Magazine Diario personale
Usciti dal caos dell'aeroporto di Dublino, sotto una pioggerella fine ci siamo diretti a sud, alla ricerca di mete meno battute turisticamente, in base alla nostra scelta di riservare agli ultimi giorni di soggiorno la visita delle citta' piu' popolate...appena arrivati avevamo davvero bisogno di ricaricarci in mezzo alla natura piu' limpida e alla sua pace.Durante il tragitto verso la cittadina di Kilkenny abbiamo fatto una deviazione nella vallata delle Wicklow Mountains, una tappa d'obbligo per la mia coscienza, che deve ringraziare Qualcuno lassu' in alto se nonostante le precarie condizioni di salute che mi hanno accompagnata per tutta l'estate sono riuscita ad affrontare un viaggio come questo.Nel piccolo villaggio di Glendalough si trova un antico monastero meta di pellegrinaggi religiosi, immerso nel silenzio e sotto un cielo improvvisamente azzurro mentre al momento dell'atterraggio a Dublino non prometteva nulla di buono, e proprio dentro questa atmosfera ovattata sono riuscita finalmente a dirGli grazie per me, per mia mamma, per Luca, per non avermi mai abbandonata anche quando ero convinta del contrario.
La torre circolare che si intravvede in fondo alla foto, alle spalle del monastero, veniva usata in passato per avvistare le incursioni dei vichinghi e quindi dare l'allarme agli abitanti del villaggio.A bordo del SUV noleggiato in aeroporto abbiamo ripreso il nostro viaggio verso sud.Dopo pochi km le nuvole sono tornate a farci compagnia.Strade interne come questa e meno trafficate rispetto alle principali autostrade ci hanno permesso di goderci il viaggio con piu' calma.La guida a sinistra all'inizio ci ha creato qualche difficolta', ma ci siamo abituati in fretta (bello poi questo plurale maiestatis, praticamente ha guidato sempre Luca!).Questa è Kilkenny, la prima cittadina irlandese in cui abbiamo fatto tappa.Il primo pub in cui ci siamo imbattuti, con i barili di birra gia' disposti al suo esterno fin dalle prime ore dell'alba.Il primo negozio di dolciumi che abbiamo saccheggiato, argh!!!!, la mia rovina!!!Inoltre abbiamo visitato il castelloe la cattedrale anglicana di Saint Canice.
Ripreso il viaggio in direzione sud, alla volta di Cork, ci siamo prima fermati a Cashel, una piccola localita' dove, in cima ad uno spuntone di roccia, sorge un'abbazia medievale.
Per Luca che è un appassionato di arte e architettura medievale questo viaggio ha fornito pane per i suoi denti in abbondante quantita'!
L'unico sentiero per arrivarci era percorribile esclusivamente a piedi e ci è costato una gran bella faticata in salita.
Contenta io per le calorie smaltite, un po' meno Luca perche' l'abbazia era in fase di restauro :(
A meta' strada tra Cashel e Cork ci siamo nuovamente fermati a mangiare un boccone in questo locale, che come tanti altri espone fieramente il simbolo dell'orgoglio nazionale, la birra Guinness!
Il nostro ingresso a Cork, citta' piu' animata rispetto a Kilkenny, chiamata anche la " Venezia d'Irlanda" perche' proprio come la citta' lagunare un tempo sorgeva su numerosi corsi d'acqua.
In realta' questi corsi d'acqua sono stati tutti quanti interrati, e salvo per la presenza di qualche ponticello qua e la' con Venezia non c'è proprio neanche una minima somiglianza.Qui abbiamo visitato la cattedrale anglicana di San Finbar
e l'English Market, un antico mercato le cui origini risalgono al '600, ma che oggi non è altro che un comunissimo, moderno supermercato dove ci siamo lanciati alla ricerca di prodotti tipici irlandesi, e naturalmente ci abbiamo trovato la passata di pomodoro e i pelati Mutti ;)
Altro negozio di dolciumi dove abbiamo fatto razzie, salvo poi decidere che forse era il caso di darci una calmata.
Un prestigioso college di Cork.
Considerando che in quanto a crisi economica l'Irlanda sta messa peggio dell'Italia, mi sono chiesta quanti riusciranno ancora a frequentarlo, mah!
Dopo avere attraversato alcuni paesini sperduti in mezzo alla campagna, siamo entrati nel Killarney National Park.
