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"Ritratto di donna in cremisi" di Simona Ahrnstedt

Creato il 29 novembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario

"Solo un amore proibito brucia davvero l'anima."
Titolo: Ritratto di donna in cremisi
Autore: Simona Ahrnstedt
Prezzo: € 19,90
Pagine: 448
Traduttore: Roberta Nerito
Editore: Sperling & Kupfer
Pubblicazione: 2011
Un assaggio del libro
Trama:
Stoccolma, 1880. È una sera di dicembre e la città è come incantata sotto una coltre di neve bianchissima. Nel foyer luccicante del Teatro dell'Opera, gremito di dame in abiti eleganti e gentiluomini dell'alta società, tra il profumo delle ciprie e l'aroma dei sigari, un uomo e una donna si incontrano. Lei è Beatrice Löwenström, dai meravigliosi capelli rosso fuoco e il viso spruzzato di lentiggini, una ragazza volitiva e ribelle che mal sopporta le rigide convenzioni borghesi degli zii con cui vive. Lui è Seth Hammerstaal, lo scapolo più discusso della città, con un debole per le belle donne e per le regole da infrangere. Un incontro fuggevole, eppure destinato a cambiare per sempre due vite. Perché quella sera nasce la più travolgente passione che la fredda Stoccolma abbia conosciuto: da allora le strade di Seth e Beatrice si incrociano più volte, per caso, nelle mille occasioni mondane dei salotti buoni della città. Seth è incantato dall'intelligenza di Beatrice, una donna che non assomiglia a nessun'altra, e Beatrice spaventata e insieme sedotta da quest'uomo affascinante e inaffidabile, che non ha mai vissuto secondo gli schemi. Lungo le vie scivolose per la brina, dinanzi alla baia ghiacciata scintillante di luci, tra convegni notturni e passeggiate in carrozza, si consuma così un amore segreto, e per questo ancor più bruciante. Ma su Beatrice sono già stati fatti progetti e conclusi accordi che non includono né la libertà, né la felicità e tantomeno Seth... Traboccante di passione, con il passo ammaliante di un classico, Ritratto di donna in cremisi è un'indimenticabile storia d'amore. Emozionante come Via col vento, provocatorio come L'età dell'innocenza, universale come Orgoglio e pregiudizio.

RECENSIONE

La copertina originale

Se pensate che la lontana e gelida Svezia sia incapace di generare passione ed emozione questo splendido romanzo vi convincerà del contrario, abbattendo sin dalle prime pagine ogni ombra di pregiudizio.

Simona Ahrnstedt irrompe sul palcoscenico del suo esordio scegliendo la più completa delle eroine: una donna acuta ed intelligente, animata da uno spirito indomito e passionale, orgogliosa e ribelle anche nell’ingenuità latente della sua giovane età, Beatrice Löwenström è pura e onesta come il suo nome, ma altrettanto indipendente e forte di un’identità decisa... come il rosso intenso dei suoi capelli. Orfana, costretta a vivere in casa dell’autoritario e ingiusto zio, Beatrice trova nella cugina Sofia l’unico conforto alla solitudine interiore; quest’ultima è così diversa da lei: bella, timida, sorridente e incline così tanto alla dolcezza che è impossibile non amarla... Ed è per questo affetto fraterno che Beatrice sacrifica se stessa, non del tutto inconsapevole dei rischi di questa scelta che, suo malgrado, la relegherà ad un tragico destino.


Stoccolma, dove l'autrice immagina la storia nel lontano 1880


Un’eroina a tutti gli effetti cui manca solo l’eroe capace di cambiarne l’ingiusta sorte, e la Ahrnstedt non delude le aspettative, portandolo in scena sin dalle prime pagine, presentandocelo nelle vesti affascinanti, sebbene, a prima vista, poco nobili, del norvegese Seth Hammerstaal, lo scapolo più ambito, quanto discusso di Stoccolma: attraente e indecifrabile, galante e distaccato,  soprattutto “ricco”, perfettamente a suo agio in ogni situazione, in particolare, in quelle “galeotte”...ma tutta questa sicurezza si dissolve davanti allo spirito travolgente di una fanciulla dalla chioma cremisi.

Un sottile gioco di sguardi, poi uno scambio d’idee, infine, un fuggevole ed istintivo incontro di emozioni sciolgono ogni precedente convinzione... il primo avvolgente bacio, un bacio rubato, Beatrice e Seth si scoprono uniti nello stesso abbraccio.
Entrambi increduli di fronte a quest’attrazione reciproca, dominano a stento la passione che li attira come calamite, ma il destino divide presto le loro strade: Beatrice è destinata al conte Rosenschiöld, un uomo che già disprezza, ma che svela il vero se stesso solo quanto è troppo tardi per fuggire... Seth non immagina il ricatto che sta dietro al fidanzamento di Beatrice, non ne comprende le ragioni, sente soltanto il rifiuto di lei e consumato da una folle gelosia resta cieco davanti ai sintomi di una verità drammatica, quella che trascina Bea in un circolo infernale, colpevole solo del sacrificio di aver scambiato il destino dell’amata cugina con il proprio.
Seth e Bea si allontaneranno e rsi itroveranno più volte nelle spire del fato, in una danza di confronti e segreti, di gelosia e passione, di promesse e addii. Emozioni che sospendono il fiato del lettore ad ogni pagina, obbligandolo a scoprire il contenuto della successiva, per poi sconvolgere ogni sua ipotesi in una nuova situazione difficilmente immaginata. La Ahrnstedt scrive di un tempo passato con la scioltezza e sicurezza di una scrittrice vittoriana, ma è altrettanto capace nel rendere i colori pieni, così come tutte le sfumature emozionali delle situazioni in gioco. Il dialogo interiore dei due protagonisti s’intreccia alla trama accelerando l’incedere degli eventi, lo stato d’animo del lettore si trova a coincidere con quello dei protagonisti, con un’intensità tale da avvertire il calore dei loro respiri ravvicinati nella passione, lo spessore dell’aria nei momenti di tensione, tutta la vergogna e l’impotenza davanti alle più cruente azioni del genere umano, infine, l’urlo muto dell’ira consapevole nella più profonda delle umiliazioni...
Il romanzo scivola sotto gli occhi come divorato dalla necessità di trovare requie a quel turbine di sentimenti incalzante, persino i periodi di apparente calma, in cui la trama pare ristabilire gli equilibri, divengono presagio dello stravolgimento successivo. Ogni cosa è magistralmente guidata in una precisa direzione, la sola cosa che è concessa al lettore in termini di libero arbitrio sta esattamente nell’azione di divorare ogni pagina per soddisfare il desiderio di conoscerne la fine.
Un romanzo che racchiude il fascino intramontabile della letteratura ottocentesca, la  seduzione di una storia d’amore travagliata, ed il tono disinibito di accusa e testimonianza assieme, che solo una donna emancipata di oggi ha il privilegio di adottare, senza temere di veder la propria dignità infangata... per il resto della vita. 

L'Autrice: Simona Ahrnstedt è laureata in psicologia e lavora come terapista cognitivo-comportamentale. Vive nei dintorni di Stoccolma con il marito e i figli. Ritratto di donna in cremisi è il suo primo romanzo, che ha ottenuto un enorme successo in Svezia, dove la critica ha definito l’autrice «una nuova Jane Austen, più provocante». Sito dell'Autrice


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