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Ricordando il "Pirata"

Creato il 14 febbraio 2014 da Marco Giorgio @MarcoGiorgioGM
"Il tempo è galantuomo".
Quante volte sentiamo pronunciare questa frase?
Magari anche in maniera inappropriata talvolta...
Ma nel caso di Marco Pantani non è affetto così, anzi.
Gli scandali che hanno travolto Lance Armstrong e l'UCI (Unione Ciclistica Internazionale) e l'organizzazione del Tour de France dei primi anni 2000 (come è infatti ben noto, quei 7 Tour de France che il corridore statunitense vinse, facendo uso di doping e con la complicità dell'UCI, tra il 1999 e il 2005, gli sono stati revocati) non attenuano certo il dolore dell'aver perso il "Pirata" nel giorno di San Valentino di 10 anni fa, quando venne trovato morto in una stanza d'albergo di Rimini a causa di un'overdose di cocaina, ma hanno il merito di fare giustizia e chiarezza su quanto è avvenuto in quegli anni del mondo del Ciclismo professionistico.
Assistemmo infatti ad un'ingiusta incensazione di Armstrong ed un eccessivo livore nei confronti di Pantani, che fu costretto a subire l'umiliazione del non invito della sua squadra, la Mercatone Uno, al Tour del Centenario del 2003, pur avendo nobilitato, con le sue imprese sportive, l'edizione del Tour del 1998,
che sarebbe stato altrimenti ricordato solo per gli innumerevoli scandali Doping che ci furono in quella edizione.
La sua carriera è stata però tutto un rise & fall fin dal principio:
nel 1994, a soli 24 anni, riuscì ad arrivare al 2° posto al Giro D'Italia e al 3° al Tour de France,
ma l'anno successivo fu vittima di un primo grande incidente che compromise anche la stagione del 1996.
Nel 1997 un altro sfortunato incidente lo costrinse di nuovo al ritiro, ma al Tour riuscì ad ottenere di nuovo un prestigioso 3° posto che fece da preludio alla sua stagione perfetta, quella del 1998, quando riuscì a vincere il Giro D'Italia e il Tour de France nello stesso anno, impresa riuscita solo ai più grandi campioni della Storia del Ciclismo.
Ecco però che nel 1999 si verifica un altro episodio che condizionò pesantemente in negativo la carriera di Pantani: alla vigilia della penultima tappa di un Giro D'Italia che aveva stradominato fino a quel momento venne escluso dalla Corsa Rosa a seguito dei controlli svolti dai medici dell'UCI che riscontrarono nel suo sangue un valore di ematocrito troppo elevato.
Tornò a correre nel 2000, ma riprendersi da quest'ennesima mazzata era davvero difficile e,
ostacolato anche dalle ostilità nei suoi riguardi che diveniva sempre maggiore nel suo ambiente
(e oramai anche una parte dell'opinione pubblica manifestava quest'ostilità),
nelle sue ultime stagioni non riuscì più ad ottenere risultati di rilievo e si ammalò di depressione,
che contribuì a portarlo al tragico epilogo che tutti conosciamo.
Tre anni fa uscì in libreria una graphic novel a lui dedicata, "Gli ultimi giorni di Marco Pantani",
un romanzo sceneggiato da Marco Rizzo e disegnato da Lelio Bonaccorso (coppia artistica che ha già raccontato a fumetti l'omicidio di Peppino Impastato), per il quale si sono ispirati al libro inchiesta del giornalista francese Philippe Brunel.
Ricordando il Al "Pirata" sono state dedicate anche molte canzoni (alcune le trovate pubblicate in questo post),
e vi segnalo infine un paio di iniziative a lui dedicate in questi giorni.
Il 17, 18 e 19 febbraio uscirà nelle sale "Pantani", un film documentario di James Erskine,
ed oggi Rai Sport 2 gli dedicherà, a partire dalle 12:30, uno speciale di 12 ore
(la Rai nel 2006 produsse un film TV a lui dedicato, "Il Pirata - Marco Pantani").

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