Che delusione vivere in un Paese dove non c’è neanche la possibilità di indignarsi!
Se solo osiamo organizzarci per manifestare il nostro disappunto, succede qualcosa.
L’attenzione viene spostata altrove.
In questo modo, non si parla più di indignazione dei cittadini, ma di indignazione delle istituzioni per i disordini e gli atti vandalici.
La manifestazione viene associata a questo aspetto e, anche solo parlarne, provoca terrore e repulsione.
Non ho letto su nessun quotidiano una sola parola sul vero motivo che ha portato in piazza migliaia di persone.
Non si parla più dei veri indignati: persone che hanno perso fiducia nelle istituzioni, nella politica, nel futuro del paese, nella possibilità di crescita. I motivi ormai sono noti a tutti e il problema è generale: prova ne è che si è manifestato in tutto il mondo. Ma da noi? Non si sa come, non si è mandato alcun messaggio, tranne quello che in Italia non è possibile manifestare pacificamente.
Io rifiuto questa etichetta e mi dissocio da un manipolo di violenti: non mi rappresentano esattamente come non lo fa lacasta.
Quindi, anche in silenzio stampa, restiamo indignati nonostante tutto!