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Riflessione

Da Loredana V. @lorysmart

Come agnostica non sono certamente la persona più qualificata per commentare gli avvenimenti accaduti di questo periodo, però la mia educazione di base è cattolica e qualcosa ricordo ancora delle lezioni di catechismo.
I cristiani, per la loro religione, sono tenuti a perdonare, a porgere – come comunemente si dice e come è ricordato nel Vangelo – l’altra guancia, giungendo talvolta fino al martirio.
Ma in questo modo vengono facilmente sopraffatti da altri popoli con credenze molto meno misericordiose ed assai più “guerriere”, che considerano questo comportamento sottomesso come atto di debolezza se non addirittura di vigliaccheria.  Del resto, l’origine della parola “cretino” sembra derivare proprio dal termine cristiano”, come meglio si evince dalla lingua francese “chrétien -crétin”, proprio per la rassegnazione con la quale i martiri si avviavano al supplizio senza manifestare sintomi di ribellione.

cretino

Però adesso mi sembra giunta l’ora di reagire se necessario (anzi, senza ombra di dubbio) mediante l’uso della forza.
Per quello che sta succedendo, tra Isis, Boko Haram, Al Qaida, al Shabaab ,talebani ed altri movimenti fondamentalisti islamici, il mondo civile ed occidentale deve darsi una mossa, invece sembra che tutti restino inerti, quasi addormentati finché non accadrà una tragedia anche in occidente. Ho sentito dichiarazioni a dir poco deliranti: la forza non si può adoperare per paura di ritorsioni peggiori, la diplomazia non serve perché con quella gente non serve discutere, intrisa com’è di fanatismo, il papa che invita a pregare, come se le preghiere possano servire ad illuminare quegli intelletti, ammesso che quei popoli ne siano dotati. Intanto in Siria, in Nigeria, in Pakistan, in Nordafrica i morti aumentano. Noi occidentali abbiamo già dimenticato non dico le Torri Gemelle, il Pentagono, l’attentato a Madrid o a Londra, ma anche il recente eccidio a Parigi per cui tutti erano diventati “Charlie”.

Non sarà una guerra di religione, ma di civiltà, perché queste bande che hanno fatto della violenza e del terrore il loro credo, senza cultura alcuna vanno solo sterminate rispondendo loro con le stesse armi.
Non ho letto “Sottomissione ” di Houllebecqu e nemmeno lo leggerò. Mi bastano le profezie, che si stanno puntualmente avverando, di Oriana Fallaci: l’Eurabia da lei paventata non solo è alle porte, ma ormai è fra noi, in maniera subdola e basterà ben poco per farla venire a galla.

 

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