La fine del lockout ha scosso non poco l’Europa che si apprestava a vivere una stagione di grande splendore con tantissime star pronte ad approdare in Euroleague ed EuroCup per accrescerne il valore. Le quasi firme di Tyreke Evans con Roma e Lamar Odom con il Besiktas sono il chiaro esempio che neanche i giocatori si aspettavano più il raggiungimento di questo accordo e quindi le squadre europee iniziavano ad avere sempre maggior fiducia nel poterli far diventare dei leader assoluti.
La partenza di questi campioni, ora, crea un vuoto veramente difficile da colmare che le società e gli allenatori dovranno essere bravi a gestire. Vediamo cosa succederà nelle principali squadre orfane dei vari Williams, Parker, Gallinari, Batum e gli altri.
ITALIA - Per il livello assoluto del giocatore la mancanza più grande sarà quella di Danilo Gallinari che tornerà ai Nuggets lasciando a Milano un grandissimo vuoto (16 punti in Eurolega e 10.4 in serie A). Altra squadra che perderà molto è Cremona che dovrà salutare Von Wafer (è free agent quindi prima dovrà trovare un contratto), di gran lunga il miglior marcatore del nostro campionato con 19.9 punti segnati, e dovrà quindi trovare un giocatore per rimpiazzarlo nel più breve tempo possibile.
Anche la Benetton Treviso non ride di questa situazione, E’Twaun Moore non si è ambientato al meglio e ha faticato ad entrare negli schemi di coach Djordjevic, mentre Brian Scalabrine è già diventato un idolo per i tifosi, ma nonostante non abbia la clausola d’uscita, tornerà in NBA viste le tante offerte ricevute; più facile per i trevigiani trattenere Adrien.
Goran Dragic, Kevin Seraphin e Joey Dorsey se ne vanno da Vitoria senza aver lasciato dei ricordi indelebili, ma comunque sono tre giocatori da rimpiazzare, e alla svelta, per coach Ivanovic, per non rischiare di perdere ulteriore terreno in Liga Endesa e non complicarsi troppo la vita in Eurolega.
Infine c’è Tiago Splitter che Valencia ha potuto schierare per poche partite, traendone comunque grande beneficio. Un lungo così in Europa è merce rara, e quindi tutt’altro che facile da perdere a stagione in corso.
TURCHIA - Sicuramente è il paese più colpito da questo controesodo perchè i giocatori erano di primissima fascia. A partire dal Besiktas che senza Deron Williams faticherà a restare imbattuto, passando per Sefolosha e Pachulia che in Eurolega con Fenerbahce e Galatasaray erano grandi protagonisti oltre che decisivi per le loro squadre. Discorso diverso va fatto per Ersan Ilyasova che l’Anadolu Efes Istanbul sta cercando di trattenere ugualmente trovando un accordo con i Milwaukee Bucks, forti della volontà del giocatore di spendere tutta la stagione a casa e non negli States.
FRANCIA - Tre campionissimi che mollano le rispettive squadre inguaiandole non poco: Nicolas Batum è stato per Nancy un trascinatore in campo e un leader assoluto anche in spogliatoio, e senza di lui si è vista subita la differenza con la sconfitta in Eurolega contro Bilbao. Difficile che i francesi riescano a passare il turno senza l’ala dei Blazers. L’ASVEL Villeurbanne, invece, ha un roster strutturato comunque abbastanza bene per puntare a un buon risultato in EuroCup e in campionato, ma gli addii di Tony Parker e Ronny Turiaf non potranno che essere devastanti essendo di fatto il nucleo del team.ALTRE - Chi è il miglior giocatore dell’Eurolega 2011/12 fino a questo momento? Senza dubbio Andrei Kirilenko, e questo dovrebbe bastare per far capire quanto la sua assenza potrebbe pesare nel roster del CSKA Mosca (che ha comunque il roster migliore d’Europa per lunghezza e qualità); non è detto comunque che AK47 torni negli States, in Russia stanno incrociando le dita.
Nikola Pekovic e Jordan Farmar sono altri due campioni che al Partizan e al Maccabi stavano facendo benissimo, mostrando il loro talento e la loro professionalità; soprattutto per i serbi, la partenza del centro sarà un vero problema da risolvere.
Chi sarà quindi l’unica squadra a non risentire troppo della partenza degli NBAers? Lo Zalgiris Kaunas! Ty Lawson non ha inciso minimamente dimostrando tutti i suoi limiti di adattamento allo stile di gioco europeo, sorte diametralmente opposta è toccata a Sonny Weems, che sempre nei lituani si è inserito benissimo diventando uno dei veri trascinatori oltre che idolo dei tifosi, e lui resterà avendo firmato per tutta la stagione.