Scudetto e Coppa di Francia nel 2011. Con il Lille, che è un po’ come la nostra Udinese o il nostro Parma. E così i cugini d’oltralpe iniziano a parlare di un nuovo Mourinho, capace di tirar fuori il coniglio dal cilindro tra i giocatori, con i tifosi e pure di fronte alle società calcistiche.
E certo, Rudi Garcia non si paragona a Gesù Cristo ed in Italia non ha esordito sparando a zero su qualche malcapitato collega. Però con la Roma – quella Roma che l’anno scorso è sembrata tanto una nuova “Rometta” – le sue dieci vittorie in dieci partite (le prime dieci del campionato) sono state subito record. Corredato, peraltro, dal fatto che i giallorossi, allo scadere della dodicesima giornata, hanno all’attivo ventisei gol (il miglior attacco del campionato dopo quello dell’Inter, che peraltro hanno battuto a Milano con un secco 3-0) ed appena tre gol subiti (la miglior difesa della Serie A).
Un miracolo? È presto per dirlo. Perché oltre all’Inter questa super-Roma targata Garcia ha messo al tappeto anche il Napoli, è vero. Ma nelle ultime partite si è visto un certo calo di tensione: il Chievo è stato battuto all’italiana maniera (un 1-0 abbastanza opportunista) e col Sassuolo i capitolini non sono andati oltre il pari, mentre la Juventus tornava ad appena un punto di distanza. Però, certo, a Roma di qualche soddisfazione che sembra poter preludere ad un sogno si sentiva l’esigenza. E non è detto che i sogni non possano poi, in qualche modo, diventare realtà…
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