E’ un fiume in piena Riccardo Scamarcio, sbarcato al Lido in veste di produttore, per presentare La Vita Oscena che ha co-prodotto insieme ad Isabella Ferrari. Il film, tratto dal romanzo di Aldo Nove, non ha ancora una distribuzione e Scamarcio non ha potuto che esprimere la sua amarezza ai nostri microfoni.
Come mai il film non ha trovato ancora una distribuzione?
Mi sembra incredibile che un film diretto da Renato De Maria, da un romanzo di Aldo Nove, con protagonisti Isabella Ferrari e Clement Metayer, Daniele Ciprì come direttore della fotografia e il montaggio di Iacopo Quadri non abbia ancora trovato una distribuzione. Trovo che sia veramente ingiusto. Il costo del film è di soli 650.000 euro e non credo che sia così difficili recuperarli. Non stiamo parlando di milioni di euro!
C’è una soluzione?
Lanciamo un appello a tutti i distributori italiani. Speriamo che siano disposti a darci una mano e vogliano regalare al pubblico italiano la possibilità guardare questo film. Credo che sarebbe un delitto non farlo.
Su questo punto potrei attaccare con un monologo. La verità è che c’è un problema serio nel mercato italiano, che è sbilanciato verso un certo tipo di cinema. Gli schermi a disposizione per un cinema più sperimentale e innovativo sono sempre meno.
Il Sud d’Italia è completamente schiacciato dall’egemonia dei multiplex e le sale di provincia chiudono. La programmazione è dunque viziata da grossi gruppi che non vogliono rischiare e quindi non sostengono prodotti diversi dal solito. Ecco perché il cinema indipendente in Italia ha un serio ed evidente problema.
Non è che il pubblico non è interessato a cose diverse?
Quella è l’impressione. Bisogna capire se è il pubblico che condiziona il mercato o il mercato che condiziona il pubblico. Io opterei per la seconda per cui bisogna fare un lavoro da questo punto di vista. Bisogna smettere di imputare le responsabilità di questo problema al pubblico. Anzi io credo che il film di Renato possa essere di grande interesse per un pubblico di giovani e che possano immedesimarsi nella storia di Aldo. Oltre alla storia è un film che trasmette grandi emozioni e ha un finale estremamente poetico e positivo. E’ veramente eccessivo il fatto di non avere una distribuzione.
Cosa vi augurate?
Non vogliamo fare una grande uscita. Anche 40 schermi sarebbero sufficienti ma facciamolo vedere agli italiani! Questa situazione è grave e quindi ringraziamo la Mostra del Cinema di Venezia per averci ospitato. Magari, come Salvo, riusciremo a trovare prima una distribuzione all’estero e poi in Italia. Mi auguro che il grande lavoro di Renato venga ripagato.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net
Foto di Federica De Masi per Oggialcinema.net