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Creato il 18 settembre 2011 da Malvino
Immaginiamo che domani muoia Marco Pannella, anzi, no, facciamo che muoia venerdì, così i funerali si tengono la domenica (non vorrei perdermeli e nei giorni feriali sono occupato). Dunque, Pannella muore. Grande commozione in tutto il paese, tutti a riconoscergli i meriti che indubbiamente ha e, come sempre accade in questi casi, anche di più, fino a esagerare. Enorme ricaduta di simpatia sui radicali e soprattutto su Emma Bonino, antipatica solo molto da vicino, la quale prende la palla al balzo e rilancia il progetto della Rosa nel Pugno, visto che stanno per scadere i termini del blocco per l’utilizzo del simbolo, ricco di fascino. L’effetto-Pannella si rivela più potente dell’effetto-Berlinguer e qui, da peso insopportabile, il vecchiaccio si rivela finalmente una risorsa, soprattutto con la rimozione di quell’insopportabile tendenza al rilancio che ha bruciato sempre ogni alleanza dei radicali con chiunque. Esclusi i socialisti irrimediabilmente compromessi nella follia berlusconiana, la diaspora si ricompone, attira qualche illuminato del Pd, spiccioli di liberali, qualche cane sciolto dal bel nome e tutte le teste di cazzo che finora hanno seguito Grillo e Di Pietro in mancanza di meglio. Insomma, un bel minestrone liberalsocialista, tutta gente mai sfiorata dai pm, facce nuove o seminuove, tempre belle, con quel tanto d’indole visionaria che riscalda i cuori. Tutti intorno a un tavolo a scrive un programma elettorale semplice, non più di quattro paginette, evitando di guardare a destra o a sinistra, ma avendo come solo obiettivo quello stracazzo di 25-30% di elettori che da decenni non vanno più a votare. Sapiente mix di garantismo e giustizialismo, di welfare e libero mercato, di moralismo e libertarismo, insomma, un ircocervo come si deve…Sì, ma se non muore Pannella…

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