Qui abbiamo visitato anzitutto Muckross House, un'antica nobile residenza attualmente sede di un centro naturalistico che studia la flora e la fauna del parco nazionale.
Se non metto foto degli interni è perche' vige un po' ovunque il divieto di scattare foto.
Alle spalle dell'edificio si trova un bosco ricoperto da una fitta vegetazione dove spuntano cascate qua e la'.
Ci abbiamo fatto una passeggiata a piedi
per poi proseguire di nuovo a bordo del nostro mezzo spingendoci nel cuore del parco nazionale fino a scoprire questi laghi.
Dicono che in condizioni di clima sereno emanino dei giochi di luce spettacolari, ma a noi è toccata una giornata grigia e quindi non abbiamo potuto appurare se fosse vero :(
Poco dopo è arrivata anche la pioggia, ma avevamo gia' deciso di fare una deviazione al mare che si trova a pochi km da qui, e il maltempo non ci ha fatto desistere dai nostri propositi.
Qui ci troviamo nella penisola di Dingle, siamo ancora piuttosto distanti dalle scogliere e dal mare piu' suggestivo.
Pero' devo dire che nonostante non fosse la giornata piu' indicata per una gita di questo tipo, il mare non ha perso il solito fascino che esercita su di me!
Da questa spiaggia chiamata Rossbeigh Beach, un po' isolata dal resto del mondo, abbiamo ripreso a percorrere la penisola
passando prima attraverso uno dei tanti insediamenti preistorici risalenti al Neolitico che si trovano in Irlanda
fino alla cittadina di Waterville, la piu' rinomata localita' balneare della penisola, che fu anche la meta turistica prediletta dell'attore Charlie Chaplin.
Mi hanno colpita le molteplici casette variopinte che hanno dato un tocco di colore ad una giornata climaticamente triste!
Qui siamo di ritorno nel parco nazionale.
Il maltempo purtroppo non rende giustizia a dei panorami mozzafiato.
Il viaggio a questo punto è ripreso in direzione nord.
Lasciato il Killarney National Park abbiamo proseguito dritti fino a Limerick, citta' dove ci siamo limitati a pernottare, anche perche' non c'era niente da vedere.
Proprio brutta, non ci è piaciuta nemmeno un po'!
Pero' le cose belle da ammirare erano poco distanti.
Come Folk Park, un gioiellino che mi premeva particolarmente visitare, e devo dire che la realta' ha superato ogni aspettativa.
Si tratta di 26 acri di terreno che ospitano un villaggio museo allo scopo di ricreare l'atmosfera dell'Irlanda rurale alla fine del XIX secolo.Ci sono negozi, botteghe artigianali, cottage e residenze piu' eleganti.Il villaggio è disabitato, ma le case sono arredate di tutto punto così come le vetrine dei negozi sono allestite come se fossero effettivamente in attivita'.
All'interno ci è stato ampiamente concesso di scattare foto; ho faticato un po' a sceglierne un paio da pubblicare, non c'è stata una sola casa in cui non abbia sognato ad occhi aperti!
E' stato impressionante trovarsi in un luogo fantasma eppure ricco di vita allo stesso tempo!
Dopo Folk Park siamo tornati tra gli umani viventi scegliendo questo grazioso pub dove pranzare.
All'interno campeggiavano coccardine ovunque e un cartello pungentemente ironico come solo gli irlandesi sanno essere!
Mica potevo non riservare un primo piano a lei, l'oggetto della mia conversione...per la serie, partì astemia e torno' alcolizzata!
Pensare che la birra mi ha sempre fatto schifo...ma questa è davvero buonissima!
A pochi km da Folk Park sorge inoltre Bunratty Castle.
In alta stagione ai turisti vengono offerti dei veri e propri banchetti medievali (fiuuuu!!!!!, pericolo scampato!).
Quella sera pero' ci hanno fatto un concerto di musica celtica simile a questo
ed è stato uno dei momenti piu' emozionanti vissuti durante tutta la vacanza!
E concludo così il riassunto dei primi quattro giorni di permanenza in Irlanda.
Il meglio deve ancora venire, e arrivera' al piu' presto!
P.S: non ho capito perche' quando entro nella pagina aggiunta del diario alimentare Blogger a volte mi dice che è inesistente...in genere quella scritta compare quando si cancella un post, ma in questo caso non ho cancellato proprio niente...poi magicamente riappare tutto, boh!
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