Roma tropicale

Da anni ormai si parla di continuo della tropicalizzazione del clima in Italia. Un fenomeno, studiato già da qualche tempo, che spiegherebbe la graduale introduzione di specie viventi estranee all’area mediterranea, e pertanto originarie delle zone tropicali e sub-tropicali del pianeta. Alcuni studiosi parlano nel merito di meridionalizzazione del Mar Mediterraneo, fermo restando la causa primigenia del riscaldamento globale. Un aspetto, questo, che pare piuttosto evidente in queste ultime settimane a Roma: temporali improvvisi e violenti, tanto forti da costringere la capitale ad un’autentica paralisi. Una Roma che sembra voler somigliare a quella Venezia spesso immortalata fra l’acqua alta. L’Osservatorio meteorologico di piazza del Collegio Romano non ha dubbi: registra i dati, li interroga e spiega l’attuale situazione con una certa perplessità. In media a Roma nel mese di giugno cadono 32,2 millimetri d’acqua. Quest’anno, invece, ne son caduti ben 95. Non c’è dubbio: il triplo rispetto alla normalità. A paralizzare Roma non c’è stata soltanto la mole d’acqua registrata nell’arco del mese, bensì la particolare concentrazione dei rovesci nelle giornate di ieri e di oggi e nei giorni dal 15 al 17 di giugno. Il temporale più violento, che ha investito Roma, si è verificato nella giornata del 16, quando caddero sulla capitale ben 30,6 millimetri d’acqua piovana. Un’anomalia, quella di quest’anno, che si è fatta sentire anche nell’altalena delle temperature, con picchi nettamente superiori e inferiori rispetto alla media stagionale. Dai primi giorni del mese, quando furono registrati 32 gradi, si passò a temperature ribassate di una decina di gradi durante i maggiori scrosci. E’ così che l’umidità ha stretto Roma in una vera e propria morsa, lasciando alle volte percepire un caldo realmente insopportabile. Il week end di domenica 29 parrebbe all’insegna del cielo sereno e dell’estate. Il periodo dei nubifragi sembrerebbe passato.