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Ricetta Eliopolitana per la decrescita

Creato il 17 luglio 2012 da Tnepd

Ricetta Eliopolitana per la decrescita

Ricetta Eliopolitana per la decrescita

La doccia é tonificante. L’acqua riscaldata dal sole mi scivola addosso lavando via la stanchezza delle ultime settimane. Non vi é stato tempo per sedersi e riflettere. Non vi é stato tempo per niente:  lavoro. Dalle sette del mattino alle nove di sera: lavoro. 14 ore al giorno. Lavoro. Si costruisce, si pianta, si spala, si monta…. Mi fanno male alcuni punti del corpo fisico di cui a dire il vero non avevo mai notato l’esistenza.

Ricetta Eliopolitana per la decrescitaCon l’acqua calda spariscono stanchezza e preoccupazioni, insieme a buona parte della mia “abbronzatura da un milione di dollari”. Esco dalla doccia rinvigorito e parecchio più leggero.
I mulini girano bene oggi, abbiamo piú che sufficiente energia per connetterci. Cosí, mentre la zuppa borbotta sul fuoco a legna, torno a te caro diario per raccontarti la “ricetta  Eliopolitana per la Decrescita”.

Beh, eccomi qui collegato alla “rete delle reti” dal più improbabile dei posti. Una penisola in mezzo ai floridi boschi Nova Scozzesi in Canada. Do un occhiata distratta alle “notizie”. vediamo un poco…  La Grecia sceglie… la Siria brucia…. la Spagna cede…la Russia sfoggia la flotta  nel mediterraneo …  l’Italia degradata…. gli USA minacciano… la Cina …

Tutto come previsto…. I lettori di lunga data del Diario lo sanno… sui Trolls, invece, stendiamo un velo pietoso. Il prossimo velo steso su di loro potrebbe essere di ben altro tipo.
Ad Eliopoli vi e’ molto da fare. Poco tempo sia per l’arrogante supponenza di coloro che  giudicano piu di quanto leggano, che per le filosofie moraleggianti pseudo trascendentali.  Alla fine, comunque ognuno la pensi, cio’ che conta e’ proprio come ci si comporta. I dubbi sono per chi se li puó permettere e ha molto tempo per gingillarvisi. Invece il tempo é un lusso di cui non disponiamo.
Ricetta Eliopolitana per la decrescita

LA RICETTA PER LA DECRESCITA…
… ovvero come diventare liberi, comunque la pensiate.

Ricetta Eliopolitana per la decrescitaA differenza dei numerosi coraggiosi parolai, fieri membri della Anonimi Beßerwißer,  che girano per internet pontificando su tutto e giudicando tutti, ognuna delle cose descritte in questo articolo e’ stata realizzata da chi scrive. Con ció non si vuole sottointendere che quanto presentato sia la cosa migliore da fare per chiunque. Si tratta  di condividere (una parte del)le riflessioni che hanno portato a compiere determinate scelte e le esperienze derivate da esse.l’invito di fronte alle notizie negative, ribadito da anni su queste pagine, é di assumersi la responsabilità  anzicché accusare gli altri. Ognuno di noi puó contribuire a creare un futuro di speranza, e vi sarebbe meno disperazione se ognuno lo facesse.  L’ho chiamata “Decrescita” perché come definizione suona meno minacciosa di altre tipo “come salvarsi in un collasso sociale internazionale“. Questo é il nostro contributo alla realizzazione dei Principi del Manifesto di AltreAlternative.

LO SCENARIO

La ricetta contenuta in questo articolo si applica alla maggior parte degli scenari futuri descritti in questo Diario. Per riassumerli tutti usiamo questa definizione. Ci stiamo preparando per un momento nel quale i fenomeni artificiali ad alta energia diventano rari.

Un tipica esponente della categoria di sopra e’ l’assenza della griglia elettrica ovvero l’apparente disponibilitá illimitata di energia ogni qual volta si attacchi una spina a una presa. Quanto la griglia elettrica sia vulnerabile é ormai chiaro e viene discusso apertamente da importanti politici.
La reazione positiva a questo scenario é di ottenere l’INDIPENDENZA. Ci concentreremo qui sui suoi aspetti piú fisici e materiali, sottolineando come non siano gli unici. Il nostro piano consiste  nel renderci immuni dagli aspetti “spiacevoli” dello scenario, riconosciuto atraverso il discernimento, attraverso ildistacco dalle loro cause.
Mettere un piano di azione in pratica richiede il formulare di priorità. Ecco la “formula magica” che abbiamo usato nel priorizzare :

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ci metti 3 mesi a morire di malattia,  3 settimane a morire di fame, 3 giorni a morire di sete, 3 ore a morire assiderato ma solo tre secondi se ti sparano“.

