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Ricordando Peppino Impastato

Creato il 16 aprile 2011 da Ventoditramontana

Ricordando Peppino Impastato

All’interno del Forum sociale antimafia di Cinisi che ricorderà Peppino Impastato e Felicia (dal 6 al 9 maggio) e farà il punto sull’impegno antimafia e su tante battaglie sociali è inserito lo spettacolo teatrale curato da Dale Zaccaria e Consuelo Cagnati dedicato a Peppino e tratto dal libro di Giorgio Di Vita ‘Non con un lamento, Peppino Impastato vertigini di memorie’ Navarra Editore, 2010. La pièce teatrale si terrà l’8 maggio all’interno della casa confiscata di Badalamenti e assegnata all’associazione Peppino Impastato onlus.

Regia drammaturgia e interprete Consuelo Cagnati nel ruolo di Laura – Drammaturgia e interprete Dale Zaccaria nel ruolo di Peppino Impastato.

www.ottavionavarra.blogspot.com www.nonconunlamento.wordpress.com

Note di Regia di Consuelo Cagnati

Lo spettacolo teatrale nasce dalla rielaborazione e libero riadattamento del Romanzo di Giorgio Di Vita “Non con un lamento. Peppino Impastato. Vertigini di memorie.” Debutterà a Maggio a Cinisi in Sicilia per la ricorrenza e l’anniversario della morte di Peppino. In quell’occasione lo spettacolo verrà presentato sotto forma di studio in quanto si completerà definitivamente con la raccolta in loco di testimonianze degli amici e dei compagni di Peppino. Il lavoro che vi proponiamo appartiene al filone del teatro di ricerca, convinta che la metodologia della raccolta di interviste dirette sia il mezzo che documenti in maniera piu’ veritiera e storica i fatti e la figura di Peppino Impastato. La scelta che Peppino Impastato sarà interpretato da una donna (Dale Zaccaria) rappresenta la mia idea che la sua figura vada oltre i generi, in quanto simbolo universale di lotta e giustizia che prescinde dall’essere maschile e/o femminile.

La scena è nuda. Unici elementi in scena sono dei libri, delle conchiglie e un megafono. I libri rappresentano il fervore culturale di quel periodo, l’amore di Peppino per la poesia e gli intellettuali e scrittori con cui la sua generazione si confrontava. Le conchiglie rappresentano il desiderio di libertà e la vicinanza alla natura, natura che si fa arte e poesia. Il megafono è simbolo di un dentro e di un fuori. Il fuori come spazio di contestazione nel clima piu’ generale della lotta degli anni 70′. Il dentro come la scelta che farà Peppino Impastato di candidarsi nella lista comunale del suo paese con Democrazia proletaria cercando un cambiamento dall’interno di quei meccanismi, quelli mafiosi, che lui combatteva attraverso il microfono di Radio Aut. * Lo spettacolo nasce per ricordare la figura di Peppino Impastato, il suo sacrificio, la sua voglia di giustizia e la sua lotta alla mafia. Raccontiamo per non dimenticare

L’associazione Culturale Vento di Tramontana collabora all’iniziativa.


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