Giornata pesante, giornata infinita. Sempre guidare, guidare, guidare! Mi sono persa due volte… ma…
Adoro perdermi…
Adoro dopo i primi 5 minuti di panico lasciarmi andare inconsapevole. Mi piace perdermi a Roma. Mi piace respirare l’odore di foglie morte e terra umida, mi piace l’atmosfera perennemente autunnale. Adoro l’ odore di pioggia, e quell’ aria plumbea; è sempre come se avesse appena piovuto in questo periodo (ottobre).
Cammino col naso all’insù presa da tutto, anche il cielo mi pare diverso a Roma, più grande, più alto, profondo, ha un colore tutto suo… una stanza col soffitto color “cielo di roma in autunno”!!!
Vorrei passare la notte a fare la turista: gommette, polaroid e chilometri di emozioni mattone su mattone vecchi millenni.
Cammino, rifletto e intanto mi perdo guardando Roma, attraente come una bella donna nel suo abito più elegante, scuro. Roma che ti entra nel naso, Roma che ti passa sotto la belle, Roma che brucia sulla retina per quanto è bella.
Mi stupisce tutti i giorni, guardo lo stesso scorcio continuamente eppure continuamente mi ammalia. Roma è stregata.
Ogni cosa ti rapisce: i sanpietrini fastidiosi e caratteristici, i marciapiedi alberati, sporchi coperti di foglie bagnate e cartacce,
lo smog che ingrigisce le bellezze, le nuvole che vanno e vengono indecise, la sua imponenza imbarazzante, la cristianità e l’impudicizia.
Roma è carnale, è viva, si muove e respira. Roma è la meraviglia del mondo.
Adoro perdermi… adoro lasciarmi trascinare da Lei, adoro quando mi parla nell’orecchio e ridacchia e mi confonde. Roma mi stordisce e mi mozza il fiato. Roma impressa nel cuore e nelle ossa. Roma è un vissuto, è un esperienza che ti cambia. é un emozione. Roma ti commuove. Ti fa piangere per la miseria e per l’emozione e per la bellezza.