Quindi hanno pilotato appalti e gonfiato gli importi per i grandi eventi , assicurato consulenze ad amici in cambio di svariati e costosi regali. Per questa ragione Guido Bertolaso , il suo amico imprenditore Anemone , il Commissario per le opere pubbliche Balducci e altri 16 personaggi coinvolti nella gestione dei grandi appalti italiani saranno processati. La richiesta arriva dalla Procura di Perugia.
Secondo i Pm gli imprenditori privati sarebbero stati favoriti a danno della pubblica amministrazione che aveva ai propri vertici Bertolaso, Balducci e De Santis. Ma è quella di Bertolaso la situazione più compromessa. Mentre Achille Toro , l’ex procuratore aggiunto di Roma, è stato accusato soltanto di rilevazione di segreto d’ufficio e che ha chiesto di patteggiare la pena, quindi ha rivelato informazioni di indagini in corso.
Bertolaso era il capo , che oltre a gestire la Protezione Civile , gestiva gli appalti di milioni , con la via d’urgenza , ad amici imprenditori. I costi venivano gonfiati in maniera esagerata. Nella richiesta di rinvio a giudizio i Pm scrivono di una “sistematica violazione delle regole che caratterizzava la gestione dei cosiddetti Grandi Eventi e che la scelta della procedura d’urgenza e di una determinata impresa per effetto della ricezione o della promessa di denaro o di altre utilità integra la violazione di doveri d’ufficio”.
Tra i regali ricevuti da Bertolaso dai suoi amici c’era la disponibilità di un appartamento in Via Giuli a Roma , il cui canone veniva pagato da Anemone, Cinquantamila euro in contanti, prestazioni sessuali presso il Salaria Sport Village.
Nella richiesta di rinvio a giudizio non c’è il nome dell’ex ministro Scajola. Il politico sembrava aver ricevuto un appartamento , di fronte al Colosseo, in regalo da Anemone per qualche favore concesso. I Pm non hanno trovato il filo che lega Scajola , Anemone e l’appartamento.
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