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Responsabilita’

Creato il 03 gennaio 2011 da Speradisole

Di questi tempi va di moda la parola “responsabilità“. La si applica un po’ a tutto ed è come una panacea che tenta di risolvere i problemi specie quelli politici, sindacali e sociali.

Che vuol dire “responsabilità in politica”? Niente. Nel nostro paese, tutti i politici si sentono “responsabili, fidati paladini di tutte le libertà”.  Impossibile trovare un “irresponsabile” che si dichiari tale, anzi a sentirli sono tutti santi. Irresponsabili sono solo coloro che la pensano diversamente. Di conseguenza la parola responsabilità in politica (almeno nel nostro paese) è del tutto priva di senso.

Che vuol dire responsabilità nel sindacato e nel lavoro?  Sembra che ad essere “responsabili” siano solo quei sindacati che accettano passivamente le imposizioni padronali, a scapito dei diritti dei lavoratori e di un peggioramento delle loro condizioni di lavoro. Un esempio per tutti. La Fiat chiede un atteggiamento di responsabilità alla Fiom. Ciò sta a significare che se non viene accettato il progetto di Marchionne, la Fiom è irresponsabile.  Marchionne dice esplicitamente ai lavoratori che se non scelgono quel che vuole lui,  si chiude la fabbrica. In queste condizioni un lavoratore è sotto ricatto.  La responsabilità che  viene chiesta ai lavoratori è quella di  accettare un ricatto.  E perché la responsabilità viene chiesta ai lavoratori, mentre chi comanda e decide fa come gli pare e pretende che gli altri siano responsabili?

Che vuol dire “responsabilità” oggi nella scuola e nelle Università? La Gelmini impone gelidamente  una riforma dell’Università, che non piace e non è condivisa da tutti coloro che vivono nelle Università, sia come studenti, che come professori e ricercatori, e poi chiede responsabilità a tutti questi. Responsabilità di che? Di condividere la sua riforma! Anche in questo caso si pretende responsabilità solo in chi deve tacitamente accettare e ubbidire. Se non si condivide questa riforma si è tacciati vilmente da “irresponsabili”.

Strano modo di pensare: i capi si credono esenti da responsabilità nell’imporre, i sudditi debbono essere “responsabili” ed accettare. Questo è fascismo sfacciato, ma detto con altre parole, anzi con paroloni che servono solo per confondere.

Conseguenza logica:

* Siamo irresponsabili se non siamo del partito di maggioranza!

* Siamo irresponsabili se non condividiamo le scelte dei sindacati sottomessi alla politica attuale e se non condividiamo le imposizioni di un Marchionne e dei simil marchionni che vorranno seguire le sue tracce!

* Siamo  irresponsabili se non condividiamo la riforma universitaria imposta da questo governo!

* Siamo  irresponsabili se non condividiamo le imposizioni di Sacconi sul lavoro!

* Siamo irresponsabili se ci sentiamo di sinistra!

* Siamo irresponsabili se vogliamo che le condizioni dei lavoratori non peggiorino!

 



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