Sono passate quasi 48 ore dalla fine della sesta edizione di Female Jam e solo ora mi sto riprendendo dalla devastazione post-evento. A chi mi ha chiesto in questi giorni com’è andata ho risposto “bene” (non c’avevo manco la forza di parlare), perchè effettivamente, nonostante le premesse (ovvero altri due eventi simili…cioè, sempre legati a danza&musica, a pochi km di distanza) la risposta è stata massiccia e positiva. Poi, io che sono una maledetta perfezionista regina dell’autocritica, ovviamente ho scovato ciò che non mi ha completamente soddisfatto, ma sono proprio quelle cose che, a mio parere, aiutano ad andare avanti, migliorarsi costantemente e non adagiarsi su uno standard “medio“. Diceva un saggio “per arrivare al bersaglio bisogna puntare in alto“. Ecco.
A differenza degli altri anni posso dire con orgoglio che il pre-evento è stato super organizzato (brave noi) e questo ha portato a ridurre problematiche legate alla logistica e ai tempi. Infatti, a partire dalle lezioni del primo pomeriggio di sabato, tutto è filato davvero liscio: tempi, orari, scambi, puntualità. Immancabili personaggi provenienti da tutta Italia (Rimini, Genova, Roma,…) ma anche ragazze scatenate venute dall’Austria, in macchina, per sostenere e supportare l’evento, hanno riempito di colore e sorrisi le classi. Ed anche la “scena” fiorentina (quasi del tutto assente alle prime due edizioni) ha deciso di rimanere in casa ed appoggiare l’evento; per questo mi sento di ringraziare davvero Lisa, Laura, Marica, Serena, Roby, Mimma e Daniele.
Posso dire che è stato un vero piacere incontrare e lavorare con professionisti della danza, nomi storici che hanno davvero costruito la storia di questa cultura in giro per il mondo: la calma disponibilità di Storm nel raccontare i suoi aneddoti, la simpatia di Gerard Diby, l’eleganza e lo stile di Dominique Lesdema (un signore, davvero), l’energia di Animal (non troppo loquace, ma indubbiamente quando balla il suo viso cambia espressione),e le perle di Frtiz Zamy. E poi la regina nostrana, Giorgia, che in quanto unica donna presente “in classe” ha dato il meglio di se conducendo la lezione con maestria e sempre con un gran sorriso. Insomma le lezioni sono state super apprezzate e davvero di qualità. Altrettanto piacevole è stato il momento relax pre-serata. Nella splendida cornice dell’Ostello Tasso a Firenze (posto altamente consigliato per soggiorni brevi in questa città), davanti ad un catering perfettamente allestito per l’occasione, c’è stato modo di parlare, socializzare e fomentarsi per lo step successivo. (io avrei terminato la serata lì dentro, quel posto mi rilassa davvero tanto)!!! The show must go on…e ci siamo spostati allo Space, che per l’occasione ha esaurito le lampadine rosa di tutto l’impianto di illuminazione (adorooo); oltre ad essere stato sapientemente allestito con il tema “gioco” da Luca Masselli. Devo ammettere di aver avuto un moto di commozione quando, ancora prima delle 22, la pista era piena di gente che ballava: il momento Soul Train capitanato da Ruben&Raoul è stata la mia gioia, un chiaro rimando ad episodi della mia gioventù durante i quali sono entrata in contatto con questo mondo. Un “back in the days” che mi ha ricordato 1-quanto sto invecchiando rapidamente; 2-quello che amo di questa cultura.Il nuovo format del contest ha dato qualche piccolo problema: era immaginabile! Le novità destabilizzano (soprattutto quando non leggi le regole a modino), ma ce l’abbiamo fatta ad arrivare fino in fondo, grazie alla musica di Dj Crazy Kid che si palleggiava con gli strumenti della band live, con colpi di scena e delle chicche di improvvisazione che hanno fatto spettacolo (quello che volevamo, in fondo)! Un bel “bravi” a Raoul&Nox che si sono aggiudicati la vittoria, una coppia davvero in sintonia. Super entrambi gli show, quello delle romane Gossip Girls e quello afro-funk delle Zebras Pois. (qui un assaggino)
Una menzione particolare se la meritano gli host della serata, Sima&Susie, che nonostante il pressing dei “tempi” (maledetto tempo che corre), se la sono cavata egregiamente! La pista ha continuato a ballare sulle note funk di Dre Love & The Band, ma è andata avanti fino a notte fonda con la selezione davvero di qualità di Biga intervallata dalle metriche improvvisate di Millelemmi.
Il giorno dopo riprendere è sempre più faticoso (soprattutto con poche ore di sonno sulle spalle), ma ancora le classi erano piene e la voglia di ballare tanta. Un bilancio positivo, quindi, dove la cosa che mi ha davvero emozionato è che quella di Female Jam sta diventando sempre di più una grande “famiglia“, non solo un evento, ma un ritrovo dove scambiare, crescere e divertirsi insieme, dove anche gli assenti di solito sempre presenti si sono fatti sentire e ci hanno incoraggiato a distanza, dove non c’era “sfida” reale ma voglia di condividere, dove finalmente stiamo aprendo i confini oltre il nostro Paese per creare quel network di gente appassionata al quale abbiamo sempre puntato fin dall’inizio. A piccoli passi…ma la direzione, forse, è quella giusta!A breve il foto-report di Eric Gimenez ed il video di Studio Arcobaleno (che si sono smazzati un lavoro incredibile in due) solo sulla pagina ufficiale FB di Female Jam. Intanto, comincio già a pensare alla prossima edizione…One love