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Riflessioni di Padre Amorth su Medjugorje

Creato il 04 agosto 2012 da Tanogabo @Otello35282552

Riflessioni di Padre Amorth su MedjugorjeNel ricostruire gli anni in cui cominciarono le apparizioni della Madonna a Medjugorje, il racconto di Padre Gabriele Amorth è lucido e consapevole. Ogni ricordo e ogni immagine è un viaggio a ritroso a Medjugorje e vive nella sua mente, limpida e sicura è la ricostruzione di quei prodigiosi fatti che si verificarono nel 1981 sul Podbrdo, la Collina delle Apparizioni, con solo sei ragazzini a testimoniare e raccontare l’evento. L’esorcista più conosciuto al mondo, esperto mariologo e strenuo combattente del Maligno sulla terra, non ha mai nascosto il suo atteggiamento favorevole nei confronti delle apparizioni mariane di Medjugorje e la sua profonda devozione nei confronti della Madonna, tanto da essere, nel 1958 – 59, il promotore della consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria.

Padre Amorth è stato testimone diretto di primi concitati momenti in cui la Madonna apparve sul Podbrdo, gettando nello scompiglio non solo i sei giovani e le loro famiglie, ma l’intero paesino croato che, fino a quel momento, aveva vissuto nell’anonimato e nell’apatia della quotidianità. Tra le altre cose, in quegli anni, raggiungere Medjugorje non era semplice: il tragitto era lungo e difficoltoso; in più, molto serrati erano i controlli alla dogana, i blocchi e le perquisizioni del regime. Nella sua ricostruzione dei fatti, Padre Amorth non dimentica di accennare al particolare clima politico dell’area e all’atteggiamento iniziale dell’allora vescovo di Mostar, Padre Pavao Zanic, in un miscuglio di entusiasmo e vaga prudenza dei primi tempi, scettico e acerrimo nemico delle apparizioni mariane a Medjugorje nei momenti successivi. Questo cambiamento apparentemente inspiegabile, portò indubbiamente a un ammorbidimento delle autorità locali che, improvvisamente, divennero più tolleranti.

 

Il contesto politico a Medjugorje, in quegli anni parte della Jugoslavia comunista, era molto difficile: la pratica religiosa era mal vista e osteggiata, era consentito pregare solo ed esclusivamente all’interno delle chiese ed erano proibite manifestazioni di qualsiasi genere. Nel paesino croato, la polizia locale, oltre a perseguitare i veggenti, ostacolò in tutti i modi la preghiera sul Podbrdo, costringendo i fedeli alla silenziosa e nascosta devozione nella piccola chiesetta di Medjugorje. Ma il fenomeno delle apparizioni si dimostrò talmente coinvolgente e incredibile che non fu assolutamente possibile mantenerlo chiuso entro le mura della chiesa: segni misteriosi comparivano in cielo, la grande scritta MIR (Pace) in cielo, la Madonna accanto alla Croce vista da tutti, il sole che si tingeva di riflessi colorati. Tutti eventi straordinari di cui, tra l’altro, esiste ancora una vastissima e puntuale documentazione fotografica. Come si poteva mettere a tacere un avvenimento dall’impatto così dirompente?

Non fu possibile nemmeno contenere i messaggi della Madonna: la forza di quelle parole, il fermento che esse provocavano, la speranza che impiantavano nei cuori era tale che si diffondevano a una rapidità impensabile. La notizia dell’apparizione della Madonna, nonostante i tentativi di contenimento delle autorità locali, dilagò al di fuori dei confini della regione e si diffuse, poco a poco, nel resto del mondo: i fatti furono raccontati dai giornali e, nel giro di pochissimo, Medjugorje divenne uno dei centri mariani più frequentati dai pellegrini di tutto il mondo. Nacquero gruppi di preghiera, Case religiose, Opere caritative: un dato questo che, secondo il giudizio di Padre Amorth, non si può trascurare e ha già, di per sè, del miracoloso. Ciò che è venuto fuori da una storia forse sottovalutata all’inizio, è sicuramente a nuova ventata di fervore religioso che ha contagiato sempre più persone: i messaggi della Madonna hanno avuto la forza di infiammare i cuori, le conversioni hanno aiutato molti a ritrovare il senso perduto della propria vita e a curare il vuoto in cui si trovavano prigionieri, sempre più fedeli hanno intrapreso la via della solidarietà e della carità, i pellegrini tornavano a casa con nuova gioia, nuova speranza e con una gran voglia di testimoniare la propria esperienza agli altri.

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