L’ennesima porta in faccia, l’ennesimo schiaffo morale, l’ennesima presa per il.. fondello, e l’ennesima amara risata (perchè ormai le prendiamo così, con filosofia).
Accadeva qualche giorno fa che un’amica, disoccupata alla canna del gas (o quasi, ma insomma: siamo tutti più o meno al palo, se non proprio alla canna del gas), mi girava una mail dal centro di “recupero disoccupati” con il quale avevamo partecipato alla “grande corsa alle riqualificazioni“, nei primi tempi della nostra quasi disoccupazione, ovvero quando l’azienda che poi ci ha licenziate ci aveva cassaintegrate.
Nella mail si sbandierava la partenza a breve di un corso di formazione/approfondimento della durata di circa due mesi (full time 4 giorni a settimana) su argomento che era stato oggetto di nostra precedente riqualificazione: web marketing e robe così. Roba interessante, davvero, tanto che leggendo il programma si era deciso di partecipare per affinare le doti, dare una rispolverata ai contenuti e chissà, magari farci raccontare anche qualche novità. Un corso “con pochi posti disponibili” (tanto, quanti vuoi che siano i disoccupati qui a Milano), e destinato “ai soli disoccupati o inoccupati“, che dovevano oltrettutto dimostrare una serie di cose (fra cui il loro stato di disoccupati, e da quanto tempo lo erano, e quali precedenti esperienze avevano, e cosa stavano facendo attualmente… ma come cosa stiamo facendo attualmente???? ma se siamo disoccupati…. ma vatti a riguardare le definizioni no??? – e già lì, un pò puzza di schiaffo in faccia l’avevo sentita -)
In ogni caso, nel dubbio di non sapere come riempire il vuoto dei prossimi due mesi e in previsione della stasi estiva, pazientemente abbiamo raccolto tutti i documenti necessari (giuro che mancava che ci chiedessero le testimonianze rilasciate davanti al Questore che eravamo VERAMENTE, ma veramente disoccupate), e li abbiamo inviati. Tempo una settimana, stando a quanto aveva comunicato la segretaria da me personalmente interpellata per capire l’iter burocratico, avremmo ricevuto almeno una chiamata per un colloquio breve, per accertare quanto infilato in curriculum (ebbene si, abbiamo dovuto mandare il curriculum ANCHE per essere selezionati per un corso di formazione!).
La segretaria mi aveva anche fatto chiaramente capire che sarebbe stato considerato un plus non indifferente dimostrare – sempre in cv – di aver avuto esperienze pregresse di lavoro su questi argomenti, e più recenti fossero state, meglio era… e così, ringalluzzita dalla palese perfezione del mio cv, proprio anche grazie al fatto di aver seguito corsi sul medesimo argomento proprio con lo stesso istituto formativo (!), ho infilato tutto quanto. Risultato: un cv di tutto rispetto che, se anche parla di recente disoccupazione, mostra l’impegno profuso (di tasca mia, in proprio, in prima persona.. non so come altro dirlo) a riqualificarmi, mettermi in gioco, continuare a lavorarci sopra, etcetera etcetera.
VA beh, direte voi: quest spirito mini-imprenditoriale va ripagato in qualche modo.
E qui casca l’asino perchè la risposta, pergiunta ieri dopo una settimana di silenzio (oggi si chiudevano i colloqui e la lista dei partecipanti) è stata: “Grazie ma lei non è stata selezionata per uno dei seguenti motivi:
- abbiamo accertato che non è disoccupata
- abbiamo accertato che non è abbastanza qualificata per seguire il corso
- abbiamo accertato che è TROPPO qualificata per seguire il corso”
Facendo due rapidi calcoli: disoccupata lo sono (a meno che qualcuno non ha firmato un contratto di lavoro non occasionale di cui non sono a conoscenza – ma se l’ha fatto lo ringrazio e lo pregherei di riconfermare il MIO iban per i bonifici dello stipendio); poco qualificata… vabeh ragazzi dai di che stiamo a parla’? Mi hanno qualificato loro stessi… porcamiseria, è proprio l’ultima opzione: sono TROPPO tanta roba.
Sono TROPPO qualificata!
Il problema dove sta? Direte voi…
Eh, dove sta, lo sapete meglio di me: che a quanto pare, solo gli istituti formativi danno per scontato che la partecipazione a uno o due corsi con loro ci riqualifichi pienamente, tanto da non aver più diritto a successive formazioni o approfondimenti… certo. Lo andassero però a spiegare alle aziende che continuano a rimbalzare quello stesso cv. Quelle stesse “esperienze”.. perchè stanno cercando “qualcuno di più qualificato”!
Insomma: la cosa che mi ha dato fastidio non è tanto non essere stata ammessa al corso (in effetti andate a quel paese: già le faccio queste cose e avrei anche da insegnarne…), ma constatare , ancora e ancora e ancora, che pur nella perfezione… ancora NON VADO BENE per qualcosa!
Incredibile.
Ps. E’ tutto un magna magna, anche le storie di corsi di qualificazione-riqualificazione-aggiornamento etc. Lo sappiamo…però hanno rotto. Hanno veramente rotto.