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Riunione del Cda Ato in corso: trapela un’inquietante integrazione all’ordine del giorno. Società mista prima che cada Formigoni?

Creato il 11 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il timore di un colpo di mano, da parte dei tanti sostenitori dell’acqua pubblica e dei referendum passati a larga maggioranza, rimane alto, tanto più oggi in occasione di una riunione del Consiglio d’amministrazione dell’Ato. Doveva trattarsi di una riunione di routine, anzi nei giorni scorsi si diffondeva la voce – positiva per chi i referendum li vuole rispettare – che l’ufficio Ato dell’amministrazione provinciale di Cremona stava rivedendo il Piano d’ambito, già bocciato dai sindaci.

Nelle ultime ore invece è iniziata a circolare la notizia di un improvvisa integrazione all’ordine del giorno della riunione di oggi: si discuterebbe, forse si voterebbe, sulla società mista. Insomma sarebbe in corso un’accelerazione, da parte dei sostenitori della società mista, per dare una svolta verso la sinergia pubblico-privato e non verso la gestione pubblica in house.

L’assemblea dei sindaci della provincia di Cremona ha già votato no all’inserimento del privato nella gestione. Ma in Regione Formigoni sta traballando. E inevitabilmente anche il suo “pupillo” Massimiliano Salini, presidente della Provincia, potrebbe aver ricevuto un segnale… Sono ore inquiete e tormentate, in cui si teme la svolta peggiore, considerata la serie di forzature già compiute dal presidente Salini in varie occasioni. Di qui l’attenzione massima sul problema. Grande inquietudine si segnala anche da parte del sindaco di Crema Stefania Bonaldi, sostenitrice dell’acqua pubblica. In assemblea dei sindaci il suo voto risulterebbe determinante.

Se nel Cda Ato passasse, per ipotesi, un passo avanti verso la società mista si riaprirebbe lo scontro di fine 2011, nelle sue fasi più accese.

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