

Immagine gentilmente concessa da Matteo Bertelli dopo avergli bruciato la macchina
Roma, guerriglia urbana tra polizia e black bloc. È arrivato così all’improvviso, l’autunno.
Per le strade della capitale non si vedevano tanti giovani invasati dal funerale di Wojtyla.
I manifestanti pacifici tentano di isolare i violenti. Uscendo dal corteo.
La polizia carica, ma viene respinta dagli agenti infiltrati.
Le prime violenze sono state rivolte contro banche, agenzie di lavoro interinale, automobili di grossa cilindrata. Che ruffiani.
Lo slogan dei violenti: “Non chiediamo il futuro, ci prendiamo il presente”. Preferito di poco a “La mia banca è differente”.
“Non vogliamo essere accomunati a forme di protesta sterili e controproducenti” hanno dichiarato i black bloc.
Grande impressione hanno suscitato le immagini di un furgone della polizia in fiamme. “Hanno ancora soldi per la benzina?”
Alemanno rassicura: “La serata di Umore Maligno del 22 ottobre si terrà regolarmente”.
Uno dei manifestanti mette dei fiori nella grata di un blindato. E un lumino.
Un blindato dei carabinieri dato alle fiamme ha riempito l’aria di fumo. Rendendola respirabile.
Visto che vi serviva, quell’estintore?
Giuliano Giuliani: “Molte cose tra quelle che stanno accadendo oggi Roma ricordano il G8 di Genova. Una di queste è la incapacità delle forze ordine di bloccare questo centinaio di autentici delinquenti”. Facendone degli eroi.
“Dalla parte delle forze dell’ordine” risponde il governo. Alla domanda “Ehi, dove possiamo tagliare altri sessanta milioni di euro?”
Gli organizzatori si scusano per le bandiere di Italia e UE date alle fiamme. “Quelle israeliane erano finite”.
Scontri, incendi, sassaiole e devastazione urbana. I black bloc non hanno perso tempo a far vedere come dev’essere la rivoluzione che tutti anelano su facebook.
Durante la devastazione, alcuni violenti entrano in una chiesa, danneggiandola. È lì che si concentrerà l’indignazione generale.
Sarebbe persino stata frantumata una statua della Madonna. Due, secondo la questua.
Il portavoce del vicariato: “Dei giovani incappucciati hanno divelto la porta della sala utilizzata per il catechismo, sono entrati, hanno distrutto quello che c’era dentro e hanno affisso un manifesto”. E pensate che c’era scritto: “Cappuccini rulez!”.
Il cardinale vicario di Roma: “L’auspicio è che si possa ristabilire un clima di dialogo e di civile convivenza con questi pezzi di merda”.
Un bilancio di 70 feriti, 12 arresti, e nessun interesse per le ragioni della manifestazione a causa dei black bloc. Così non saprò mai perché ho partecipato.