Che nell’ordine da la lista:

  • Sicurezza
  • Energia
  • Acqua
  • Alimentazione
  • Salute
Ognuno di questi temi richiederebbe una trattazione a parte e in effetti esistono infiniti libri su ognuno di essi. Come dicevamo ci concentriamo qui nel presentare l’esperienza di Eliopoli. SICUREZZA Dividiamo la sicurezza nello spazio e nel tempo. Con “sicurezza spaziale” intendiamo un tema estremamente ampio che include
  • la nazione e il continente in cui si risiede,
  • la regione,
  • il luogo fisico,
  • l’abitazione
  • e infine quella fisica personale.

Ricetta Eliopolitana per la decrescitaQuesta concezione della sicurezza “a buccia di cipolla” e’ usata nei migliori testi sull’argomento. Iniziamo dal cerchio piu’ grande.

Come diceva il mio maestro di Aikido:

La cosa migliore da fare se un treno ti viene addosso e’ spostarsi.

Traslato nei termini del nostro discorso: e’ opportuno allontanarsi dalle zone sovrappopolate. Queste saranno le zone meno sicure. Studi sociologici condotti sui topi, dimostrano che i mammiferi diventano aggressivi in condizioni di sovrappopolazione. Questo senso “dello spazio minimo” per la sopravvivenza sembrerebbe essere scritto direttamente nei nostri geni.
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La “definizione biologica” di sovrappopolazione puo’ essere sovrascritta con la socializzazione. In tal modo un Indiano non si sente particolarmente claustrofobico a vivere a Bombai.  Ma solo fino a quando il patto sociale funzioni. Nel nostro scenario, la fine della griglia corrisponde all’interruzione del patto con tutti gli annessi e connessi. L’Italia e’ un paese con scarse risorse naturali in rapporto alla popolazione.  Inoltre e’ geograficamente connesso al complesso EurAsiAfrica che ospita la maggior parte degli esseri umani del pianeta. Invece le due Americhe sono completamente isolate dagli oceani e ospitano una quantitá limitata di gente come si vede nel grafico di sotto. Per dare qualche numero, la sola popolazione totale dell’unione europea e’ pari a 494 milioni di persone su un territorio grande meno della meta’ del Canada. Questo e’ un ottimo motivo per il quale ti scrivo dallo stato dell’Acero. Il secondo strato  della cipolla e’ la regione. Anche negli stati poco popolati vi sono regioni in cui l’impronta umana e particolarmente alta. Il Canada per esempio ha una megacittá, Toronto, con 5 milioni di abitanti (su 30 complessivi!). Il Sud Ovest della Nova Scotia, quella che abbiamo scelto. Ha una sana distanza (300 KM) dalla successiva grande cittá, clima mite e abbondanti risorse naturali. Il terzo strato consiste nella  locazione fisica, i 5 Km intorno al posto in cui viviamo. I vicini piu prossimi sono potenzialmente i più preziosi alleati ma possono anche divenire i peggiori nemici. Qualunque concetto di sicurezza deve assolutamente includere la loro presenza. Cosa faranno nel nostro scenario? Sono disposti a collaborare? Si stanno preparando oppure dipenderanno da noi? Ricetta Eliopolitana per la decrescitaNel caso Eliopolitano abbiamo intorno individui che da una vita e’ abituata a cavarsela in tutte le circostanze. Ci si aiuta a vicenda. Lo spirito di cooperazione della cultura acadiana sopravvive intatto. Si parla con i vicini di un futuro difficile e li si scopre sorprendentemente informati e preparati. Quasi tutti hanno un orto e si procurano carne e pesce cacciando e pescando. Non hanno bisogno di aspettare “la fine del mondo” per farlo in quanto sono comportamenti integrati nel loro stile di vita. Su altri temi, per esempio quelli (onto)politici, mancano le informazioni qualificate . L’opera di sensibilizzazione richiede molta pazienza ma il terreno é piú fertile che altrove.

Il successivo  livello della cipolla riguarda la sicurezza del posto in cui viviamo: la casa e il terreno immediatamente circostante. Il libro “Holding your ground” copre virtualmente tutti gli aspetti della difesa attiva e passiva di un determinato terreno che varia fra la campagna e la villetta dei sobborghi. Oltre a dare consigli pratici su come mimetizzarci, propone strategie attive e passive di difesa. l’ho letto e ho imparato un sacco di cose da qualcuno che ci ha pensato a lungo.  Per motivi che il lettore comprenderá non entreró nel dettaglio della pianificazione della sicurezza di questo e dei prossimi strati, se non per dire che la prendiamo molto sul serio e che tutti gli abitanti di Eliopoli si esercitano per mantenerla.
Ricetta Eliopolitana per la decrescitaQUANTO A LUNGO?

