Il processo di riforma del catasto prosegue all’interno di questo 2014 di cambiamenti: la legge n.23 dell’11 marzo 2014 (quella riportante la Delega Fiscale) ha spalancato le porte della revisione completa della materia catastale nel nostro paese.
L’ultimo “step” effettuato in ordine di tempo nel percorso di riforma è quello dello scorso 30 settembre, con l’approvazione in Consiglio dei ministri (in secondo esame preliminare) del decreto legislativo in materia di “Composizione, attribuzioni e funzionamento delle commissioni censuarie”, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan.
Riforma catasto: una grande opportunità
Fra i punti cardine della Legge, la revisione del sistema catastale rappresenta un’opportunità imperdibile per correggere le odierne iniquità che si riscontrano nelle rendite catastali e, in ultima istanza, migliorare il rapporto fra fisco e contribuenti. Solo attraverso un congruo aggiornamento dei dati catastali sarà possibile ottenere la tanto agognata equità fiscale. Sarà la volta buona in cui ognuno pagherà, finalmente, per ciò che in effetti possiede? Una domanda fondamentale, a cui AGEFIS (Associazione dei Geometri Fiscalisti) ha cercato di rispondere attraverso un’interessante iniziativa partecipativa, ovverosia la promozione sul proprio sito di un questionario per raccogliere le impressioni e le opinioni di professionisti e contribuenti in materia.
Il sondaggio
Ecco i risultati del sondaggio sulla riforma del catasto: il 62,5% dei partecipanti ritiene che la riforma del catasto sarà risolutiva per un fisco immobiliare più equo e ben il 92% considererebbe utile l’intervento di un professionista, per l’aggiornamento dei dati catastali del proprio immobile, e auspicherebbe una detrazione fiscale per le spese sostenute.
I risultati sono stati valutati con attenzione da Mirco Mion, presidente di AGEFIS. Ecco il suo commento a riguardo: “I risultati sono significativi. È evidente, leggendo i commenti, come i contribuenti, o almeno coloro che hanno partecipato all’indagine, avvertano la necessità di un radicale cambiamento. È quindi, diffuso il sentore che le attuali rendite catastali siano poco aderenti alla realtà dei fatti e che siano causa d’iniquità e sperequazioni. Contemporaneamente si evince una certa disillusione, soprattutto da parte dei professionisti, verso le azioni della politica e dell’amministrazione.”
“A mio avviso – prosegue e conclude la sua disamina Mion – però, è positivo che le critiche siano state, spesso, accompagnate da suggerimenti e commenti propositivi: non si è persa, quindi, la voglia di fare e di cambiare le cose per migliorare insieme e, in questo quadro, l’intervento di professionisti qualificati, come i geometri, potrà rivelarsi strategico”.
Per una visione completa e puntuale del sondaggio è possibile consultare tutti i dati sul sito di AGEFIS.