Confedilizia dà il suo benestare al testo (quasi definitivo) del decreto attuativo della delega fiscale relativo alla riforma del catasto: tale decreto (come modificato dalle commissioni Finanze di Camera e Senato) è infatti stato esaminato questa settimana dal Consiglio dei Ministri.
L’entrata in vigore
Il 1° di novembre sarà la data dell’entrata in vigore delle nuove misure: verrà prevista, l’eliminazione del gettone di presenza dei componenti e sarà conferito un maggior peso alla rappresentanza delle associazioni di categoria del mondo immobiliare. Inoltre, al coinvolgimento delle associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare nella designazione dei componenti le commissioni, il nuovo testo estende “le incompatibilità ai membri del governo e delle giunte regionali e comunali” spiega un comunicato emesso da Palazzo Chigi l’altroieri.
Per tutte le informazioni sugli “step” precedenti in merito al percorso normativo sul rinnovamento delle commissioni censuarie leggi l’articolo Revisione Catasto: a che punto è situato il processo di riforma?
Tra i punti non irrilevanti in merito alla nuova formulazione del decreto va, tra le altre cose, citato che le commissioni censuarie avranno 60 e non 30 giorni per validare gli algoritmi alla base delle future rendite catastali.
Per saperne di più in merito a composizione e genesi delle commissioni leggi l’articolo Riforma del catasto: 3 cose da sapere sulle commissioni censuarie.
Confedilizia dice sì
E proprio Confedilizia, l’Organizzazione storica della proprietà immobiliare, ha espresso una “sostanziale soddisfazione sul testo del decreto legislativo in materia di commissioni censuarie approvato dal Consiglio dei ministri, in particolare perché la politica – contro la burocrazia e a favore dello Stato di diritto – ha ottenuto che anche i contribuenti, e non solo l’agenzia delle Entrate, possano ricorrere”.
Il testo di legge relativo alle commissioni censuarie si configura come importante atto normativo propedeutico al vero e proprio processo di riforma catasto (come previsto dalla delega fiscale): un processo che consentirà di delineare in maniera inedita l’assetto immobiliare del nostro paese e porterà notevoli ripercussioni (che si auspicano positive in termini di equità fiscale) sull’entità del pagamento delle imposte sulla casa.
La riforma del catasto fabbricati
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