Ma quanto a lungo sará necessario prestare attenzione alla sicurezza? “Holding” introduce la curva della sicurezza nel tempo, un concetto estremamente interessante.

Infatti la quantitá di attenzione che la sicurezza richiede varia nel tempo “post evento” (con “evento” in minuscolo intendo qualunque cosa che porti a un collasso della griglia elettrica). Immediatamente dopo l’”evento” abbiamo il periodo di “Grazia“: vi sono scorte abbondanti, generatori con un poco di benzina e via di questo passo. Il comportamento piú comune sará l’aiutarsi a vicenda. Dopo un certo periodo subentra la “Realizzazione“.  I soccorsi non stanno per arrivare, le scorte si assottigliano rapidamente. La quantitá di attenzione destinata alla sicurezza cresce in maniera esponenziale man mano che la disponibilità alla cooperazione sociale diminuisce.  Nel tempo la realizzazione si trasforma inDisperazione quando i vari attrezzi si rompono e le parti di ricambio non sono piú disponibili. È in questo momento che la ncessitá di Sicurezza raggiunge il suo apice divenendo essenziale. In un periodo piú meno lungo la societá di riassesta in un nuovo equilibrio: la Riorganizzazione. Un concetto chiave per migliorare la proprio sicurezza in quel periodo é il rendersi indispensabili, ovvero fornire servizi e merci di cui tutti hanno bisogno. Fin qui la teoria. Tradotto in termini storici il tempo del diagramma puó variare fra un paio di settimane (il caso di New Orleans dopo l’uragano Katrina) fino a diversi secoli (caduta del’impero Romano). Nel nostro caso la stima della lunghezza temporale dipende dalla causa del sintomo. in parole semplici:

COSA HA FATTO CADERE LA GRIGLIA?

Il lettore del Diario sa che in passato abbiamo presentato una serie di scenari e linee temporali che descrivono le cause possibili.
In conclusione di questa lunga sezione vogliamo sottolineare come il tema sicurezza non si riduca ad “armarsi fino ai denti”. Alle variabili tempo e spazio occorre aggiungere i fattori sociali, le proprie abilitá e altri a cui di solito non si pensa. Per esempio sicurezza e comunicazione vanno mano nella mano. La nostra connessione con il resto del mondo é garantita da un sistema internet wireless , attraverso il quale abbiamo anche un telefono. Per tutto questo c’é bisogno di elettricitá e di un provider. Sull’ultimo non ci contiamo nel nostro scenario mentre sul tema energia siamo ben preparati.
Energia

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il sistema off grid comprende un mix di solare ed eolico

Il che ci porta nel cuore di Eliopoli. Qui siamo completamente off-grid. Tutto ció che consumiamo in termini energetici viene dalla natura. L’elettricità puo essere prodotta in differenti maniere. Nel nostro caso abbiamo un impianto Solare + Eolico da 4.2 Mw con due generatori di backup. Tuttavia la produzione é la parte piú semplice del problema. Prendiamo il sistema di conservazione dell’energia, per esempio. A Eliopoli il punto debole saranno a lungo termine le batterie che devono essere sostituite. L’orizzonte temporale é fra 12 e 20 anni. L’acqua calda viene completamente generata dal sole con tubi sottovuoto,  che ne producono a sufficienza anche di inverno.

Ricetta Eliopolitana per la decrescita

Cucina a legna in azione

Cuciniamo con la stufa a legna, che oltre ad essere romantico da un sapore unico ai cibi.
Per riscaldarsi e cucinare si puo’ usare la legna, a condizione di averne un’abbondanza non trascurabile.  Sulla proprietá di Eliopoli abbiamo circa 10 ettari di bosco, il che ci consente di bruciare solo alcuni alberi lasciandone abbastanza. Da anni usiamo il legno come fonte di riscaldamento: non meno di 8 cords per anno sono richieste per riscaldare una casa isolata.Nel nostro caso prevediamo di usare la metà in quanto abbiamo un eccellente isolamento. Una cosa importante che abbiamo imparato in questo periodo é quanto sia fondamentale vivere in un posto efficiente dal punto energetico. Ne abbiamo costruito una da zero con queste considerazioni in mente. Essendo arrivati al tema “casa” vorrei spendere qualche parola sul posto da cui scrivo. Una Earth Sheltered Dome della Formworks Building é una complessa struttura con caratteristiche uniche di robustezza, integrazione ambientale e ottimizzazione termica. Evento o meno, é bello viverci dentro, che alla fine é quello che conta. Sul tema energia e off-grid abbiamo pubblicato una descrizione completa in lingua inglese dei complessi fattori da tenere in considerazione sulla home page del progetto Eliopoli.

