché le banche hanno stretto ancora i cordoni dei mutui. «La quota di acquisti di abitazioni effettuata con accensione di un mutuo ipotecario ha continuato a scendere, collocandosi al 63,7 per cento», accusa Grassi.NELLA FOTO LIVORNO BOTTINI DELL' OLIO «Purtroppo le banche non funzionano e l’accesso al credito è diventato drammatico - continua l’architetto dell’Asppi -. E la situazione riguarda sia chi deve comprare che chi vuole costruire. Solo il 5 per cento dei giovani oggi riesce ad avere una risposta positiva per un mutuo. Ma il problema è che anche i mutui ipotecari sono in crisi».Sotto il mattone meglio che... sopra. Ma i famosi risparmi degli italiani che fine hanno fatto a Livorno? «In realtà secondo i nostri studi ci sono ancora - continua Grassi - ma se prima il mattone era un bene rifugio, una garanzia, oggi l’insicurezza delle famiglie tiene anche quei capitali fermi. E se anche le banche stanno sul chi va là e non erogano credito il mercato è destinato a paralizzarsi. E poi a mutare pelle. Anche perché accanto all’assenza di capitali per i finanziamenti, non c’è un alleggerimento dei materiali che permetta magari una discesa dei costi sul nuovo. NELLA FOTO SOTTO LA CHIESA DI SANTA CATERINA A LIVORNO Secondo noi il crollo delle compravendite continuerà ancora fino a un riequilibrarsi del rapporto tra proprietà e locazioni, con quest’ultime che torneranno a crescere».Umore nero. Asppi anche a gennaio ha raccolto nelle 87 agenzie immobiliari consultate il sentiment sul presente e sul futuro: sul fronte delle prospettive a breve termine sul mercato di Livorno i risultati dell'indagine non sono positivi. Il saldo tra giudizi "favorevoli" e "sfavorevoli" è fortemente peggiorato, collocandosi a 45,7 punti dal 22,3 NELLA FOTO SOTTO LO STADIO ARMANDO PICCHI DI LIVORNO
NEL GRAFICO ANDAMENTO DEI PREZZI SU LIVORNO ECCO IL TREND DELGLI ULTIMI DUE ANNI FONTE IMMOBILIARE.IT
VEDIAMO ZONA PER ZONA DELLA CITTA'
Centro Città € 2.450
Ardenza € 3.000
NELLA FOTO SOTTO IL SANTUARIO DI MONTENERO
Antignano € 3.150
Montenero € 3.050
Quercianella € 3.600
Stazione € 2.050
NELLA FOTO SOTTO LA STAZIONE DI LIVORNO
Lungomare € 2.500
Ospedale € 2.100
Castellaccio € 2.900
Collinaia € 2.850
NELLA FOTO SOTTO VIA MAGENTA A LIVORNO
La Leccia € 2.700
Limoncino € 2.600
Padula € 2.450
Stillo € 2.750
Le aree considerate più prestigiose e oggetto di maggiore richiesta da chi ha disponibilità economiche sono soprattutto quelle di Antignano, Ardenza Mare e Montenero. Tengono anche le quotazioni dei quartieri Fabbricotti, Calzabigi, Marradi e Collinaia.
Le giovani coppie alla ricerca della prima casa, però, sempre più spesso si orientano sul centro cittadino. In particolare nella zona intorno a via Grande, dove si trovano a prezzi abbordabili appartamenti ristrutturati, anche di piccole dimensioni.Sono invece In diminuzione le quotazioni di Coteto e Scopaia, anche a causa della concorrenza di aree di nuove edificazione nel quartiere Salviano.
Positivo il mercato delle locazioni, nonostante affitti che partono da 600 euro al mese per un bilocale, che vede protagonisti soprattutto coloro che non riescono ad accedere al mercato della compravendita. Questi alcuni dei dati ricavati da un report degli addetti ai lavori.nel video intervista a toscano
«Da due anni e mezzo – conferma Luigi Baldasseroni, presidente del collegio Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionisti) – il mercato livornese degli immobili è in netta flessione. I valori di mercato sono scesi del 20 per cento e anche le compravendite. Uno dei fattori determinanti di questa crisi è stato il blocco dei mutui, che ha penalizzato soprattutto i giovani».nella foto sotto manifestazione nel centro città din Livorno
Ma come si comportano i livornesi? Qual è la tendenza? «I livornesi – risponde Baldasseroni – sono molto attenti. La tendenza è di migliorare la propria situazione abitativa, ma in un periodo critico come questo scelgono di accontentarsi e di aspettare tempi migliori per acquistare un appartamento più grande oppure in un contesto più gradevole. Purtroppo non è un buon momento né per chi cerca la prima casa, né per chi ha necessità di vendere perché ha bisogno di più spazio. I giovani quindi ricorrono all’affitto, anche se gli affitti sono rimasti alti rispetto alle quotazioni degli immobili che sono calate. Resta da capire se c’è ancora chi investe sul mattone. Baldasseroni è categorico: «Al momento no, e se ci sarà interesse in questo senso riguarderà solo una minima percentuale di persone. Quello che occorre invece è una ripresa dal basso».
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NELL' ULTIMA FOTO SCELTA , UN BEL TRAMONTO SPESSO VISIBILE NELLE GIORNATE ESTIVE CALARE SULLA CITTA' DI LIVORNO