Come la divisa ricorda forse le proprie mansioni, mi rendo conto che, quando scrivo sul blog, i miei pensieri si orientano ormai verso il “mood” sapore di nuvole
. E allora, tra varie foto che ho scattato sabato mattina, dopo la super nevicata della notte precedente, che ha imbiancato Roma come non si vedeva da anni, ho scelto la foto che vedete qui sopra.Sono dei bambini che stanno giocando con la neve, nel giardino del condominio vicino al mio. Mamma mia, ma quanta ne è venuta giù?
Forse troppa, stavolta!
Mi piace veder nevicare, è bello prendere in mano la neve morbida e leggera… almeno finché non comincia a gelarti la mano! (certo, perché a me piace prenderla in mano senza guanti, sennò che gusto c’è?).
Mi ricordo la lontana nevicata del 1986, me la ricordo poco, perché avevo 10 anni, ma ricordo che ne rimasi affascinato.
Stavolta l’evento mi è sembrato più normale, sarà che aveva nevicato anche due anni fa.
È vero, che il valore delle cose sta nella loro unicità, irripetibilità.
Comunque la neve è sempre bella, almeno finché non ti intralcia
Il titolo, perdonatemi
, è stato forse troppo altisonante, ma l’avevo scritto ieri sera, mentre a quest’ora del giorno (le 17), non sono troppo poeticamente ispirato .Però quella foto lì mi piace.