Almeno una settantina di scritte antisemite e svastiche sono apparse ieri sui muri e sulle serrande di negozi in diversi quartieri di Roma. Si tratta di frasi offensive contro gli ebrei scritte con vernice nera. Numerosi anche i manifesti apparsi con su scritto: “Ogni palestinese è come un camerata, stesso nemico stessa barricata”. Tra le zone prese di mira, via Appia Nuova a San Giovanni e via Cola di Rienzo e via Ottaviano nel quartiere Prati.
(huffingtonpost.it)
Il risveglio romano di ieri mattina. La capitale si è risvegliata ieri con centinaia di slogan e volantini lasciati sui muri e sulle vetrine di alcuni punti vendita di proprietà di ebrei. Sono apparse più di 70 scritte e volantini contro Israele e pro Palestina affiancate da svastiche e celtiche. “Anna Frank cantastorie”, è uno di questi slogan.
L’indignazione del sindaco di Roma, Ignazio Marino. “Le scritte sono una vergogna e un’offesa a tutti i romani” dichiara il sindaco di Roma, Ignazio Marino. “Voglio esprimere solidarietà e vicinanza alla comunità ebraica – ha proseguito il primo cittadino – Roma vuole e deve essere capitale del dialogo e della pace e non terreno di barbarie. Appena appresa la notizia ho chiesto la immediata cancellazione delle scritte. Mi auguro che siano al più presto individuati i responsabili di questo ignobile gesto che condanniamo con forza”.
Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici: “E’ l’alba più brutta di Roma”. “Questa mattina Roma si è svegliata nel peggiore dei modi. I suoi muri sono stati imbrattati da decine di scritte neonaziste inneggianti odio nei confronti degli ebrei. Dall’Appia fino in Prati, dal centro storico alla periferia, svastiche, insulti e minacce di morte hanno tappezzato le serrande dei commercianti. La mente corre al 1993, quando alcune stelle gialle furono attaccate all’entrata dei negozi di proprietà di ebrei”.