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Respirare aria inquinata in gravidanza favorisce l'insorgenza di ADHD nei bambini

Creato il 06 novembre 2014 da Lasfinge
Respirare aria inquinata in gravidanza favorisce l'insorgenza di ADHD nei bambini06/11/2014
Secondo uno studio pubblicato ieri sulla prestigiosa rivista scientifica PlosOne, l'esposizione prenatale agli idrocarburi  aromatici policiclici (uno dei componenti dell'inquinamento atmosferico) è correlata alla insorgenza di ADHD, la ricerca è della Columbia University: sono stati seguiti dall'epoca prenatale fino ai 9 anni di età, bambini figli di madri non fumatrici afroamericane e domenicane, l'esposizione prenatale agli idrocarburi aromatici è stata valutata attraverso la misurazione  degli idrocarburi legati al DNA nel sangue materno e del cordone ombelicale, l'esposizione post natale è stata stimata a sua volta esaminando la concentrazione nelle urine dei metaboliti degli idrocarburi alle età di 3 e 5 anni. La valutazione invece della presenza di disturbo da deficit di attenzione/iperattività ovvero di altri disturbi del comportamento è stata effettuata attraverso l'applicazione di scale standardizzate, Child Behavior Checklist e la Conners Parent Rating Scale revisionata.
Nei risultati l'esposizione agli idrocarburi aromatici nel periodo prenatale risulta significativamente associata alla presenza di disturbi della attenzione. I ricercatori rilevano che:
"L'esposizione prenatale agli IPA è risultata associata a ritardo dello sviluppo alla età di 3 anni ed a riduzione del Q.I alla età di 5 anni, accompagnandosi anche a sintomi di ansia, depressione e disturbi di attenzione"
Questo effetto sarebbe legato alla elevata sensibilità del tessuto nervoso fetale alle sostanze neurotossiche, con conseguenze che possono rendersi poi evidenti nel corso della età dello sviluppo o anche in età adulta, pur non trattandosi di danni immediatamente rilevabili.
L'ADHD è a sua volta il disturbo comportamentale più frequentemente diagnosticato nell'infanzia, ma è frequentemente associato ad ansia e depressione e riconosce fra i fattori di rischio le storie di difficoltà e deprivazione familiare, abuso di alcol e/o fumo materni e le complicazioni della gravidanza e del parto.
Gli studiosi avvertono che questo non è il primo lavoro che studia la correlazione tra inquinanti e disturbi psichici nell'infanzia, in quanto in precedenza ricerche simili sono state condotte in base a modelli spazio temporali per zone di maggiore e minore inquinamento, ma questo invece è il primo studio che analizza le esposizioni individuali in rapporto alla comparsa dei sintomi.

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