Era da tanto che non mi appassionavo così ad una trasmissione televisiva. Ieri notte intorno alla mezzanotte la rai ha mandato uno speciale su Gigi Riva, uno dei calciatori più famosi di tutti i tempi soprannominato Rombo di Tuono dal giornalista Gianni Brera, per la potenza dei suoi tiri in porta.
L’intervista è cominciata attraverso i racconti di Riva e del suo arrivo a Cagliari, terra per lui sconosciuta e immaginata come un lontano continente. Erano gli anni 60.
Aveva giurato che di lì a poco se ne sarebbe andato via ma l’amore della gente di questa terra lo ha talmente avvolto che ha deciso di non abbandonarla più.
Lui ha dato grandi gioie alla squadra del Cagliari portandola per la prima volta alla conquista dello scudetto.
C’è stato poi un’alternarsi di filmati storici di tutti i bellissimi goals che hanno portato a tante vittorie sia del Cagliari che della Nazionale. Ricordate Italia Germania 4 a 3?
Tante interviste ai suoi ex compagni di squadra: Domenghini, Albertosi, Cera, ma anche alla sorella che ha raccontato della prima infanzia senza genitori (morti quando lui era ancora un bambino). Forse è questo che lo ha portato a riscattarsi trovando nella gente di Sardegna quella famiglia che aveva perso giovanissimo.
Un Gigi Riva commosso che non riesce a raccontare della madre ma anche restio a raccontare nei particolari i suoi goal.
Giocherà nel Cagliari 13 campionati consecutivi, realizzando in serie A 156 reti in 289 partite (una media superiore a 0,5 gol a partita).
Ma la carriera di Riva fu costellata anche da gravi infortuni (2 in nazionale e uno col suo club che lo costringerà a terminare la carriera).
Gigi Riva oggi vive ancora a Cagliari e lo si incontra facilmente per strada . E’ sempre cordiale con tutti e , a chi glielo chiede (e sono ancora davvero tanti) si mette a disposizione per un autografo, per una foto o per una semplice chiacchierata.
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