Quattro anni per la messa in sicurezza della Domus Aurea a Roma e la sua riapertura al pubblico. Lo prevede un progetto presentato oggi dalla soprintendenza, ma per completarlo servono circa 31 milioni di euro. “Lo stato è pronto a fare la sua parte – annuncia il ministro Franceschini -, ma mi aspetto l’intervento di una grande impresa”.
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Il progetto per la riapertura della Domus Aurea. Quello per la Domus Aurea, spiega Franceschini, “è un grande progetto su cui deve investire il sistema Paese trovando le risorse. Lo Stato non si sottrae, ma servono 31 milioni di euro in quattro anni. Abbiamo da poco previsto lo strumento dell’Art Bonus, con grandi incentivi fiscali per i mecenati e questo per l’Art Bonus è il luogo ideale. Non ci sono più alibi, è un intervento a cui tutto il mondo guarderà”.
L’appello ai privati italiani e stranieri. Da qui l’appello del ministro alle imprese italiane e straniere: “Mi aspetto che ci sia la corsa da parte delle grandi imprese italiane – dice – se non ci fosse lo troverei scandaloso, in quel caso lo Stato andrà avanti”. Il progetto di restauro, precisano accanto al ministro la soprintendente archeologica di Roma Maria Rosaria Barbera e la direttrice del monumento Teodora Filippi, prevede una necessità di stanziamenti per 7-8 milioni di euro l’anno per quattro anni.
La Domus Aurea. La Domus Aurea (“Casa d’oro” in latino) era la Villa urbana costruita dall’imperatore romano Nerone dopo il grande incendio che devastò Roma nel 64 d.C.. La Domus Aurea, come tutto il Centro storico di Roma, le Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia e la Basilica di San Paolo fuori le mura, è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO nel 1980.
(ansa.it)