Il Comune di Roma e L’Università La Sapienza al lavoro per impostare una strategia di interventi per la riqualificazione dello spazio pubblico della Capitale. Le prime azioni sono già state impostate. Gli studenti al lavoro.
Per la riqualificazione dello spazio pubblico urbano la pubblica amministrazione deve individuare strumenti, metodologie e buone pratiche, allo scopo di migliorare l’efficacia della propria azione in questo campo.
A questo scopo è utile favorire, con un’attività congiunta dei docenti e del personale dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, l’individuazione di temi e casi studio di interesse per la programmazione e la realizzazione di corsi curriculari, lauree, workshop, mostre e convegni sui temi legati alle periferie.
Sono alcuni dei contenuti del protocollo siglato tra l’assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale e il Dipartimento di Architettura e progetto dell’Università La Sapienza di Roma.
L’accordo ha già prodotto nell’anno accademico in corso una sperimentazione didattica con il corso di architettura del paesaggio nell’omonimo corso di laurea magistrale, avente per tema l’individuazione di strategie e l’elaborazione di progetti per la riqualificazione degli spazi pubblici aperti nel quartiere di San Basilio a Roma.
“In collaborazione con l’assessorato – ha spiegato Gianni Celestini, docente del corso e responsabile scientifico per il DiAP del protocollo – abbiamo fatto lavorare gli studenti sul paesaggio inteso come un’infrastruttura di qualità per la vita sociale degli abitanti, concentrando la progettazione non solo sugli spazi ma soprattutto sulle azioni in grado di favorire un rapporto migliore tra gli abitanti ed il quartiere”.
Un’analoga esperienza è in corso di svolgimento nei corsi del prof. Fabio Di Carlo, sugli spazi pubblici delle cosiddette zone “O”. “L’accordo con La Sapienza segna un passo avanti nel percorso di azioni che stiamo mettendo in campo per le nostre Periferie – ha spiegato l’assessore Paolo Masini. Il nostro impegno è quello di facilitare e riqualificare l’accesso ai dati in una logica opendata, fornendo informazioni utili alle attività didattiche, documentazione, cartografie e la collaborazione del nostro personale tecnico-scientifico. Un altro aspetto importante di questa sinergia – precisa – riguarderà la comunicazione, attraverso le attività di divulgazione, workshop e convegni, ma anche webinar, che saranno messe in campo contestualmente con i classici tirocini formativi”.
“Il cammino partecipato che porterà alla rinascita dei nostri quartieri – conclude Masini – passa necessariamente anche attraverso le eccellenze dell’Università e della ricerca”.
Per la riqualificazione dello spazio pubblico a Roma, quindi, gli studenti sono stati messi al lavoro. Mettere al lavoro i dipendenti pubblici insieme agli studenti no?