ROMA – L’amore e la coppia viaggiano spesso su binari paralleli; può capitare dunque di essere sposati, conviventi o fidanzati con qualcuno di cui, purtroppo, non ci si sente più innamorati. Il vissuto comune, gli interessi economici, i parenti o i figli rappresentano tuttavia un collante, che finisce talvolta per diventare una gabbia che impedisce di recidere quel rapporto, di cui si diventa in qualche modo “vittime”. Cosa è meglio fare dunque quando ci si accorge di non amare più la persona con cui ci si è costruiti una vita? Restare o andare?
Sono proprio questi gli interrogativi che, ogni giorno in qualsiasi parte del mondo, molte persone si pongono e prendere una decisione non è facile; lo è ancor meno se si è donne, naturalmente portatrici, almeno agli occhi della società, di quei valori di stabilità, fedeltà ed equilibrio che cozzano decisamente con delle scelte di indipendenza e di separazione. Ogni storia è naturalmente un caso a sé e molto dipende da quanto tempo si sta insieme, se ci sono dei figli, da quali sono i motivi che hanno causato il disamoramento ecc; ciò che però, in ogni situazione, appare chiaro, è che non si può stare in eterno con qualcuno verso cui si prova indifferenza o solo un tiepido affetto. Non è una novità infatti, e gli psicologi di tutto il mondo non fanno che ribadirlo, che portare avanti a tutti i costi una scelta di vita a cui non si aderisce più crea grossi disagi a noi stessi,ma anche a chi ci sta vicino; cerchiamo dunque di capire cosa è meglio fare quando l’amore latita ma ci sentiamo “costrette” a restare in coppia:
- Ricordarsi che c’è sempre un’alternativa. Questo vale per tutti, ma soprattutto per coloro che hanno figli e che quindi si sentono maggiormente responsabilizzati; restare a lungo con qualcuno che non si ama, o che addirittura si detesta, ci incattivisce e questo non potrà che avere un effetto deleterio sull’equilibrio psicologico dei bambini. Molto meglio allora affrontare coraggiosamente la vita e fare una scelta di indipendenza, che alla lunga sarà apprezzata anche dai figli. Questo discorso vale doppio per tutte quelle persone che, pur non avendo figli, si sentono “ingabbiate” in relazioni ufficiali, dalle quali sembra impossibile o sconveniente uscire; è importante ricordarsi allora che non siamo burattini mossi dall’alto, ma che abbiamo il pieno potere sulla nostra vita e le nostre scelte, che dovrebbero orientarsi verso la serenità, e non verso una sicura infelicità.
- Darsi un tempo per riflettere e uno per agire. Quando, all’interno di un importante rapporto di coppia, ci si accorge di non amare più, è bene darsi un tempo per riflettere e per valutare attentamente i propri sentimenti; cosa ha scaturito questa indifferenza? Si può fare qualcosa affinché la relazione migliori? Queste sono solo alcune domande che ci si dovrebbe porre prima di prendere qualsiasi decisione, anche per evitare di prendere troppo sul serio delle emozioni passeggere che potrebbero portare a gravi conseguenze. Così come è fondamentale dunque darsi un tempo per pensare, così appare vitale, ad un certo punto, agire; crogiolarsi in eterno nel dubbio di restare o andare metterebbe solo a dura prova i vostri nervi e rovinerebbe definitivamente il rapporto col partner.
- Continuare a rispettare il partner. Molte persone cambiano radicalmente quando si disamorano del loro partner: diventano irritabili, aggressive, tradiscono allegramente e si sentono in diritto sempre e comunque di fare o dire ciò che vogliono. Questi atteggiamenti, che nascono chiaramente da un’insoddisfazione profonda, finisco però per minare l’auto stima e per innescare dei meccanismi perversi nella coppia, che possono protrarsi all’infinito. Molto meglio allora essere onesti, anche a costo di sembrare eccessivamente diretti; il partner ve ne sarà grato e voi potrete andare per la vostra strada senza sensi di colpa, con i quali prima o poi vi trovereste a fare i conti.
Naturalmente accettare la fine di un sentimento e le conseguenze materiali o logistiche che questo comporta non è cosa semplice, così come non facile è interrogare il proprio cuore alla ricerca di una risposta chiara e certa. A questo riguardo una frase che il grande Robert De Niro faceva dire al suo personaggio Turk in “Sfida senza regole” la dice lunga sulle incertezze amorose ed esistenziali, che spesso finiscono per essere solo un modo per non ammettere una scomoda verità con se stessi: “Quando c’è il minimo dubbio, non c’è alcun dubbio”.