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Ritorna Christian Bale in “The Flowers of War” il kolossal cinese di Zhang Yimou

Creato il 09 gennaio 2012 da Shoppingdonna
By ShoppingDONNA · 9 gennaio 2012 christian bale - flower of war


Torna sui grandi schermi Christian Bale in “The Flowers of War” , il kolossal di Zhang Yimou, ad oggi il massimo sforzo produttivo della cinematografia cinese, con i suoi 94 milioni di dollari di budget.  ”The Flowers of War”  è incentrato sul massacro di Nanchino, uno degli episodi più spaventosi della guerra d’invasione giapponese in Cina: oltre 200mila persone trucidate nella città conquistata, migliaia di stupri.

Christian Bale interpreta un cinico avventuriero americano, John Miller, che trova rifugio all’interno di una chiesa-collegio insieme alle sue allieve e ad un gruppo di prostitute in fuga. Nel film Christian Bale si schiererà dalla parte di queste donne, difendendole e rischiando il tutto per tutto per salvarle.

flowers of war - christian bale
Christian Bale si è buttato con passione in questo ruolo come suo solito. Amiche, pensate che nel 2004 per girare “L’ uomo senza sonno” l’attore inglese è dimagrito una trentina di chili, con una dieta fai da te a base di insalate e sigarette. Ma la cosa più divertente è che Christian Bale ha ammesso di avere fatto molto più fatica a modellare in palestra il suo corpo per il ruolo di “Batman”: ”Da inglese, sono più incline al pub che alla palestra. Star lì a fare tutti quegli esercizi è una noia mortale. Più ti si ingrossano i muscoli più ti si rimpicciolisce il cervello!”

Purtroppo questo film non ha un bell’epilogo. Il giorno dopo avere presentato ufficialmente “The Flowers of War” a Pechino, Bale ha fatto un viaggio di otto ore con un pullmino della Cnn per andare a conoscere Cheng Guancheng, un dissidente cinese che ha scontato quattro anni di prigione per avere denunciato gli aborti forzati, subiti dalle contandine della sua zona, nella Provincia di Shandong. All’uomo è tutt’ora impedito di muoversi e ricevere visite. Per questo Cristian Bale  è stato violentemente bloccato da un inferocito gruppo di guardie che l’hanno cacciato mentre cercava di raggiungere la casa dell’uomo.

Da donne a da donne, se il film cercava di riscattare l’immagine della Cina, la realtà dei fatti non lo ha fatto per niente!

 


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