Cucinando parole e sapori -
Romanzi gialli tra muffin e cioccolata
Da quando abbiamo traslocato, nella nuova casa ho sentito prepotente la voglia di stare ai fornelli, di imparare nuove ricette, di cucinare nuovi piatti e non soltanto di farli cuocere.
Ho ripreso in mano il mio quadernino e la mia scatola di latta in cui sono conservati i ritagli di riviste e gli appunti presi “al volo” di ricette ed intingoli vari.
Un pomeriggio, con la scusa di intrattenere la piccola di casa, abbiamo cominciato ad impastare farina burro e uova: dopo un’oretta la nuova creazione era pronta da gustare sul tavolo della cucina.
Nei giorni a seguire ho sfogliato il quadernino guardando il pc: è così che è nata Cucinando parole e sapori, la mia nuova rubrica. Rubrica è un parolone che sa di formalità. La mia idea è invece quella di farvi respirare aria di cucina, la mia, quella che entra dalla finestra che si affaccia sull’orto, ed il profumo di sapori semplici, come me.
Non sono una cuoca provetta, nè esperta: insomma, ho solo trentasei anni e fino a otto anni fa ero pasciata dall’ottima cucina della mia mamma e, fantasticamente, da quella del mio papà che con grembiule e mani da gigante sapeva far nascere piatti eccellenti.
La mia esperienza tra i fornelli è dunque recente, ma i risultati ed il tempo per imparare e sperimentare non mancano.
Il mio inseparabile guru e motivatore Fabio mi ha chiesto: “perchè non condividi sul blog le foto dei piatti?” Ok, ma non una condivisione qualunque: abbiniamo i piatti con i libri o con gli autori o con le case editrice, in base a ciò che ci ispira. Nasce così Cucinando parole e sapori.
Si mescoleranno immagini e gusti, libri e profumi, racconti nati nella mia cucina o dai ricordi: insomma, come in ogni angolo di A spasso tra i libri, ci sarà un po’ di me. Spero potrete trovare qualche buona ispirazione passeggiando tra la mia libreria (cosa che già fate grazie alle recensioni) e la mia cucina.
Il resto sta a voi…
I muffin, dolcetti di forma rotonda, dalle sembianze di un fungo goloso, le cui origini (presumibilmente inglesi) fanno scorgere gli ingredienti di una cucina “povera”.
Chiedo alla mia truppa casalinga se preferiscono la versione classica o quella al cioccolato: la risposta, scontata, ve la lascio immaginare!
Sul tavolo allineo gli “alleati” che mi supporteranno in questa mia prima esperienza nel mondo delle tortine.
Burro – 150 gr.
Farina tipo 00 – 300 gr.
Latte – 200 ml.
Uova medie – 4
Zucchero – 300 gr.
Cacao in polvere amaro – 70 gr.
Cioccolato fondente grattugiato – 100 gr.
Lievito chimico in polvere – 8 gr.
Vanillina – 1 bustina
Sale. La punta di un cucchiaino
Bicarbonato. La punta di un cucchiaio
12 stampini per muffin Ø 8 cm.
Il 25 settembre è il compleanno del mio amico scrittore Giorgio Bianco e mentre cucino i muffin, durante un momento di pausa, gli mando un sms di auguri.
E’ dunque un’accoppiata dovuta quella tra lo scrittore ed i miei meravigliosi e gustosi dolcetti: semplici, genuini, paffuti e simpatici proprio come il mio amico Giorgio. I muffin o riescono (e li gusti con tutti i sensi) o implodono (e li butti), non c’è una via di mezzo: Giorgio è così, non ha lati sbiaditi nè grigi, e la sua scrittura, genuina e familiare, consegna ai romanzi gialli il graffio della suspence e l’umanizzazione dei personaggi.
A lui, ai suoi due romanzi già editi (recensiti dal blog), e al terzo in uscita nei prossimi mesi per un’importante casa editrice torinese dedico dunque i miei muffin.
Per coloro che volessero cimentarsi in cucina, di seguito lascio la ricetta.
In un contenitore con le sponde alte (o con il robot da cucina) mescolate con la frusta elettrica burro -temperatura ambiente- tagliato a piccoli tocchetti, zucchero e vanillina. Dopo aver amalgamato gli ingredienti aggiungete le uova -temperatura ambiente- una alla volta e continuate a mescolare a velocità moderata.
Se del caso, trasferite il composto in un contenitore più capiente e aggiungete una parte del latte -temperatura ambiente-. Mescolate con un cucchiaio di legno o una spatola (tipo leccapentole). Aggiungete poi la farina, il cacao amaro, il lievito, il bicarbonato, il sale e il latte restante e continuate a mescolare, dal basso verso l’alto.
Aggiungete in ultimo la cioccolata fondente.
Dopo aver amalgamato gli ingredienti dividete il composto negli stampini (se non sono di carta forno, prima ungeteli con burro ed infarinateli) utilizzando un cucchiaio o una sac a poche.
Preriscaldate il forno a 180° (forno statico tradizionale).
Infornateli e lasciateli cuocere sul ripiano intermedio per 30 minuti.
Una volta raffreddati guarniteli con zucchero a velo.
I miei sono cresciuti così tanto da scappare in teglia durante la cottura!
Ottimi per la colazione o per la merenda, accompagnati dal thè.