Magazine Diario personale

Robedamamma capitolo 13: a volte capita

Da Robedamamma @robedamamma

Sono una mamma non sono una santa.

Anch’io ho i miei giorni no. Quelli con i capelli a panettone, le occhiaie peste, le borse col risvolto e un disordine interiore (ed esteriore) degno di un post tsunami.

In quei giorni abbaio se mi guardi, grugnisco se mi parli e vorrei serrare le imposte, infilarmi di nuovo sotto le lenzuola e semplicemente riprovarci domani.

Ma sono una mamma. L’unica professionista che non matura giorni di permesso e deve essere reperibile, nonchè disponibile per la qualunque, sette giorni su sette, 24h no stop, festivi compresi.

E allora che c’è? C’è che capita.

Capita il giorno che non ce n’è per nessuno, nemmeno per quelli al di sotto del metro.

Il giorno in cui pensi che un’altra sessione di facciamo fare la nanna ai bimbi (dove tu, tanto per dire, finisci sempre per ninnare un numero minimo di tre bambolotti per volta) o di pettiniamo le bambole (preferibilmente calve) o ancora di facciamo finta che tu sei moooolto malata e io ti dottoro, potrebbe stroncare per sempre il tuo proverbiale ottimismo.

Capita il giorno in cui, mentre spingi l’altalena, la mente fa fagotto e parte per luoghi remoti della tua infanzia fino a scovare quell’unico episodio che avevi scordato e aspettava solo il momento giusto per darti il colpo di grazia (tipo te quattrenne che, nell’unico giorno di presenza del triennio alla scuola materna, alzi la mano per rispondere alla maestra e ti accappotti dalla sedia guadagnandoti la pubblica derisione dei tuoi sconosciuti compagni (e poi i miei si chiedevano com’è che non ci volevo andare).

Capita quel sabato che tua figlia tira fuori il peggio di sé (e il peggio di te) e trasforma un tranquillo pomeriggio al parco in un’esperienza al limite del mistico, che ti fa giungere ad un solo e martellante quesito: dove ho sbagliato?

E tu vorresti essere una mamma migliore. No, tu vorresti essere una mamma qualsiasi, perché tanto chiunque sarebbe meglio di te. Il concetto di pazienza diventa vago e sfuggente. La comprensione e l’ascolto, che tanto professi, risultano non pervenuti. Se la Montessori stesse guardando, si volterebbe inorridita. Ti pare di essere un mostro e da quella giornata ne esci sconfitta e avvilita.

Ma in qualche modo devi pure reagire. In qualche modo ti devi rifare.

Perciò, alla signora che “quel” sabato in fila alle casse del discount di Paesello, poco prima dell’orario di cena, ha commentato con un disgustatissimo “bah” la mia spesa poggiata sul nastro (due pizze surgelate della peggior sottomarca, prosciutto color rosa shocking, taralli, crodino e patè di olive) volevo solo dire che a volte capita.
Non solo. Ma se non capitasse questo, forse accadrebbe pure di peggio. Perché a volte combattere una giornata difficile con una bella cena-spazzatura davanti alla tv, Marmocchia compresa, contravvenendo ad ogni singolo principio rispettato fino ad oggi, magari è un attentato alla tua linea educativa… ma caxxo se tira su il morale!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • La ballata della vescica gonfia

    ballata della vescica gonfia

    Mi pare di aver già scritto da qualche altra parte di un’altra mia disavventura vescicale, ma tanto fa, beccatevi anche questa. Leggere il seguito

    Da  Paperoga
    DIARIO PERSONALE, SOCIETÀ, TALENTI
  • Comari per sempre!

    DEDICATO A LETIZIA...Questo breve scritto lo dedico a Letizia, amica carissima, sorella di fatto.Con lei ho condiviso gravidanza ( c'abbiamo avuto la panza nell... Leggere il seguito

    Da  Junerossblog
    DIARIO PERSONALE
  • da grande voglio fare il Milanese – 2

    L’aperitivoBhè Milano è la patria dell’aperitivo, del resto si dice Milano da bere non Napoli da bere!Il rito dell’aperitivo è ancora un tratto distintivo che... Leggere il seguito

    Da  Yargo77
    DIARIO PERSONALE, ITALIANI NEL MONDO
  • Notte

    Che ora improponibile per scrivere qualcosa.Poi dici che vengono fuori post deliranti. Dovrei essere a letto a ronfare altro che scrivere di contorcimenti... Leggere il seguito

    Da  Cuordicarciofo
    MATERNITÀ, PER LEI
  • Stupida, stupida, stupida torta al cioccolato

    Stupida, stupida, stupida torta cioccolato

    Non si tratta di calorie.Che avessi problemi di stress era evidente già da tempo. Non so se sia il cambio di lavoro, se sia il cambio di clima, il Natale... Leggere il seguito

    Da  Taccodieci
    PER LEI

Dossier Paperblog