Magazine Diario personale
1. Non è che non credo nell'amore. No. Credo che, a causa della limitatezza e della finitezza della condizione umana sia impossibile scegliersi una volta per tutte, in modo esclusivo, definitivo. Sono limiti imposti dal mondo materiale, dalla concretezza dei sensi, del corpo, da barriere e cancelli che impediscono il fluire di qualcosa che materiale non è. Il dislivello dei piani crea costante incoerenza e attrito, paradosso e ambivalenza. Lasciandoci sempre una gran confusione, poche certezze e innumerevoli, eterni, punti di domanda.
2. La solitudine permette l'analisi dei dettagli, ti fa prestare maggiore attenzione alle cose. Ti crea anche importanti momenti catartici, apocalittici, disperati e maravigliosi attimi di libertà e di vertigine. Di paura e di forza. Di desiderio e indifferenza. La solitudine ti costringe a fare i conti con i tuoi peggiori difetti, a fronteggiare i tuoi peggiori nemici e le tue paure. Sai che nessuno se ne fara' carico, nemmeno un pochino. Che dovrai pagarli tutti i tuoi debiti, sempre. Ci sono cose importanti che la solitudine toglie: non hai la rete di protezione, la tempestiva pacca sulla spalla, la rassicurante certezza di non doverti preoccupare di tutto da sola, l'aprioristico appoggio solidale. A volte, non posso negarlo, vorresti riposare un attimo dalle tribolazioni del quotidiano, affidandoti alle braccia di qualcuno che si occupi della tua voglia di un abbraccio vero, come si deve. Di quelli senza fronzoli nè ipocrisie. E stare immobile, senza pensare, senza fare niente. Lì, al sicuro.
Ma c'è una cosa che la solitudine ti dona: quando percepisci di essere tu, solo tu, ti osservi mente sei, non è forse una cosa incredibile? Una totale, nitida, consapevolezza di forza, di esserci, di scegliere senza vincoli, di un possibile tutto?
3. Perdiamo veramente troppo tempo nelle attese.
L'attesa che passi una sofferenza, una seduta dal dentista, che venga l'estate, che cambi qualcosa, di vedere l'arcobaleno, del proprio turno al banco dei salumi, che torni il sole, del weekend, di trasferirsi, di cambiare lavoro, che venga mattina, del momento di andare in ferie, di domani, Natale, Pasqua. La costante attesa diventa una fuga dal qui e ora, dal momento che stiamo vivendo, adesso. E che nessuno mai ci restituirà o ci permetterà di rivivere in uguale modo. Ci saranno mille altri lunedì sera. Ma questo è unico. E' unica questa luce al tramonto, questa rugiada, questa canzone che arriva dalla casa a fianco.
Sarebbe bello sfruttare meglio le attese considerandole parte integrante e necessaria del Tutto e non come un passaggio, non come una condizione sempre tesa ad una ipotetica aspettativa seguita in automatico da un concreto evento.
Possiamo provare, per un momento, ad essere un po' meno materialisti? Finalizzati? Lucrativi?
L'attesa diventa vita vissuta, assume un senso e regala momenti preziosi solo nel momento in cui smettiamo di considerarla tale.
Ps: Tutto quello che ho scritto in seconda persona singolare o prima plurale, ovviamente, è tutto riferito a fatti, eventi e persone accaduti in prima persona singolare - cioè a me. Sono cose che penso io, magari non tu e non noi. (Magari "tu" stai ridendo un pochino, magari non troppo eh, oppure stai pensando che questa qua ha perso un qualche venerdì, mi rendo conto. Assecondami, per favore, dai. Eh? Si, vero? Ti prego! Su, uno sforzo, assecondami).
E' che fa più scena scrivere di un ipotetico "tu" o ancora meglio di un ipotetico "noi".
Questione di condivisione presupposta, senza nessuna prova empirica della stessa. Insomma, è bello raccontarsela.
Mi sento un po' meno idiota, anche.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Le borse must have dell’estate 2015
: modelli, colori e tendenze per la moda donna. I modelli da scegliere per i nostri outfit più cool! Ci sono stati momenti in cui mi sono chiesta se la... Leggere il seguito
Da Valentinap
MODA E TREND, PER LEI -
Ansia da gnocchitudine
L'altro giorno stavo andando al super a piedi con Superboy e il piccolo non ce l'ha fatta: a metà strada ha proprio dovuto poppare. Leggere il seguito
Da Taccodieci
PER LEI -
Moda inverno 2016: tailleur color pastello e accessori vintage per Prada
Molto belle le nuove fantasie di Gucci, femminili e più audaci. Abiti al ginocchio dal taglio anni Settanta. Gli accessori come sempre sono in coordinato con gl... Leggere il seguito
Da Trescic
LIFESTYLE, MODA E TREND, PER LEI -
Rapita da Elena Ferrante
Orfana della Ferrante, sono in un limbo spiacevole di letture senza arte ne parte.Ho scelto, una volta chiusa la quadrilogia, di approcciare un manuale... Leggere il seguito
Da Patalice
DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI -
Come sopravvivere a un mese senza internet
.La risposta potrebbe essere: “Impossibile”, e potremmo concludere qui ques’articolo.La verità è che “è difficile”, ma ce l’ho fatta.Come?Con molta pazienza. Leggere il seguito
Da Sommobuta
CULTURA, DIARIO PERSONALE -
Yellow wedding day
Yellow wedding ed è subito estate! Il giallo, in effetti, è il colore del sole, dell’estate e quindi perchè non farlo diventare il colore principe di un... Leggere il seguito
Da Tulleeconfetti
PER LEI