Acqua

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il pannello solare di riscaldamento dell’acqua

Sempre piú frequentemente si parla di “Petrolio Blu”. Una fonte di acqua potabile abbondante ha da sempre fatto il successo di ogni insediamento umano. Nei nostri tempi non solo l’acqua e’ scarsa di per se, ma spesso inquinata da sostanze pericolose. Un essere umano ha bisogno di 2 litri di acqua potabile al giorno, piú quella necessaria per piante, animali e cosí via. La Nova Scotia e’ ricca di laghi (piú di 10.000). Ad Eliopoli abbiamo un pozzo che da a sufficienza acqua per uomini, animali e piante. Usiamo una pompa particolarmente efficiente alimentata dal sistema di energia alternativa.   Mi piacerebbe avere una di quelle vecchie pompe a mano di emergenza. Il Darling Lake contiene acqua bevibile ma abbiamo un potabilizzatore  per i casi di emergenza.

Alimentazione

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La serra solare é capace di produrre vegetali freschi anche durante l’inverno.

La prima cosa a cui si pensa quando le cose vanno male é a fare scorte di cibo. Il che e’ essenziale non solo per sopperire alle necessita alimentari ma anche come importante mezzo di scambio. Ma le scorte, per quanto cospicue prima o poi finiscono, a quel punto occorre produrre quanto si mangia.
Il collasso di Cuba degli anni ’90 dimostra che coltivare un orto puo’ in effetti aiutare a superare i tempi duri. Si trattava di una situazione locale, nel quale il governo centrale continuava a funzionare. In concreto nel nostro scenario occorre molto piu che qualche vaso sul balcone per dare da mangiare a una famiglia. La cosa piu facile da coltivare per non morire di fame sono le patate. Nel 2011 ne abbiamo piantato un campo di 5×6 M raccogliendo circa 30 chili dei dolci tuberi.

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Panoramica del luogo in cui abbiamo costruito la serra

Per produrre patate per un anno stimiamo occorra un campo dieci volte piú grande. Ma non di sole patate vive l’uomo. Uno dei progetti piú importanti a cui abbiamo lavorato  a giugno 2012 e’ quello di una serra solare a  forma di cupola geodetica. Questo stupendo design, prodotto come kit dalla Growing space, é capace di fornire verdure fresche a 10 persone anche d’inverno. Oltre ad avere una forma evocativa la nostra serra e’ particolarmente resistente a fattori di stress ambientale estremi. Stiamo finendo di preparare le stalle per ospitare galline, pecore e cosí via.

SALUTE

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l’Aiuola del Drago contiene erbe aromatiche é fatta con muretto a secco. Dalla parte opposta ci sará l’Aiuola della Fenice.

Nel nostro scenario il collasso della griglia porta anche all’assenza di medicinali prodotti dalla grande industria. Nel nostro gruppo abbiamo una presenza molto forte di abilitá connesse alla salute, specialmente pratiche alternative. Inoltre abbiamo piantato erbe aromatiche e medicinali per quando finiranno le scorte. Abbiamo comprato un generatore di Argento Ionico che funziona perfettamente come disinfettante, antibatterico e fungicida.

CONCLUSIONE

Grazie a Internet, una mia Zia ultra sessantenne ha iniziato a riflettere su alcuni “temi cospirativi“. Sempre di piú vedo crescere in lei la consapevolezza. Tuttavia essa da sola non é sufficiente. Discernimento e Distacco. Riconoscere che questa societá non siamo noi, non fa i nostri interessi ed é destinata a collassare é il primo passo per rendersi da essa indipendenti. Essere Pre-Occupati é il requisito per divenire Pro-Attivi anziché Re-Attivi. Tutto questo ha un costo, prima che finanziario umano. Tuttavia guardando all’ultimo anno di intenso lavoro non posso fare a meno che essere soddisfatto.  Siamo stanchi ma felici e guardiamo al futuro con cauto ottimismo.

La zuppa di verdure dell’orto é pronta, Caro Diario, ha un ottimo aroma.

Del sapore ti racconto la prossima volta.

Fonte


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