Roma sempre più capolista: Napoli KO 2-0

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Roma sempre più capolista e sempre più in fuga. Nemmeno il Napoli di Benitez riesce a frenare la corsa di questa macchina perfettamente congegnata da Garcia. 8 vittorie su 8, solo la Juve ci era riuscita prima. Un solo gol subito. Numeri da record che non possono che proiettare la squadra di Garcia, a questo punto, a favorita per lo Scudetto.

Primo tempo avvincente nel suo equilibrio. È la Roma a fare la partita, ma il Napoli è pericolosissimo in contropiede. Gli esterni bassi giallorossi, Maicon e Dodo, molto propositivi in fase di possesso, liberano, però, spazi ghiotti per i brevilinei partenopei, che non sanno approfittarne: prima Pandev, poi Insigne, entrambi a tu per tu con l’ex compagno di squadra De Sanctis, si fanno ipnotizzare e sprecano le due palle gol più importanti della prima frazione. In una Roma che perde il suo capitano dopo una mezz’ora, tocca a Pjanic cambiare le sorti del match: il bosniaco, che ha appena raggiunto una qualificazione storica ai Mondiali con la sua Nazionale, realizza, allo scadere, la rete che rompe gli equilibri con una magistrale punizione.

Secondo tempo che inizia con un’ulteriore preoccupazione per i giallorossi: l’ottimo Gervinho di questo periodo ha un risentimento muscolare ed è costretto ad uscire: al suo posto Ljajic. Il Napoli prende coraggio e comincia con i suoi fraseggi corti a chiudere nella propria metà campo la Roma. Tuttavia, Benitez ritarda troppo l’entrata in campo di Higuain ed i giallorossi ne approfittano: un’ingenuità di Paolo Cannavaro lascia i suoi in 10 e da l’opportunità ancora a Pjanic di chiudere la partita. Il bosniaco, freddissimo dagli 11 metri, realizza la sua prima doppietta in serie A, nell’occasione più importante. Entra il Pipita, ma è la Roma a divertirsi, amministrando il vantaggio senza troppi patemi. Napoli che è sembrato in evidente difficoltà fisica, soprattutto nei suoi uomini chiave: a metà ottobre il fatto è sicuramente allarmante.

All’Olimpico, finisce 2 a 0 per i giallorossi. Roma capolista, indipendentemente da quello che faranno le dirette contendenti.